Zodiaco

di la_pazza_di_fantasy
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-non ti fidare di loro- disse Darren a Gwen mentre entrambi erano seduti sui gradoni della scuola aspettando l’inizio delle lezioni.
Quel giorno Darren si era fatto trovare davanti al Vittoriano e Gwen ne era stata davvero felice. Era riuscita anche ad arrivare in anticipo!
-loro chi?- chiese la ragazza mentre sgranocchiava un pacchetto di patatine che aveva preso da un distributore automatico visto che non era riuscita a fare colazione quella mattina. Appena aveva scorto Darren fuori dalla porta era uscita direttamente fuori senza passare per la cucina.
-i tre nuovi arrivati. Non mi piacciono- disse il moro rubando una patatina alla ragazza che fece la faccia offesa, ma non resistette molto e subito scoppiò a ridere seguita a ruota dal ragazzo.
-li conosci?- chiese la ragazza curiosa. Darren le era sembrato parecchio strano da quando erano arrivati quei tre.
-no, però non mi piace il loro comportamento. Per niente- disse il moro alzandosi per poi tornare poco dopo con un pacchetto di patatine che aprì e iniziò a mangiare. Gli era venuta fame vedendo Gwen che mangiava.
-tranquillo lo sai meglio di me che non riesco ad aprirmi per prima e di sicuro non sarò io ad andare da loro per chiedere di diventare loro amica-
-certo che lo so! Ti ho dovuta praticamente rincorrere per una settimana intera prima che diventassimo amici!- disse il ragazzo ridendo e contagiando anche Gwen che gli sorrise.
-non è colpa mia se sono timida- disse la ragazza sbuffando.
-e dimmi quando ti piacerà un ragazzo che farai? Aspetterai che lui venga da te?- chiese Darren facendo bloccare completamente la ragazza. -aspetta non dirmi che lo stai veramente facendo?- disse poi sorpreso il ragazzo.
-tranquillo a lui non interesso- disse la ragazza che voleva evitare di parlare di quell’argomento.
-come puoi dire una cosa del genere senza averci minimamente parlato? E soprattutto chi è?-
-non te lo dico, e credimi lo so- disse la ragazza sospirando.
-adesso sono curioso però!- disse il moro mettendo il broncio e cercando di trovare un modo per far sputare il rospo alla ragazza.
-prova ad indovinare allora. Da me non saprai niente!- disse Gwen sempre più convinta. Di certo non poteva dire a Darren di avere una cotta stratosferica per lui da anni. Avrebbe perso la sua amicizia sicuramente.
-così non vale però! Potrebbe essere chiunque, anche qualcuno che non conosco!- disse il moro accartocciando il pacchetto di patatine ormai vuoto.
-problemi tuoi- disse la ragazza facendo la stessa identica cosa di Darren per poi alzarsi e andare a buttare entrambi i pacchetti.
-dai Gwen! Ti posso aiutare- disse Darren cercando di far capitolare la ragazza che scosse la testa.
-no, non mi puoi aiutare- disse lei sbuffando.
-sei testarda a volte sai? Ti voglio solo dare una mano e poi sono il tuo migliore amico. Tra migliori amici si parla di queste cose- disse il ragazzo alzandosi visto che era appena suonata la campanella che segnava l’inizio delle lezioni.
I due si incamminarono in classe nel silenzio più totale. Però una volta seduti Darren ripartì all’attacco:
-davvero Gwen posso aiutarti- disse il ragazzo mentre Gwen non lo degnava nemmeno di uno sguardo.
-per favore smettila Darren- disse la ragazza che non ne poteva veramente più.
-okay- sbuffò lui per poi mettersi a giocare con la matita che aveva in mano. Perché era così difficile far parlare quella ragazza? E soprattutto perché capitavano tutte a lui?
Gwen guardò leggermente triste il ragazzo, ma sapeva che non poteva assolutamente dirgli niente. Non voleva perdere l’unico amico che aveva.
-è di questa scuola?- chiese dopo un po’ il ragazzo mentre il professore spiegava.
-si- disse Gwen.
-nella nostra classe?-
-si-
-mi risponderai solo con si e no?-
-si- continuò a dire Gwen sbuffando.
-è uno dei nuovi? Anche se non credo che in così poco tempo tu ti possa essere innamorata del biondo o del castano-
-non solo loro- disse Gwen sbuffando. Il professore alzò lo sguardo e Gwen avvertì lo sguardo truce dell’uomo che li stava rimproverando silenziosamente.
-comunque tesoro hai gusti orribili, l’unico decente nella nostra classe è Marc- sussurrò Darren guardando con disgusto tutti gli altri ragazzi presenti nella loro classe. -ti piace Marc?-
-no- disse lei sbuffando.
-ma allora chi!- disse il ragazzo accasciandosi sul banco pensando a chi potesse piacere alla sua amica, poi una piccola consapevolezza si fece strada nella mente di Darren che guardò la ragazza con occhi sbarrati. -aspetta non è che…-
-adesso basta! Signorina Smith vada immediatamente a sedersi a fianco al signor Lewis- disse il professore mentre Darren malediceva quell’uomo. Gwen però era spaesata: chi cavolo era Lewis?
-sono io riccia- disse una voce alle sue spalle. La ragazza si girò e sgranò gli occhi quando si accorse che doveva sedersi accanto al biondo. Gwen lanciò uno sguardo di terrore verso Darren prima di andarsi a sedere a fianco al biondo e cercando di stargli il più lontana possibile cosa della quale Valentine se ne accorse facendogli scappare una risatina divertita.
-e questi posti li dovrete tenere sempre nelle mie ore, sono stanco di sentirvi borbottare ogni santa volta. Riprendiamo- disse il professore mentre Gwen voleva sprofondare. Perché fra tutte le persone che c’erano doveva stare proprio accanto a quel biondino?
-guarda che non ti mangio riccia- disse Valentine ridacchiando. -per il momento- aggiunse poi vedendo l’espressione della ragazza farsi sempre più tetra.
Valentine però non ricevette risposta e la ragazza continuò a stare il più lontano possibile dal ragazzo mentre lui la osservava con un sopracciglio alzato e la studiava. L’odore di Chaos su di lei era ancora più forte standole accanto e Valentine era sempre più sicuro che la ragazza avesse a che fare con quei brutti ceffi e sarebbe stata proprio lei la loro prima preda.

 




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