L'avvoltoio innamorato dell'acqua marina

di camillavaamare
(/viewuser.php?uid=961703)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


6

6.LA PELLE DEL CICLOPE

E' arrvata la primavera ed Ares può cercare Afodite, insiemead Alexis parte per Xanemos. Meno male che sono soo 35 minuti di camminata! Quel giorno è caldissimo, sebbene indossino i sandali sentono il caldo delle pietre.

Ares vede i contadini (non esistono le mondine, perché la donna non può uscire dalla casa) arare il riso dai buoi che tirano l'aratro. Le risaie attraversano campi lunghissimi confondendosi con gli ulivi.

I contadini vengono inseguiti dai bambini che giocano a sfidare la pazienza dei buoi.

Ares accaldato e dolorante siede sotto un grande fico, l'ombra gli da sollivo.

“Manca poco... ancora un po' e siamo arrivati...”spiega dolce Alexis.

“Come lo sai? Ho mle ai piedi. Perché non posso avere il mio calesse?”

“La mia f1amiglia vive in questo posto. Me ne sono andato per mantenere i nonni. Loro mi hanno cresciuto. I miei genitori erano morti subito.”

“Ah... spero che riusciamo a trovare Afrodite. Non so più dove cercare.”

“E' quasi il tramonto. Andiamo.”ordina stanco Alexis aiutando l'amante ad alarsi. Vedendo che non ha voglia di camminare, lo tira correndo.

“Non ho il permesso di correre... lasciami. M fanno male i piedi...”

“Guarda! Là c'è il mare! Vieni! E smettila di piagnucolare!”eclama allegro Alexis indicando con l'altra mano il mare blu; tira Ares fino alla spiaggia.

“AFRODITE! TI HO TROVATA!”urla euforico correndo da lei, la donna lo guarda infastidita.

“Cosa fate?! Giratevi! Sono nuda! E non parlo con uomini sconosciuti!”esclama spazientita quella vedendo la delusione del ragazzo. Dietro Ares c'è una bellissima sorpresa: Afrodite è a pochi metri dal suo corpo sudato.

“Ares! Ho sentito la tua voce da dentro la stalla! È bello vederti!”

“Ti cercavo ovunque! Non ho mai smesso di pensarti, neanche per un secondo!”

“Andiamo. Lasciamoli da soli. Venite. Mi serve il vostro aiuto.”ordina calma l'altra donna, Alexi la segue; intanto Afrodite bacia l'amante. Gli tocca ii capelli; qei riccioli le erano jmancati.

Are osserva Afrodite svestirsi per lavarsi nel mare. La schiuma marina esce dai testicoli del Dio Marino, disspovendosi sotto l'acqua. Era un corpicino bianco (dello stesso colore dell'acqua marina) che in pochi minuti si fece più grande; le alghe diventarono dei bellissimi capelli ed i assolini gli occhi. La sabbia invece forma il corpo.

Una volta Ares trasformato in avvoltoio vola sopra il mare e vede queste scena; da quel momento si innamora di Afrodite. Decide che sarà sua. Non importa come. Percé perfino il Dio Guerriero sa amare.

“Ricordi quando ci siamo conosciuti? Avevi la pelle azzrra. Eri strana.”

“Non potrei mai dimenticarlo. Mi sei rimasto nei pensieri per giorni.”

“DOBBIAMO UCCIDERE POLIFEMO! IL GIGANTE CHE VIVE NELL'ISOLA DEI CICLOPI!”esclama ansioso Alexis dalla finestra del cucinotto. Ares lo guarda irritato.

Afrodite accompagna Ares in casa per cenare. Mangiata la salsiccia ed i fichi chiacchierano sui mesi in cui non si sono visti. Hanno tante coe da dirsi.

Ares ha ancora fame, ma si è rassegnato che queste persone non mangiano tanto.

Ares insieme ad Alexis partono per Catania dal porto di Xanemos, devono raggiungere Aci Trezza. La famiglia doe ha vissuto Afrdite vuole la pelle del ciclope, perché vivrebbreo per sempre come dei nobili; dopo averla venduta.

Polifemo vive nell'Isola Dei Ciclopi ad Aci Trezza sotto l'Etna. Non esce quasi mai dalla sua caverna, solo per mangiare qualche pecora.

Alexis ed Ares organizzano una rissa con alcune guardie per rubargli le armi.

“Mi ubriacherò e piccherò la guardia alla pota ovest, poi te le dai dei pugni.”spiega dubbioso Ares prima di entrare nella taverna.

Ares crede di meritarsi un po' di divertimento, dopo l'incubo che sta vivendo! Gioca a braccio di ferro. E beve la birra fino al tramonto. È in questo momento che le guardie cambiano il turno di guardia. Si alza dal tavolo da gioco barcollante.

I soldati guardano Ares sospettosi, sono attenti a qualsiasi movimento.

Ares si avvicina al soldato per tiragli un pugno, l'altro lo spintona irritato.

“Attento, ragazzo! Torna a casa che è meglio... ordina spazientito il soldato, intanto Alexis colpisce l'uomo e gli ruba l'arma; Ares raccoglie la spada. Non si sa come riesca a stare in piedi. I ragazzi fanno lo stesso con una seconda guardia.

Alexis ed Ares dormono sotto un albicocco: è troppo ubriaco per riuscire a coordinare il corpo sl sentieo collinare. All'alba, i ragazzi camminano fino alla caverna del ciclope; si guardano intorno angosciati. Non c'è nessuno in quelle strade, neanche un animale... che gira in quelle campagne. Frutteti, vigne e cascine; solo queste cose ci sono in queste colline. Come se in quel posto ci vivesse qualcosa di sbagliato. Mostruoso e crudele. Nesuna vita può nascere in queste campagne; ma solo distruzione... perché vivono i giganti con un solo occhio: ciclope è l'essere brutale che insazabile mangia gli umani.

Ares ed Alexis giungono davanti alla caverna del ciclope, vedono un recinto di pecore e degli scheletri... probabilmente umani. Sono schifati.

Polifemo nobn uscendo mai dalla su caverna, usa il succo prodotto dal fico per la coagulazione del latte e la produzione dei formaggi. Nessuna persona capita sull'isola: ci devono andare apposta.

Alexis gira intorno al recinto delle pecore, per cercare un'entrata secondaria. Non c'è.

Ares insieme all'amico aspettano che Polifemo esca dalla caverna per entrare.

Polifemo presa una pecora se ne torna nella caverna; l'animale bela terribilmente. L'essere dopo aerla scuoiata infilza dei pezzi di carne sul bastpne, la mette a cuocere sotto il fuoco. Polifemo si è già accorto degli intrusi! Ma Ares preso dall'incosciente coraggio estrae la spada per uccidere il mostro; nel frattempo Alexis lo distrae parlandogli, dopo un po' Polifemo capisce l'inganno e riesce ad afferrare Ares dalla caviglia! Il Dio Guerriero si dimena come un umano qualunque... ma Alexis riesce a raccogliere il bastone della carne e brucia il mostro. Lo scuioano.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3908227