Mie stelle d’uomo brillate!
Oh lumi accoglienti
dei tetti,
Il monte galante adornate
D’una collana gemmata
Dal mare
Buio e sereno amante.
Vestito da fiamme,
Create e donate
Dai tuoi ospiti temerari,
Ti ho osservato ammaliato
Sugli spalti ove scorsi
Gli attori lì posti,
Arboscelli precari,
A felicitare una vita
Regalo d’infiniti percorsi.
Quale scelsi?
Percorro i passi di quello che mi porta lontano…
Ti guardo, sorrido al
Pianto di un nume che affido
Alle tue fiamme più calme
Nebulosa di fiamme.
Rimani, ti prego,
Immersa tra il cielo
E il placido mare,
Io vado.
Potrai forse donarmi
Quella collana?
La indosserò
Orgoglioso e sereno
E d’ogni uomo temerario
Cucirò la stella
Come tu raccogli
Ospitale ogni lume
E poni già grato
Sul caldo tuo ventre terrario
E se dovessi bagnarmi
Del fuoco più buio
Orrido inverno gelato
Insegnami a ricoprirlo
Con un maestoso cielo stellato.
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