Sintonie di assurdo

di Rosmary
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I personaggi presenti in questa storia sono proprietà di J.K. Rowling;
la flashfic è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.


 
 
Sintonie di assurdo
 
La vita è sostanzialmente incoerente e la prevedibilità dei fatti un’illusoria consolazione”
 
*
 
La guardi muoversi nella Sala Grande diroccata, tra calcinacci, feriti e letti di fortuna – i capelli oscillano a ogni passo, gli occhi vacui catturano immagini per rielaborarle in chissà quali fantasie.
 
«Perché mi parli?»
«Che domanda buffa.»
 
È stata la prima ad avvicinarti, a chiederti se stessi bene, se ai tuoi genitori servisse soccorso – temi di essere arrossito di vergogna e offesa, l’incredulità a rosicchiarti lo stomaco.
 
«Ero il tuo carceriere, Lovegood.»
«Sei confuso, Draco, eri un mio compagno di cella.»
 
È quando si volta a guardarti che una fitta trafigge il petto – le vene pulsano, un calore sconosciuto ti strizza, non capisci.
 
«Hai bevuto?»
«Un bicchiere d’acqua, prima. Hai sete?»
 
Cerchi di concentrarti sulle figure di tuo padre e tua madre, trattenuti dalle domande di alcuni maghi dell’Ordine – ancora avverti il loro abbraccio cullarti, il tremore a schiavizzarvi tutti.
 
«Ti hanno confusa?»
«Stai bene o no?»
 
Lei ti sorride, ti sorride mentre consola qualcuno che non conosci – cali gli occhi offuscati da un’inspiegabile emozione, c’è qualcosa che si agita dentro.
 
«Io… sì.»
«Bene, allora ciao.»
 
Riprendi a guardarla non appena distoglie l’attenzione da te, di sottecchi e circospetto per non essere sorpreso – le mani sudano, non dovrebbero farlo.
 
«Ciao.»
«Ci rivediamo presto, Draco.»
 
Draco – detto senza scherno, imposizione, terrore, detto e basta.
Ti ritrovi a ridere di te stesso, della situazione assurda, del calore che ti ha imporporato il viso pallido.
Ma l’hai capito, ormai, che la vita è una sequela di incoerenze in equilibrio su un dirupo – accettarle e assecondarle è forse il solo modo per non precipitare, l’unico per essere al mondo.
 
~
 
Sì, ci rivediamo presto, Luna.





 

NdA: la citazione che apre la storia, “La vita è sostanzialmente incoerente e la prevedibilità dei fatti un’illusoria consolazione”, non è farina del mio sacco, ma tratta da Castelli di rabbia di Alessandro Baricco.
Questa piccola folle storia è totalmente fuori dalle mie corde, ma Mari Lace in occasione del gioco Obbligo, Verità o Salvataggio organizzato dal gruppo facebook Il Giardino di Efp mi ha “obbligata” a scrivere una storia su Draco, da solo o in coppia, e siccome a Mari piace la Draco/Luna ho deciso di dedicarle questa cosina che avete letto (che spero le sia piaciuta). Ad ogni modo, se anche a voi piace la coppia, vi consiglio di leggere le sue storie!
Non sono mai certa di caratterizzare bene Luna, e lo sono ancora meno ora. Spero comunque che sia stata una lettura piacevole per chiunque sia approdato qui.




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