Giacca da uomo

di Sian
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Giacca da uomo

333 parole


L'avevi lasciata lì, posata sul divanetto dello studio. Ti eri seduto alla scrivania, allentandoti la cravatta, dopo le indagini svolte anche quella giornata.
Avresti dovuto preparare il discorso per il processo del giorno successivo. Ma sapevo che avresti solamente voluto distrarti anche quel giorno. Mi bastava un solo sguardo per capirti.

Presi la tua giacca color blu elettrico, senza farmi notare. Il tuo profumo era cosparso sul tessuto, quel profumo che amavo.
Conoscerti mi serví a crescere, ad imparare tutto ciò che nel mio villaggio non avrei potuto imparare.
Se non ci fossimo mai incontrati, non avrei mai potuto desiderare di indossare una giacca da uomo. Precisamente la tua giacca.
Avrei voluto affondare nel tuo profumo che si sarebbe cosparso sui miei vestiti. La giacca era molto più grande delle mie spalle, le maniche lunghe, e l'ampiezza del torace era notevole.
Erano tutte caratteristiche del tuo corpo, quello stesso corpo che mi permise di conoscere cosa volesse dire desiderare il corpo, desiderarti.

Mi fiondai di fronte alla scrivania, mi guardasti alzando un sopracciglio, quasi sconsolato dalla mia infantilità. Ma sapevi che quella tua giacca la adoravo: ogni volta che era fuori posto la sistemavo. Ma non sapevi che era solo per toccarti, solo per starti vicino.
Mi avvicinai, le mie mani avvolte nelle lunghe maniche della giacca, erano delicatamente appoggiate ai tuoi pettorali, vogliose di viaggiare, scoprire.

Mi guardasti ancora con uno sguardo confuso. Avevi ragione: ero ancora una bambina, ero solo la sorellina del tuo mentore di cui prendersi cura.
Che illusa, averti era impossibile.

*

Desiderarti è impossibile.
Ti guardo, con indosso quella giacca blu elettrico, che ti contraddistingue in quell'aula di tribunale. Hai uno sguardo diverso, uno sguardo adulto.
Ora mi sono avvicinata a te di nuovo, nella speranza che qualcosa in te possa realizzare che io ti desidero.

Ma devo affrontare la realtà. Per te sarò sempre una ragazza da proteggere.

Dimmi, Nick, cosa devo fare per farmi desiderare da te? Per farti desiderare il mio corpo, ora più adulto?





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