KH x RWBY

di Feder122
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“Certo che il tuo pupillo poteva anche metterlo al piano terra il suo studio.” Commentò Qrow mentre tutto il gruppo saliva le scale.
“La prossima porta è l'ultima.” Lo rassicurò Ozpin.

E come l'uomo aveva annunciato, aperta la porta tutti si ritrovarono in una stanza circolare, al cui interno trovarono ad attenderli Yen Sid, seduto alla sua scrivania.
“Piacere di conoscervi ragazzi. Il maestro di Ozma mi ha parlato di tutti voi.”

“Dunque è lui il mago di cui mi avete parlato?” Chiese Sun, gli occhi fissi sull'anziano dalla lunghissima barba. In seguito, il fauno iniziò a guardarsi intorno. “E poi, questo sarebbe seriamente un altro mondo?”
“Lo so che sono tante rivelazioni tutte in una volta. Se hai bisogno di tempo per...”
“Non preoccuparti Blake. Piuttosto, ci sono ancora delle cose che devono spiegarci.” Disse Sun voltandosi verso Ozpin. “Chi sono questi quattro cavalieri lucenti? E perché pensate che io sia uno di loro?”
“E perché siamo dovuti venire fin qui per sentire questa spiegazione?” Aggiunse Ruby.
“Se avrete la pazienza di ascoltarmi, chiarirò ogni vostro dubbio. Inizierei dai cavalieri lucenti: suppongo che, ad eccezione di Riku e Topolino, conosciate tutti la fiaba delle quattro fanciulle, giusto?”
“Quella che racconta di quattro ragazze che fanno visita a un vecchio eremita e lo guariscono dalla depressione, giusto?” Chiese Sun.
“Esattamente. Inverno, primavera, estate e autunno aiutarono il vecchio eremita, in un periodo in cui egli si era ormai smarrito nell'oscurità, a ricordare che la vita riserva una gioia per ogni dolore. Ispirato dalla generosità di queste giovani donne, il mago passò loro i suoi straordinari poteri e le quattro promisero di tornare da lui una volta all'anno per fargli compagnia.”
“Ho sempre pensato che questa storia fosse un mito inventato dagli umani per spiegare l'alternarsi delle stagioni.” Commentò Blake.
“Chi può dirlo? Tutto ciò che sappiamo per certo è che a Remnant vivono quattro fanciulle che sono in grado di passare i loro incredibili poteri ad altre giovani donne; il resto è mitologia, le cui origini sono sconosciute. Comunque sia, le fanciulle originali, un giorno, incontrarono quattro spiriti.”
“Giustamente, a questo punto mancavano solo i fantasmi.” Commentò Qrow.
“Chi erano questi spiriti?” Chiese Weiss.
Finalmente, Yen Sid parlò.
“Non si sa. Persino ai miei tempi, questo mito era già considerato antichissimo e se ne conoscevano solo pochi frammenti. Tutto ciò che sappiamo per certo è che questi quattro spiriti sono fortemente legati a estate, primavera, inverno e autunno. Costoro rinascono all'interno dei cuori di quattro di quattro giovani guerrieri, scegliendo quando e dove reincarnarsi seguendo criteri che a noi sfuggono. I loro vassalli ricevono un potere strabiliante, pagando il prezzo di doverlo usare per combattere per una causa talmente più grande di loro che li schiaccerà e li divorerà. Inoltre, i quattro cavalieri sono in grado di emanare una luce invisibile a occhio nudo, che però può disintegrare gli heartless.”
A questo punto, Ozpin riprese la parola:
“Se, durante la battaglia con Adam, Sun era soltanto in grado di indebolirli, vuol dire che l'anima di uno dei quattro cavalieri si è da poco risvegliata in lui e la luce che egli emana è ancora fioca. Inoltre, anche se era solo una credenza popolare, un tempo si raccontava che ognuno dei quattro cavalieri fosse legato a una delle quattro fanciulle, la quale gli avrebbe permesso di risvegliare i suoi pieni poteri.”
“Combattere per una causa che mi schiaccerà e mi divorerà...” disse Sun, guardando per un attimo Blake, per poi posare il proprio sguardo su Yen Sid.
“Quindi, adesso dovrei cercare di risvegliare i miei poteri e trovare la fanciulla dell'autunno.”
In quel momento, le bocche di tutti si spalancarono.
“Come sai che quella a cui sei legato è proprio la fanciulla dell'autunno?” Chiese Topolino.
“Non lo so. Ho iniziato la frase e...mi è venuto spontaneo dirlo.”
“Sun...la fanciulla dell'autunno era Cinder, ma mia madre l'ha sconfitta ed entrambe sono sparite nel nulla. Non possiamo sapere se Cinder sia ancora viva o se Raven l'abbia uccisa.” Spiegò Yang.
“Quindi le ipotesi sono due: o il potere della fanciulla dell'autunno è stato trasferito a una ragazza di cui non sappiamo assolutamente niente, oppure...”
“...oppure Raven è riuscita a mettere le sue mani anche su quello, diventando la prima donna della storia in grado di fare una cosa del genere.” Completò Ozpin.
“Allora, devo trovare tua madre e convincerla a risvegliare i miei poteri, se può farlo.”
“Non sarà facile. Vive in una tribù che si sposta continuamente, terrorizzata dall'idea di essere rintracciata da Salem. E anche se la trovassimo, non ci ascolterebbe mai. E la parte peggiore è che non sono certa che Cinder sia morta, quindi non possiamo essere sicuri che cercare lei sia la cosa giusta da fare.”
“Quindi, ricapitolando: abbiamo dalla nostra soltanto uno dei quattro cavalieri, i cui poteri sono ancora assopiti.” Disse Blake. “La fanciulla della primavera ci odia e non siamo certi né dell'identità nella della locazione di quella dell'autunno. I tre cavalieri e le due fanciulle rimaste sono la nostra unica speranza.”
“Come se non bastasse, non abbiamo indizi su dove siano gli altri tre cavalieri mancanti...” commentò Riku.
“Per fortuna, ciò che hai appena detto è solo parzialmente vero.” Lo corresse Ozpin. “Ho ragione di credere che uno degli ex-studenti della Beacon avesse, assopito dentro di sé, il potere di uno dei quattro cavalieri. Purtroppo, egli non ha mai confermato i miei sospetti durante la sua permanenza nella mia scuola.”
“Chi sarebbe questo ragazzo?” Chiese Ruby.
“Si tratta di Jaune Arc.”
“Che hai detto?! Quante altre co...”
“Vi giuro che non ci saranno altre sorprese.”
“Ma perché non ce lo hai mai...”
“Il risveglio dei poteri dei cavalieri è un processo che non può essere forzato da nessuno oltre che dalla fanciulla a lui legata. Inoltre, come ho detto, all'epoca i miei erano dei meri sospetti, che si sono tramutati in certezze soltanto durante la battaglia tra il signor Arc e Cinder.”
“Come hai fatto a capirlo?” Chiese Ruby.
“All'inizio pensavo, o meglio speravo, che se il signor Arc si sarebbe rivelato il cavaliere legato alla fanciulla dell'autunno, il cui potere sarebbe stato ereditato da Pyrrha Nikos. Purtroppo, il fato aveva altri piani e il potere della fanciulla dell'autunno è passato a Cinder.”
“E quindi?”
“Dovete sapere che i quattro cavalieri non possono alzare le loro spade contro la fanciulla a cui sono legati senza perdere tutte le loro forze. Se il signor Arc non avesse avuto il potere di uno dei quattro cavalieri dentro di sé o se avesse avuto quello del cavaliere legato alla fanciulla dell'autunno, sarebbe sicuramente morto. Invece, in quell'occasione, egli è riuscito a combattere al massimo delle sue potenzialità ed ha addirittura ottenuto la sua semblance.”
“Però, dopo quella battaglia, avresti anche potuto parlarne almeno con lui.” insistette Yang.
“Sì, avrei potuto e dovuto farlo, ma come sapete avevo il brutto vizio di trattarvi come pedine. Non posso fare altro che scusarmi.”
“Al diavolo i rimproveri e le scuse, dobbiamo trovare assolutamente Jaune e la fanciulla a cui è legato!” Esclamò Ruby, con un secondo fine che fu immediatamente chiaro a tutti i suoi amici.
“Poco fa,” intervenne Yen Sid “ho ricevuto la chiamata di un uomo di nome Ansem. Stando a ciò che mi ha detto, il giovane che risponde al nome di Jaune Arc si trova attualmente al giardino radioso, il luogo che Ansem governa, insieme a tre suoi amici.”
“Perfetto, possiamo andare da lui e farci dire a quale fanciulla è legato!” Esultò Yang.
“Le novità sui cavalieri non sono finite.” Aggiunse Yen Sid. “In questo periodo, si è verificato un evento alquanto singolare: per la prima volta nella storia, i quattro cavalieri si sono reincarnati in contesti diversi per sventare minacce differenti.”
“Maestro, sta dicendo che...”
“Esattamente: due dei quattro cavalieri hanno combattuto al vostro fianco impugnando dei keyblade. Uno di loro è il deceduto Sora. Non sappiamo ancora se e quando l'anima del cavaliere dentro di lui si reincarnerà nuovamente. Mentre l'altro...”
“Sono io.” Disse la voce di un nuovo arrivato che era rimasto sull'uscio della porta senza mai palesarsi, la cui presentazione sbalordì tutti. In particolare, Riku sembrò piuttosto turbato, prima quando riconobbe quella voce e poi quando si voltò ed ebbe la conferma definitiva di chi avesse parlato.
Un ragazzo biondo, alto all'incirca quanto Weiss, che indossava una giacca bianca e aveva uno strano ciondolo a forma di x.
“Roxas, ti ringrazio per essere venuto.”
“Ok, gli ultimi giorni sono stati letteralmente la fiera dell'assurdo, ma a tutto c'è un limite.” Commentò Qrow. “Davvero ti aspetti che creda che questo nanerottolo sia uno dei quattro eroi leggendari che ci aiuteranno a sconfiggere Salem e Malefica? Ma ce li ha almeno tredici anni?”
“In teoria, ne ho compiuti da poco due.” Affermò Roxas.
“Cosa?”
“Cosa?”
“Cosa?”
“Ve lo spiegheremo con calma più tardi...” Sospirò Riku.
Roxas ignorò lo stupore di tutti e guardo Yen Sid.
“Ansem mi ha contattato e spiegato la situazione. Vi darò una mano, ma ad una condizione...”
“Vorrà tenere Xion al sicuro da tutta questa storia.” Pensò Riku.
“...voglio che sia Xion a ereditare i poteri della fanciulla della primavera”
“Cosa?!” Urlò Riku, facendo saltare tutti i presenti, esclusi Yen Sid e Roxas. “Tu VUOI che Xion venga coinvolta in tutto questo?! Credevo che volessi proteggerla dopo che...dopo che...”
“Dopo che TU ci hai eliminati entrambi?” Chiese Roxas, parlando con un tono piatto ma che riusciva comunque ad essere aggressivo. “Sì. Io amo Xion e non vorrei mai che le capitasse niente di male, ma se c'è una cosa che ho imparato grazie a te è che non potrò proteggerla sempre e comunque, perciò voglio che ottenga il potere della fanciulla della primavera.”
“Aspetta un attimo.” Lo interruppe Qrow. “I poteri magici delle fanciulle non possono essere ereditati dalla prima che passa. Se la tua fidanzatina ha bisogno di una guardia del corpo, allora non è tagliata per questo compito.”
Xion sa badare a se stessa, ma io sono comunque deciso a fare di tutto per tenerla al sicuro. Non è una cosa che devo fare, è una cosa che voglio fare.”
“Lo capisco...” Disse Riku, visibilmente rattristato.
“La tua determinazione mi piace...” commentò Yang avvicinandosi a Roxas “...ma se vuoi il potere della fanciulla della primavera, la tua amica dovrà strapparlo dalle mani del cadavere di Raven.”
“Yang, non è vero. Potrebbero anche convincere Raven a...” iniziò a dire Weiss, interrompendosi a metà della frase. “Pensi che ti starebbe bene se uccidessero tua mad...”
“Raven NON è mia madre.” Commentò seccamente Yang.
“Nessuno qui è imparentato con quella donna.” Aggiunse Qrow.
L'atmosfera era diventata improvvisamente molto pesante. Persino Sun, che non sapeva nulla di nessuna di queste storie, capì che era necessario allentare la tensione. Il fauno si avvicinò a Roxas e gli tese la mano: “A quanto pare, combatteremo fianco a fianco per un bel po' di tempo. Piacere di conoscerti Roxas, il mio nome è Sun.”
“Piacere.” Rispose Roxas stingendogli la mano.
“Effettivamente, se tutto andrà come pianifico, in futuro vi riunirete.” Disse Yen Sid. “Ma adesso, dovrò dividere questo cospicuo gruppo in tre, poiché tre sono i nostri obiettivi: risvegliare i poteri di Sun, riunirci con il gruppo di Jaune e ottenere il potere della fanciulla della primavera.”
“Dovremmo anche raggiungere Atlas, ma non penso sarà un problema adesso che abbiamo una navicella che ci permette di viaggiare tra i mondi.” Commentò Ruby.
“Signorina Rose...raggiungere Atlas è stata la parte più semplice del nostro viaggio. Mantenere la pace in quel posto sarà quella difficile.”
“Oh...” Commentò Ruby.
“Sai Oz, sarebbe fantastico se, una volta tanto, potessi aprire la bocca per darci una buona notizia.”
“Allora, chi dovrebbe andare dove?” Chiese Blake.
“Con me verranno anche i miei amici Axel e Isa, perciò non c'è bisogno che qualcuno di voi...”
“In verità, giovane Roxas...” Lo interruppe Ozpin. “...penso che sarebbe meglio se Riku e Yang venissero con te. Non metto in dubbio la tua forza o quella dei tuoi amici, ma non si è mai troppo prudenti contro una donna che potrebbe avere i poteri di ben due fanciulle.”
“Andrò anche io con...”
“No Qrow, la tua presenza sarà necessaria ad Atlas. Riponi la tua fiducia in questi ragazzi e lascia che si occupino di questa faccenda.”
Qrow si limitò ad annuire, ma dentro di sé pensò: “Hai ragione Oz, è il momento che questi ragazzini facciano i conti con il loro passato. Non possiamo fargli da mentori per sempre.”
“Dunque: il gruppo di Roxas si metterà sulle tracce di Raven.” Continuò Ozpin. “Dovrete scoprire se ella possiede i poteri della fanciulla dell'autunno.”
“In tal caso, spedirò Sun da voi.” Spiegò Yen Sid.
“Aspetta, non dovrei andare anche io con loro? Cosa me ne faccio di questo potere se rimane dormiente dentro di me?” Chiese Sun.
“Il potere di un cavaliere non dipende solo dalla benedizione della fanciulla a cui è legato. La fanciulla dell'autunno ti permetterà di raggiungere il tuo massimo potenziale, ma almeno un scintilla di quel potere devi riuscire a controllarla da solo. Perciò, resterai qui e seguirai il mio addestramento.”
“Va bene.”
Blake, leggermente imbarazzata, si rivolse a Yen Sid. “Quindi...pensa che Sun avrà bisogno di un compagno di allenamento?”
“Non pens...” iniziò a dire Yen Sid, venendo quasi subito interrotto da Yang, che esclamò: “Non penso potrebbe farne a meno, dico bene Ozpin?”
“Ha assolutamente ragione, signorina Xiao Long.” Rispose Ozpin accennando un sorriso e guardando Yen Sid. Di nuovo, Qrow pensò: “Questo bastardo era proprio tagliato per fare il preside. Sa perfettamente cosa fare per far crescere i ragazzi.”
“Allora...” riprese la parola Yen Sid “...penso che il resto di voi possa andare al giardino radioso e poi tornare a Remnant e raggiungere Atlas.”
 

 

 

Intanto, al giardino radioso, il tempo a disposizione di Ren, Nora, Aqua e Yuffie stava per scadere. Ansem il saggio stava attendendo il ritorno dei quattro ragazzi, quando la porta del suo studio venne aperta.
“Kairi, Jaune, vi ringrazio per essere venuti.”
“Di cosa voleva parlarci?” Chiese Jaune.
“Riguarda il vostro addestramento.” Rispose il saggio, guardando il cavaliere biondo negli occhi. “Come penso voi stessi abbiate compreso, i giorni che avete passato nella foresta erano mirati principalmente ad assicurare la tua crescita piuttosto che quella dei tuoi compagni. Ma adesso, gli insegnamenti che potevo offrirti sono finiti, è arrivato il momento che il tuo cammino di formazione continui lontano dal giardino radioso.”
Ansem spostò il suo sguardo sulla ragazza dai capelli rossi.
“E penso che la presenza di Kairi sarà per te un aiuto non indifferente.”
“Capisco. Va bene! Appena Ren e Nora saranno tornati...”
“In realtà, è necessario che voi due partiate immediatamente e soprattutto da soli.”
“Potrebbe dirci il motivo?” Chiese Kairi.
“Potrei, ma questo mi renderebbe un pessimo insegnante. Per favore, fidatevi di me e raggiungete immediatamente la navicella con cui siete venuti. Ho impostato le coordinate della vostra meta sulla gummiship, non dovrete fare altro che attivare i motori.”
I due ragazzi, seppur riluttanti, porsero i loro saluti ad Ansem e lasciarono il suo studio. Appena Jaune ebbe chiuso la porta alle sue spalle, Ansem il saggio estrasse un gummiphono dalla sua tasca.
“Lei sa di star facendo una scommessa molto pericolosa, vero maestro Ansem?”
“Esporci a grandi rischi è l'unico modo per ottenere grandi risultati.”
“Lo so bene, però giocare con i sentimenti di quei ragazzi...”
“Terra, capisco bene perché tu non voglia aiutarmi a separare quei due dai loro amici, ma ti prego di credermi quando ti dico che lo sto facendo per il loro bene.”





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