Non senza di te

di RobyR
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NON SENZA DI TE

 

 

 

È notte ma non fa troppo freddo, anche se lui è talmente abituato al freddo che se anche ci fosse la neve non sarebbe un problema. Dovrebbe essere nella sua stanza a dormire come ci si aspetta che faccia, ma lui non poteva rimanere tra quelle quattro mura. Aveva bisogno di aria, così era uscito nel bosco e i suoi piedi lo avevano portato là, dove la sua vita era finita per sempre con un conto alla rovescia. La piattaforma per il viaggio nel tempo si trovava esattamente dove era stata quel pomeriggio. Il freddo metallo di cui era composta sembrava chiedergli cosa ci facesse lì e lui non poteva che dargli ragione.

Perché era lì? Si chiedeva.

Si sedette sulla piattaforma che gli aveva portato via l'unica cosa importante che avesse mai avuto e sospirò.

Estrasse una vecchia foto dalla tasca interna della sua giacca. L'aveva rubata al museo, alcuni anni prima, quando ancora non sapeva chi era e da quel momento l'eveva portata sempre con sé. Ritraeva sé stesso e Steve la sera prima della sua partenza per il fronte. L'avevano scattata alla fiera apposta per lui, perché potesse avere sempre a portata di mano un bel ricordo di loro.

Steve vi aveva lasciato una dedica scritta sopra con un pennarello, era la loro promessa: insieme, fino alla fine della linea. Non l'aveva mantenuta quella promessa, alla fine. Se ne era andato, lasciandolo solo a contemplare il viso di uno Steve che non esisteva più e che gli sorrideva, ormai, solo da una foto vecchia di settant'anni.

Bucky sospirò tenendo la foto tra le mani.

Guardò il viso di Steve e decise di parlargli come se fosse stato lì con lui.


 

"Sai Steve, ti ricordi di quella volta, quando mi sei venuto a salvare nella base Hydra e Teschio Rosso si è tolto la maschera mentre noi eravamo circondati dalle fiamme? Ti ricordi cosa ti gridai quando rischiavamo di non farcela e tu mi dicesti di andare a mettermi in salvo? Te lo ricordi?

Dissi: "No! Non senza di te!"

Non senza di te. Perché era vero Steve. Mi avevano già fatto qualcosa, degli esperimenti, e io avevo pensato che sarei morto lì senza averti potuto rivedere. Sarei morto da solo, senza di te. E io non me l'ero mai immaginata così la mia morte, prima della guerra, delle trincee, delle pallottole, delle bombe. No, avevo immaginato di morire da vecchio, con te al mio capezzale oppure subito dopo di te.

Ma poi sei venuto a salvarmi ed eri lì e in quel momento ho creduto di sognare.

Ed è stato lì che ho capito che peggio di morire senza te al mio fianco, c'era solo la possibilità di vivere senza di te.

Non senza di te. Non lo avevo detto tanto per dire.

Ma poi, gli anni passarono, e successero innumerevoli cose e tu sei venuto a salvarmi, ancora una volta. Hai combattuto per salvarmi, poi mi hai cercato ovunque e dopo avermi ritrovato hai combattuto ancora per tenermi con te.

Tu eri venuto per me, ancora una volta e così ti rivelai i miei dubbi. Ti dissi che non credevo di valerne la pena. Ma io non credevo di valerne la pena neanche prima di diventare il Soldato d'inverno, la micidiale arma dell'Hydra.

Ma tu mi dicesti che non era colpa mia. E Per un secondo sperai che fosse vero, sperai di valerne la pena, almeno per te. Per un attimo, uno solo, sperai che quel "non senza di te" valesse anche da parte tua.

Ma adesso tu sei tornato nel passato, per restare con lei. Hai scelto lei.

Tu sei andato avanti, anche senza di me.

E adesso io lo so: non ne valevo la pena. Perché tu puoi vivere senza di me, ma io non posso Steve. Non posso vivere senza di te. "

 

Lacrime cominciarono a scendere sul viso di colui che era stato il sergente James Bucky Barnes, poi il Soldato d'inverno, il Lupo Bianco ma comunque sempre e solo Bucky. Le lacrime caddero sulla fotografia color seppia, ultimo residuo di ciò che gli rimaneva del suo Steve. L'unico suo sorriso che avrebbe potuto vedere ancora.

Restò lì, tutta la notte, a guardare la foto e a parlare con il suo Steve immaginario.

Tanto, con quello vero, non avrebbe avuto il forza di parlare perché lo aveva abbandonato e Bucky non sarebbe mai riuscito ad andare avanti senza di lui.

Senza memoria, sì; senza un braccio, anche, ma non senza Steve.

Così rimase lì per tutta la notte e quando ebbe finito di parlare con il suo Steve immaginario, se ne andò.

Nessuno seppe più niente di Bucky Barnes e nessuno riuscì a trovarlo mai.

Per un po', chi era rimasto, si chiese dove fosse, se fosse ancora vivo o se avesse solo deciso di abbandonare tutto e tutti.

Ma questo, né noi, né loro lo sapremo mai.

 

 





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