My Father

di Marlena_Libby
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Quel pomeriggio Norman invitò Mandy, Sarah e James a casa sua per divertirsi.
Appena arrivarono andarono tutti insieme in camera sua.
- Norman, io adesso uscirò per qualche minuto. Se viene qualcuno al negozio occupatene tu e mi raccomando, non combinare guai - disse Dilys.
- Va bene, mamma.
Quando la donna se ne fu andata, Norman disse ai suoi amici: - Sono contento che abbiate accettato di venire. Comunque non vi ho invitati qui solo per divertirci, ma anche per mostrarvi qualcosa di incredibile!
- Davvero? E che cosa? - chiese Sarah curiosa.
- Questo! - esclamò Norman tirando fuori da sotto il letto un album colorato.
- Un album? - chiese Mandy.
- Non è un semplice album! Questo è l'annuario dell'ultimo anno di liceo di mia madre! Non me l'ha mai voluto far vedere perché dice di essere venuta malissimo nelle foto. Ci sarà da divertirsi, vedrete!
Così cominciarono a sfogliarlo: l'annuario ovviamente conteneva le foto degli studenti, degli eventi scolastici di quell'anno, del personale e dei docenti.
- Guardate, ecco mia madre! - disse Norman quando arrivarono alle foto della classe di Dilys.
Nella foto la donna aveva i capelli legati in due lunghe trecce, portava due occhiali dalla montatura leopardata ed era molto graziosa.
- Che carina che era! - disse James.
- Già, non capisco perché pensi di essere venuta male - aggiunse Mandy.
Nella pagina seguente c'era una foto di tutta la classe al gran completo e lì Dilys era accanto a un ragazzo con i capelli rossi e gli occhi azzurri: i due si tenevano per mano e si guardavano con occhi sognanti.
- E questo chi è? - si chiese Sarah.
Norman tornò alle foto singole degli studenti, sotto alle quali c'erano scritti i loro nomi, e vide che quel ragazzo si chiamava Walter Newman.
- Un momento ragazzi, ma io questo lo conosco! - esclamò
- Cosa?! Davvero?! - chiese James.
- Sì, stamattina è venuto al negozio e si è messo a litigare con mia madre!
All'improvviso suonò il campanello al piano di sotto.
- Oh, qualcuno è venuto al negozio.
Tutti insieme scesero giù al negozio e sussultarono nel vedere che ad attenderli c'era proprio l'oggetto delle loro discussioni.
Norman cercò di mostrarsi indifferente e chiese: - Mi dica, cosa posso fare per lei?
Walter lo guardò con sguardo perso e mormorò: - Quindi... Tu sei il figlio di Dilys Price?
- Sì, perché?
Walter sorrise, i suoi occhi si fecero lucidi e abbracciò fortemente il ragazzino.
- Non posso crederci, finalmente ti vedo! - esclamò l'uomo accarezzandogli il viso.
- Ehi, mi tolga le mani di dosso! - rispose il ragazzino allontanandosi.
- Oh mio Dio! - urlò una voce femminile alle loro spalle.
Si girarono e videro Dilys che li guardava pallida come un fantasma.
- Che ci fai tu qui?! - domandò con rabbia a Walter.
- Sono venuto a vedere mio figlio! - rispose l'uomo.
Norman sgranò gli occhi e mormorò: - Suo... Suo figlio? Ma allora lei... Lei è...
Walter allora rispose: - Sì, Norman. Io sono tuo padre.




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