The
left, the right, the wrong
“Quindi… praticamente devo posizionare la
bacchetta sinistra
sul rullante e quella destra sul charleston, in modo che le braccia
risultino
incrociate… così?”
Brian si era sentito a disagio già in partenza su quello
sgabellino che sembrava troppo piccolo per lui; l’espressione
corrucciata di
Roger poi, che si era piazzato davanti a lui con le braccia incrociate,
non lo
aiutava per niente.
“Esattamente. Sciogli un po’ la presa su quelle
dannate
bacchette!”
Brian aggrottò la fronte, accorgendosi di star stritolando
il legno tra le dita. La presa che il suo amico gli aveva insegnato era
così
diversa da ciò a cui era abituato.
Cercò di allentare la stretta, ma subito la bacchetta
sinistra gli cadde a terra. “Come faccio a tenerle in mano se
non le posso
stringere?” protestò, chinandosi per raccoglierla.
Roger sbuffò. “Non la devi mollare!
Sciogli il polso,
stringi il pollice e l’indice mentre allenti le altre
dita!”
“Possiamo andare avanti o hai intenzione di insistere
sull’impugnatura per un’ora?”
“Come vuoi… se poi ti cadranno le mani saranno
cazzi tuoi…
dunque, piedi in posizione!”
Brian abbassò lo sguardo mentre posizionava le suole delle
scarpe sugli appositi pedali.
“Per il momento il charleston può restare chiuso,
quindi
tieni premuto il piede destro” spiegò Roger.
“Veramente il destro è quello della
grancassa…” gli fece
notare il riccio.
“Ma che cazzo dici?” si rivoltò il
batterista, sollevando la
sua mano destra. “Questa è la
destra, la cassa è da questa parte!
Cioè…
siamo a specchio, quindi è la tua sinistra…
però è la mia destra! Insomma, e
che cazzo, chiudi il charleston e non discutere!”
Brian scoppiò a ridere. “Sei un pessimo
insegnante!”
“Vaffanculo, io mi sacrifico per farti suonare la mia
batteria e tu mi ringrazi così?”
borbottò Roger fintamente offeso.
“Possiamo darci una mossa? Ho moglie e figli e vorrei essere
a casa entro stanotte!”
“Sì, sì… ora batti
alternativamente un colpo di cassa e uno
di rullante, rendendo questa pulsazione regolare. Quindi piede
destro… cioè
sinistro… e mano sinistra. Cioè, mano sinistra e
piede destro… hai capito!”
Brian scoppiò a ridere e fu tentato di lasciarsi andare
all’indietro, poi si ricordò che il seggiolino non
aveva lo schienale e si
costrinse a stare dritto.
“Smettila di ridere, stronzo!”
“Okay, va bene… dicevamo”
tentò di ricomporsi il
chitarrista, concentrandosi per suonare ciò che il suo amico
gli aveva
suggerito, ma ogni tanto gli scappava una risatina.
Cassa. Rullante. Cassa. Rullante. Cassa. Rullante.
Era facile!
“Potresti andarci anche più pesante con quel
pedale…”
Brian gli lanciò un’occhiata di sottecchi.
“Devo bucare la
pelle?”
“Ma che razza di batterista sei? Devi pestare,
i
tamburi non sono fatti di carta velina!”
“Ora capisco perché ti si rovinano così
spesso!”
Roger si batté una mano sulla fronte.
“Chitarristi, troppo
misurati e sofisticati per uno strumento così
rude…”
“Sai che mi fai passare tutta la voglia di
provarci?” sbottò
Brian.
Il biondo sorrise sornione. “Questo è niente,
dobbiamo
ancora inserire i piatti!”
Brian sollevò gli occhi al cielo: sarebbe stata una lunga
serata.
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Prompt 4:
“Sei un pessimo insegnante!”
…e niente, in pratica è passato un anno e mezzo
da quando vi
ho chiesto “volete un seguito di I
love it and
I need it?” e alla fine me ne sono uscita
con questa cosuccia da niente
che nemmeno mi convince tanto, MA scrivere questa cretinata mi ha fatto
estremamente bene XD
Innanzitutto, siccome sono chiaramente fulminata, ho indetto
una challenge che mi è piaciuta talmente tanto che ho deciso
di parteciparvi assiduamente
(questo sì che è portare avanti
un’iniziativa AHAHAHAH)… e, dopo qualche giorno
di gestazione (???) dell’idea, la scintilla è
scattata quando ho rivisto per la
duecentomilionesima volta Bohemian Rhapsody qualche giorno fa!
So che non è tanto, ma spero che vi abbia in qualche modo
strappato un sorriso!
Onestamente non so se Brian abbia mai provato a suonare la
batteria e se ne sia capace, ma mi piaceva l’idea che Rog gli
insegnasse fin
dalle basi XD anche se il nostro biondino non è esattamente
la persona più
paziente del mondo e quindi è veramente un disastro come
insegnante!
Ho tra l’altro deciso di dare a Roger la mia deficienza tra
destra e sinistra, che mi confonde SEMPRE e ci devo pensare per qualche
secondo
:P soprattutto quando la persona è a specchio davanti a me!
Per quanto riguarda le cose più
“tecniche” riguardo alla
batteria, spero di non avervi confuso troppo le idee! purtroppo non ho
potuto
inserire mille spiegazioni, essendo una flashfic e avendo un numero di
parole
limitato, ma se qualcosa non è chiaro e avete qualche dubbio
sono pronta a
chiarirvelo! ^^
Grazie di cuore a chiunque sia giunto fin qui e… se qualcuno
ha avuto la fiducia e la pazienza di attendere questo sequel, doppio
grazie *-*
Alla prossima!!! ♥
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