Il Pugno del Sole

di Helas
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Il Mio nome è Naoki Hikari( Albero Tranquillo della luce) e sono un Umano,
cresciuto tra umani... situazione molto precaria in codesta era, la guerra
persiste in tutte le terre, non so chi sia stato a cominciarla, non so il
motivo, l'unica cosa che ci è dato sapere che questa guerra sta
distruggento tutti gli imperi, l'essere umano che un tempo dominava le
conteeora è ridotto in schiavitù... quanto può essere giusto il karma, per
tanti secoli l'essere umano ha reso schiavi le razze che per lui erano
inferiori e ora è arrivato il momento della rivalsa per quest'ultime.
Chi son io vi chiederete, son un giovane figlio della guerra, uno dei tanti
orfani... forse... non so esattamente cosa sia successo ai miei genitori,
conosco solo i loro nomi... e so che mi volevano bene.
Caro gran sacerdote, la preghiamo di accogliere codesto pargolo, noi non
possiamo dargli una vita serena, siamo guerrieri, combattenti, paladini della
giustizia e saremo pronti a dare la vita pur di dare un
mondo migliore al nostro piccolo Naoki. Il piccolo ha un gattino, se possibile lasciate che
lo abbia, un ricordo dei suo familiari che lo amano e gli son sempre vicino.
Con rispetto e devozione, Aiko Atsuko (amore gentile) & Goro Hikari (figlio della Luce)
Fui lasciato Fuori un monastero di Ra-Harakhti nella cittadina di Dagger Falls che
avevo 5 anni e con me avevo un gattino bianco spelacchiato di nome Miyu
(legame) un piccolo ricordo dei miei boschi e della mia famiglia. Fui cresciuto dai
monaci, m'insegnarono le loro tradizioni e l'importanza di donare e prodigarsi per il
bene e la giustizia, mi preparavo ogni giorni con dedizione e grande
determinazione, sarei divenuto un fortissimo eroe e sarei riuscito a ritrovare i miei
genitori per poi aiutarli a liberare insieme a loro le contee dalla piaga delle guerre.
Nel monastero vi erano tanti altri bambini, alcuni erano orfani, altri erano figli dei
paesani di un villaggio li vicino, una tra tanti attiò la mia attenzione, Clara. Lei era la
figlia di uno dei monaci e studiava per divenire un Chierico di Ra-Harakhti, molto
spesso io e lei giocavamo, studiavamo e confrontavamo le nostre abilità, siam stati
sempre insieme e a volte mi è sembrato di provare qualcosa in più di un'amicizia,
ma questo non ho mai potuto comprenderlo fin in fondo.
La vita nel monastero era a tratti serena e movimentata, molto spesso arrivavano le
razzie della guerra e i monaci si lanciavano senza timore a difendere i cittdini della
nostra comunità, il nostro ea un villaggio multietnico, difatti vi erano Nani, umani,
Elfi e diversi Coboldi e Gnomi; difatti il mio mentore era un Nano, ed era davvero
molto forte e testardo... fortunatamente per me mi seguiva anche un Elfa Litari che
mi ha insegnato la pacatezza e la pasienza, due grandi virtù dei monaci.
I dogmi che seguo sono:
•non uccidere alcun innocente
•non dire menzogne
•Lotta contro il male e la non morte
•non cedere all'oscurità
•cammina sempre nella luce di Ra
•Non accumolare Ricchezze
Tutto proseguiva come sempre, mi svegliai all'alba per salutare il sole e fare le
orazioni per poi aiutare nel monastero a controllare le semine, mettere in ordine,
spazzare e infine il solito giro per il villaggio per controllare che tutti stessero
bene... oramai quella comunità era la mia famiglia... poi d'improvviso, un
esplosione, una sfera infuocata come l'ira degli dei si scagliò sul villaggio,
esplosioni, grida, pianti e urla di disperazione... infine la vera guerra era giunta
anche da noi, tutto venne devastato, nessuno fu risparmiato, devastarono e
rasero al suolo la città, cercai con tutte le mie forze di difendere i concittadini,
ma non riuscimmo, non riuscii... vi erano incantatori, streghe, maghi ? Non so
dire bene cosa fossero, ma erano potenti, un potentissimo fulmine nero mi colpì
in pieno e poi tutto fu buoi... pian piano muovo i muscoli, son sotto delle
macerie... sto fuoriuscendo dal monastero che oramai è un rudere fatiscente...
tanti cadaveri, vi sono solo io... e uno strano tatuaggio a forma di gatti mi è
apparso al braccio destro... son l'unico sopravvissuto ?




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