| Il sibilo dei pattini che scalfiscono il ghiaccio è l'unico suono che echeggia tra le pareti della pista deserta. È un fruscio lieve ma deciso allo stesso tempo, che si interrompe solo quando la lama lascia la superficie per levarsi in aria in un salto perfetto.
«Sei come una moneta da uno yen» gli dice Victor finito l'allenamento.
Yuuri, intento a togliersi i pattini su una panca a bordo pista, si volta improvvisamente. Le labbra di Victor si piegano in un sorriso divertito mentre osserva la sua espressione confusa.
«Uno yen è talmente leggero che, se posizionato correttamente, riesce a galleggiare sul filo dell'acqua» spiega, e intanto si inginocchia sul pavimento per finire di slacciargli i pattini. Quando sono entrambi sfilati, alza lo sguardo e gli sorride, gli occhi che brillano alla luce intensa dei fari della pista.
«E tu, Yuuri, quando pattini fluttui sul ghiaccio con la stessa leggerezza di quella monetina sull'acqua.»
Yuuri lo guarda negli occhi senza parole, poi il suo volto si apre in un timido sorriso, le guance un po' più rosse di prima. Ci sono tante cose che ancora non sa, tante paure e tante insicurezze che lo tengono stretto in una fitta morsa difficile da allentare, ma se c'è una cosa di cui è profondamente certo, è che Victor non smetterà mai di stupirlo.
E che i momenti come quello valgono più di qualsiasi medaglia d’oro.
Approdo anche io su questo meraviglioso fandom con questa breve flashfic sulla nostra cara Victuuri. L'idea mi è nata stamattina quando, girovagando per instagram invece che ascoltare la videolezione (eheh), ho trovato un post in cui si spiegava che la moneta da uno yen è talmente leggera da riuscire a galleggiare sull'acqua, e in meno di cinque secondi la mia mente era già partita in quarta con questo agglomerato di fluff.
Vi ringrazio anche solo per essere arrivati fin qui e se vi va di scrivere due paroline qua sotto a me fa solo piacere ;)
Un saluto
~Carola
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