Piccola One Shot a sfondo familiare.
Dove un padre si trova a
specchiarsi nel suo figlio maggiore che è rientrato tardi a
casa.
UN
FIGLIO UN PADRE
C’era
calma in una villetta della periferia di Tokyo quando, in
soggiorno, apparve di punto in bianco un ragazzo dai lunghi capelli
rossi che si
guardò attorno e facendo ciò spostò i
capelli mettendo così in mostra delle orecchie
che erano leggermente diverse rispetto a quelle di un umano.
Infatti,
erano leggermente a punta e, se qualcuno fosse stato
presente, avrebbe notato che anche gli occhi erano strani: le pupille
non erano
circolari ma di taglio felino mentre le iridi erano di uno strano color
oro.
-Bene-
mormorò il ragazzo -nessuno un vista- quindi
iniziò a
fluttuare per la stanza andando verso la cucina dove, con calma,
aprì il frigorifero
e prese una bottiglia di succo per poi berne un grosso sorso.
Al piano
superiore due persone: un uomo dai capelli verdi e una
donna dai capelli rossi col ventre pronunciato, stavano dormendo
abbracciati.
-Kisshu-
disse lei biascicando nel sonno -Yusuke è tornato vai a
fare il padre-
L’uomo
sospirò -Devo proprio gattina? e poi come hai fatto a
sentirlo? –
Lei
sbuffò -Ti ricordo che: Ho ancora i miei geni da gatto, sono
larga come una balena e ho due caviglie gonfie come quelle di una
elefantessa,
poi è il tuo turno di sgridarlo. Io ho ripreso Yumeko oggi
perché non voleva
studiare-
L’altro
borbottò qualcosa del tipo -Buon sangue non mente. Qui
l’unico
bravo è Sosuke- dettò ciò si
alzò, prese i pantaloni del pigiama e se
l’infilò.
-Sai
Ichigo- sussurrò lui -Sei splendida-
-Kisshu-
si girò lei guardandolo male -Ci siamo divertiti basta
prima-
Lui
sbuffò per poi sorridere in maniera strana -Peccato-
dettò ciò
usci senza fare rumore e scese le scale proprio nel momento in cui il
ragazzo
stava per salire.
-Yusuke-
fece Kisshu guardandolo male -Non ti avevamo detto di
rientrare per le undici? –
-Ciao
Papà- Il ragazzo guardò il padre intimorito,
conscio di
essere stato beccato -non mi sono accorto di aver fatto così
tardi… Stavo giocando
con Shinji e Kayu ad un nuovo videogame…-
Ma smise
di inventarsi storie quando vide che il padre stava assottigliando
pericolosamente lo sguardo.
-Yusuke
non dire stupidaggini i tuoi cugini di sangue sono dei
soldatini sugli orari, degni figli del ghiacciolo e della pesciolina.
Quindi…-
Dettò ciò tirò fuori un sorrisetto
diabolico -Chi è la fortunata? –
Il
ragazzo arrossì -Non c’è nessuna
ragazza- rispose
-Come
no!?- replico il padre guardandosi le unghie -Non mentire Yu,
sono stato un adolescente anche io e tua madre sa bene che razza
di…-
-Hentai
fossi- terminò la frase l’adolescente
Kisshu lo
bruciò con lo sguardo -Allora chi è la fortunata?
Da
quello che ho potuto notare hai adocchiato la figlia di
Shirogane… Spero solo
che non abbia lo stesso carattere dell’uccellino o del
biondino-
-Vera ha
uno splendido carattere- rispose lui arrabbiato ma
capendo di essere caduto in trappola.
-Figliolo-
fece a quel punto l’altro -Andiamo a sederci-
I due
quindi si andarono a sedere i salotto -Sai bene- fece il più
grande -come è andata con tua madre-
-Sì,
non parlate d’altro quando siete con gli altri- sputo
annoiato il figlio
-Bene, ma
sai che tua madre sa che hai il mio sangue e quindi ha
scoperto cose che alla tua età non dovrebbero essere ancora
in tuo possesso-
Yusuke
avvampò -Cosa? –
-Certe
cose- spiegò lui sorridendogli complice -vanno nascoste
meglio soprattutto se ci sono fratellini e sorelline curiose-
-E madri
impiccione- borbotto
-Già-
fece malinconico il verde -Comunque cerca di non bruciare le
tappe con Vera e soprattutto cerca di non fare come ho fatto io-
-Sì
papà- rispose annoiato il ragazzo
-Ma
soprattutto- fece irritato Kisshu -Cerca di rientrare in orario,
sono quasi le due e scommetto che domani dovrò sentire le
urla al telefono del
biondino assieme a quelle dell’uccellino-
-Dici che
scopriranno anche loro che esco con Vera-Chan? – Chiese lui
impaurito
-Sì,
ed ho come l’impressione che chiederanno di usare le mie armi
su tu sai cosa-
Yusuke
deglutì impaurito
-Ok, vai
a dormire Yu e un’ultima cosa… So che la
conosciamo da
quando portava il pannolino ma portala a casa per presentarcela-
L’adolescente
annui e quindi andò in camera mentre Kisshu si
diresse verso la sua camera.
Lì
si avvicinò al collo di Ichigo, le scostò
leggermente i capelli
e le baciò il collo.
-Piantala-
mormorò lei -Non ci siamo divertiti abbastanza prima?
–
-Vero ma
avevo voglia di coccolarti un po’- rispose roco
-Yu?-
chiese lei mentre si godeva i baci e le carezze di lui dopo
che si era infilato nel letto
-Beh!
diciamo che domani dovrai sorbirti Minto più del solito-
rispose lui
-Vera?
– chiese lei con un sospiro
-Già-
ammise il verde
-Sai
già cosa ci chiederanno vero? – borbotto la rossa
irritata
-Sì,
ma non voglio pensarci adesso- rispose Kisshu stringendola di
più a se
-Vuoi
goderti la tua gattina grassa? – chiese Ichigo sbadigliando
-Sì,
voglio godermela proprio… Lei e la piccola in arrivo-
La donna
sorrise e si lasciò cullare
dall’abbracciò del suo uomo.
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