Capitolo 23: La verità viene sempre a
galla
Sakura
stava camminando verso casa.
Aveva
a testa bassa e lo sguardo assente.
Non
sapeva cosa pensare.
Si
sentiva confusa…tremendamente confusa.
Arrivò
sotto casa di Naruto e alzando la testa vide la sua
finestra illuminata.
Cosa
doveva fare?
Alcune
lacrime cominciarono a solcargli il viso.
“Perché?
Perché mi hai baciata Sasuke?” pensò cominciando a
piangere più forte.
In
quel momento, come se il cielo rispecchiasse i sentimenti di Sakura, cominciò a
piovere.
Non
le importava niente di bagnarsi e continuò lentamente a trascinarsi a fatica
verso casa.
Non
mangiò né parlò. Si rinchiuse semplicemente in camera sua senza voler vedere
nessuno.
Naruto era disteso sul suo letto. Quella sera nemmeno lui
ebbe voglia di mangiare.
Pensava
a Sakura e a Sasuke.
Pensava
a come era sempre stata la sua vita e si domandava se un giorno sarebbe mai
stato felice.
“Perché
l’hai fatto Sakura? Ma non capisci quanto ti amo?”
Strinse
le lenzuola del suo letto.
Era
arrabbiato e deluso.
Si
sarebbe aspettato di tutto, ma non che Sakura lo tradisse.
Aveva
sempre pensato che la ragazza potesse provare ancora qualcosa per Sasuke ed era anche il motivo per cui non si era mai osato
rivelarle i suoi veri sentimenti prima.
Ma
con la rivelazione del futuro tutto era cambiato.
Una
speranza si era accesa nel suo cuore.
Sakura
e lui erano destinati a stare insieme.
La
ragazza gli aveva detto più volte di amarlo e non riusciva ad accettare che
quelle parole non fossero altro che una menzogna.
Da
quel momento il suo cervello cominciò a essere invaso da domande.
Si
rigirò e rigirò nel letto, non trovando le risposte.
Dormì
poco quella notte e le poche ore di sonno che gli vennero concesse, furono
tormentati da incubi.
Passarono
due giorni esatti da quell’evento e né Sakura, né Naruto
si erano più recati a far visita a Sasuke.
Non
si erano visti nemmeno tra di loro.
Naruto si aspettava delle spiegazioni da Sakura, nonostante
non sapesse che lui avesse assistito alla scena, ma se davvero l’amava, gli
avrebbe raccontato quanto accaduto e lui come sempre avrebbe perdonato… sia lei…che Sasuke.
Invece
niente.
Sakura
non si era fatta sentire nemmeno una volta e questo lo faceva impazzire.
Solitamente
se non avevano possibilità di vedersi, si telefonavano o lasciavano una lettera
nella buca delle lettere, non era mai successo che non si sentissero per giorni
interi.
Sakura
dal canto suo era stranita dal fatto che Naruto non l’avesse
cercata. Anche se non aveva dato molto peso alla cosa. Era troppo distratta da
altri pensieri.
Voleva
parlare con Naruto, sfogarsi, ma non voleva raccontargli
di quanto accaduto.
Aveva
paura della sua reazione.
Si
erano ripromessi di dirsi tutto, ma davvero non sapeva cosa fare.
Voleva
prendere tempo, per riflettere, per decidere e per capire bene cosa fosse
significato per lei il bacio con Sasuke.
Il
terzo giorno giunse e Tsunade convocò il team Kakashi nel suo ufficio.
Naruto e Sakura si sarebbero ritrovati nella stessa stanza.
I
due ragazzi si salutarono con un semplice ciao e Sakura non ebbe nemmeno il
coraggio di guardare il biondo in faccia.
Naruto invece la fissava e quell’atteggiamento sfiniva
Sakura.
Essa
sperava di poter presto uscire da li.
Tutti
poterono avvertire una grande tensione nell’aria.
“Bene, ho una missione da affidarvi, è di
livello B quindi non dovrebbe essere un problema per voi! Avete tempo due
giorni per portarla a termine!” disse Tsunade.
“Devo
andarci anche io? “ chiese Naruto.
“Certo,qualche
problema?” chiese Tsunade.
“tecnicamente
non mi ha ancora riaffidato il mio incarico di ninja e gli abitanti comuni non
svolgono missioni!” le ricordò.
Tsunade sgranò gli occhi, si era completamente dimenticata
di aver tolto l’incarico al ragazzo.
La
donna sorride nervosamente “me n’ero completamente scordata…dimentica
quella storia e fai un buon lavoro! Potete andare…tranne
tu Sakura!”
La
ragazza rimase sorpresa. Perché la donna l’aveva trattenuta?
“Sakura,
ormai conosco bene sia te che Naruto. Ho avvertito un
certo disagio fra di voi. Dimmi è successo qualcosa?” disse la donna
incrociando le mani e avvicinandosele al mento.
La
ragazza sussultò per poi abbassare la testa.
“N-no! non è successo niente!” disse con un tono di voce che
smentiva tutto.
“Centra
Sasuke?” disse la donna.
Sakura
presa alla sprovvista alzò di scatto la testa.
La
donna intuendo di aver capito bene, sospirò.
“Sakura,
rifletti bene su quello che vuoi! Valuta i pro e i contro e soprattutto segui
il tuo cuore, ma sta attenta protresti perdere delle
persone a te care!”
Sakura
annuì lievemente.
“Kyuubi muoviti, si va in missione!” disse Naruto entrando in casa sbattendo la porta.
Kyuubi era appallottolata sul letto e con uno sguardo
assonnato disse “Potresti essere più delicato!”
Il
ragazzo era arrabbiato e lo si vedeva lontano un miglio.
Si
aggirava per casa con fare agitato prendendo tutto il necessario per il compito
affidatogli da Tsunade.
“Sei
arrabbiato vero?”
“No!”
disse secco il ragazzo.
“e
so anche il perché!” disse la volpe con una faccia da so tutto “Io non capisco perché
te la prendi tanto!”
Naruto sbatte violentemente le scatolette di ramen precotte, che stava per mettere via, sul tavolo.
“Perché
me la prendo tanto?” disse Naruto con rabbia “ Sakura
ha baciato Sasuke quando invece sta con me, ecco perché
me la prendo! Cosa cavolo ha Sasuke che io non ho?”
disse infine sconsolato.
“Bhe un mucchio di cose! Non hai i capelli neri, lo sguardo
di ghiaccio, lo sharingan e quell’odioso
atteggiamento da sono il migliore di tutti! Uchiha bleah!”
Naruto gli lanciò una scatola addosso alla volpe,
costringendola ad alzarsi “Smettila di dire stupidaggini! Io non sto
scherzando!”
Kyuubi sospiro “Comunque non ti posso essere d’aiuto! Vedi solo
di sbrigartela in fretta, sto atteggiamento da arrabbiato non ti si addice per
niente”
Naruto sorrise sforzatamente “dubito che si possa risolvere
tutto come se niente fosse accaduto!”
“Tanto
per sapere? Come ti comporterai con lei?” chiese la volpe curiosa.
Naruto sgranò gli occhi.
Cosa
avrebbe dovuto fare? Comportarsi come se niente fosse?
“Non
lo so! Mi comporterò come mi viene e non so se sarò di buona compagnia!”
“Wow,
sono curioso! Andiamo, voglio vedere come tratti a pesci in faccia quella
mocciosa rosa!”
Naruto alzò gli occhi al cielo.
La
missione iniziò. Anche Sai era con loro e vedendo lo strano atteggiamento di
Sakura e Naruto che non si scambiavano una parola,
cercò di interpretare cosa potesse significare.
“Siete
tutti silenziosi oggi, soprattutto tu Naruto!” disse Kakashi avvertendo anche lui una certa tensione nell’aria “Qualcosa
non va?”
“Sapessi!”
disse Kyuubi beccandosi un pugno in testa da parte
del biondo.
La
volpe lo guardò contrariata e dopo aver guardato anche Sakura, che si trovava
quasi al fianco di Naruto, decise di distanziarli per
lasciarli parlare…se ne avessero avuto voglia.
Il
silenzio tornò a regnare sovrano, finchè Sakura
decise di fare il primo passo.
“Naruto, cos’è che ti turba? Sei strano e inoltre sono due
giorni che non ti fai sentire!” disse la rosa cercando di nascondere tutto il
suo nervosismo.
Naruto la guardo per un attimo infastidito “Potrei dire la
stessa cosa di te!”
Sakura
sussultò “Bhe ecco…ho avuto
da fare?”
“Cosa?”
“Bhe sai…l’ospedale!”
“Tutto
qui?”
“lavorare
in ospedale è faticoso! Mi dispiace non averti chiamato!” disse Sakura
sorridendo appena.
“Menti!
Perché invece di inventare scuse, non mi dici il vero motivo per cui non mi hai
cercato e il perché ora parli in modo tanto nervoso?” disse Naruto
guardandola in modo serio.
“C-cosa? i-io non sto mentendo! H-ho
davvero avuto molto da fare!” disse Sakura dicendo questa frase quasi un
sussurro.
Naruto strinse i pugni “è cosa? Baciare Sasuke?”
Sakura
sgranò gli occhi e si fermò di colpo.
Anche
Naruto fece lo stesso e ora la fissava con uno
sguardo arrabbiato.
Gli
altri componenti del gruppo sentendo i loro discorsi, si fermarono anch’essi.
Sai
guardava la scena sorpreso, mentre Kakashi sembrava
quasi seccato dalla situazione.
“Ora
se ne vedranno delle belle!” disse Kyuubi divertito,
alla fine era pur sempre un demone e i litigi gli piacevano.
“C-come h-hai…” Sakura iniziò a
balbettare.
“Come
ho fatto a scoprirlo? Sarò diventato cieco da un occhio, ma con l’altro ci vedo
benissimo e…” abbassò la testa e il tono di voce “Non
mi sarei mai aspettata questo da te Sakura, mi hai deluso!”
Per
Sakura quelle parole furono simili a varie
pugnalate nello stomaco.
“Ehm…ragazzi, mi dispiace interrompervi, ma vi dispiace
continuare il vostro discorso a missione conclusa?” disse Kakashi.
Quello non era né il momento, né il luogo adatto per certi discorsi.
Naruto non rivolse né la parola, né un misero sguardo a
Sakura per tutta la durata della missione. La ignorava completamente.
La
ragazza invece cercava di spiegare a Naruto quanto
accaduto, ma il ragazzo non le prestava ascolto e ogni volta aumentava il passo
per distanziarla.
Nonostante
i problemi, la missione venne portata a termine con successo e dopo aver fatto
rapporto con l’hokage, Naruto
si incamminò verso casa sua.
Sakura
gli corse dietro e parandosi davanti a lui gli disse “ Naruto
ti prego, parliamone!”
“Di
cosa vuoi parlare? Di quanto Sasuke baci meglio di
me? Ho sempre immaginato che ti piacesse ancora. Non è colpa tua Sakura… la colpa è mia.” Sakura sgranò gli occhi “ Sono stato
solo uno stupido a credere che tu ti potessi innamorare di me!” continuò il
ragazzo guardando a terra e stringendo i pugni.
“Naruto!”
“Dimmi!
Perché non sei stata sincera con me? se
non mi amavi potevi benissimo dirmelo. Avrei accettato. Sofferto si, ma di
certo meno di ora!”
“Sono
stata sincera con te Naruto!”
Naruto alzò lo sguardo alterato “Allora perché non mi hai
detto niente?”
Sakura
tacque.
“
Vedi? Non lo sei stata! Non avevi a disposizione Sasuke
e hai pensato di usare me come ruota di scorta. Avevi deciso di usarmi come ripiego
finchè quell’Uchiha non
sarebbe tornato?”
Sakura
si arrabbiò a quelle parole e diede un sonoro schiaffo a Naruto.
“Non
ti permetto…non ti permetto di mettere in dubbi i
miei sentimenti. Non ho mai pensato a te come un ripiego, io ti amo sul serio e
quello che è successo con Sasuke, non sono stata io a
volerlo! Ha preso lui l’iniziativa!” disse Sakura con le lacrime agli occhi.
“Però
da quel che ho visto tu non hai fatto una piega. Hai ricambiato il bacio!
Almeno ammettilo e smettila di prendermi in giro!”
“Non
ti sto prendendo in giro!” disse stringendo i pugni.
Naruto fissò il collo della ragazza dove appesa c’era la
collanina a forma di metà cuore che le aveva regalato con scritto il suo nome.
La
sfiorò “Allora dimmelo…dimmi che mi ami!”
La
ragazza sgranò gli occhi.
Naruto rimase in silenzio qualche minuto aspettando, ma
dalla bocca di Sakura non usciva niente.
“Capisco!”
disse Naruto abbassando lo sguardo.
“Non
voglio dirtelo così! Non in modo forzato!” cercò di giustificarsi Sakura.
Naruto le accarezzò il viso, ma la sua espressione era
sempre seria. Non era dolce come quando era solito guardarla.
Si
porto le mani dietro al collo e si tolse la sua catenella, la parte del cuore
di Sakura.
Gli
afferrò la mano e gliela porse.
“Non
credo che avrai altre occasioni per dirmelo. Ti restituisco il tuo cuore Sakura…donalo alla persona che ami sul serio! Come ho fatto
io!” disse fissando nuovamente la collana al collo di Sakura.
“Naruto!” lo chiamò piangendo.
Il
ragazzo la superò e continuò a camminare distanziandosi da lei sempre più.
“Naruto!” urlò infine Sakura inginocchiandosi a terra e
tenendo stretta la collana.
Era
disperata.
Perché
era successo tutto ciò? A causa di uno stupido bacio?
La
ragazza alzò lo sguardo per vedere la figura di Naruto
farsi sempre più piccolo fino a scomparire dalla sua vista.
In
quel momento si sentii come vuota. Sentiva un vuoto all’altezza del petto, come
se le fosse stato strappato via il cuore.