That simple moment

di littlepink6690
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22Wedding

22

 

“Ehi adesso basta a stare attaccata a quei fogli Jen, dai” – disse mentre usciva dalla piscina – “Non vuoi fare un bagno qui con me? – si sedette dove era sdraiata e le tolse il plico dalle mani.

 

“Amore così lo bagni su” – disse tentandolo di prenderlo, ma Lana ci aveva già buttato un occhio.

 

“È il nostro matrimonio, che c’è? Vuoi che non veda la disposizione dei tavoli?” – mostrò il suo costume – “Davvero nessuna reazione a me così? Inizio ad essere gelosa”

 

“Di cosa? Di quel plico di fogli” – ridacchiò la rossa attirandola dalla vita a sé – “Mi piace molto questo costume, il fatto è che se ti guardo troppo poi mi distraggo”

 

“Dovresti, non voglio che ti esaurisca per preparare tutto da sola” – la rimproverò bonariamente.

 

“Ti raggiungo” – le accarezzò il viso e si riprese il blocchetto.

 

“Farai meglio, non costringermi a togliermelo” – la latina ancheggiò nuovamente verso la piscina e si tuffò con leggiadria, la rossa ne seguì il movimento e poi la guardò con desiderio, quando riemerse e si sistemò i capelli all’indietro mostrando il movimento delle braccia, e la fissò con un sorriso dolce.

 

“Sei troppo bella, quel sorriso mi ammazzerà qualche giorno” – lasciò il blocco e toltosi il copri costume, si sedette sul bordo della piscina, ed entrò.

 

 

 

“Finalmente” – sorrise Lana andandole incontro e appiattendola contro la vasca – “Dici che diamo spettacolo se” – si beò subito delle labbra di Jen sul suo collo. Le accarezzò le spalle scoperte e sorrise sentendo come le mani della rossa vagassero sul suo corpo immerso in acqua.

 

“Wow” - sorrise – “Ci manca farlo qui” – sussurrò sulle sue labbra, e ribaltò le posizioni.

 

“Jen” – sussultò.

 

“Ti piace provocare boñita?” – sorrise baciandola piano.

 

“Moltissimo” – e sentì distintamente la mano della rossa, finirle tra le cosce – “Uhm amore mio” – iniziò a rilassarsi sotto i tocchi attenti della sua fidanzata.

 

 

Aspettò che qualcuno andasse ad aprirle, passando il peso da un piede all’altro, quando la porta si aprì, sorrise guardando la persona che le era davanti.

 

“Lana, ehi, vieni entra” – disse scostandosi dall’uscio per farla entrare.

 

“Non voglio disturbare” – disse impacciata.

 

“Stai scherzando?” – la guardò – “Vieni, ti offro qualcosa da bere”

 

“Sono venuta solo per scambiare due chiacchiere con Daniel” – quasi lo sussurrò.

 

“Oh, certo, è in giardino” – disse accompagnandola – “Vado di là” – disse prima di allontanarsi.

 

“Eleanor, vorrei che restassi” – ammise.

 

“Non mordo mica” – disse l’uomo avvicinandosi.

 

“Lo so, ma è per entrambi” – disse porgendogli una bustina – “Non guardatemi così”

 

“Jen è stata chiara non mi vuole al suo matrimonio”

 

“La mia futura moglie è una testona, non mi dice nulla a riguardo, ma so che non si da pace per questo” – disse.

 

“Tu mi credi?” – chiese impacciato.

 

“Io credo, che per quanto non ti vada a genio” – lo guardò con il sorriso – “Sei suo fratello e non le avresti fatto una cosa del genere” – lo fermò con la mano – “Non voglio sapere cosa è successo tempo fa, sono cose vostre e le sapete voi” – ammise – “Io ci tengo che ci siate, e quando vi vedrà sono certa cambierà idea anche lei”

 

 

Wedding Day

“Cosa diamine ci fa lui qui?” – disse guardando dalla finestra- “Julia gli hai detto tu di venire?” – guardò la sorella con le mani sui fianchi.

 

“Sono stata io” – Lana entrò nella camera degli ospiti, dove Jen si era barricata dalla notte prima.

 

“Non puoi vedere la sposa prima…” – Julia si mise davanti a Jen.

 

“Julia non sono neanche vestita” - ridacchiò la sorella.

 

“Okay vi lascio sole, per favore non litigate” – disse lisciandosi il vestito e uscendo.

 

“Dopo quello che ci ha fatto?” – chiese.

 

“Non ha fatto niente, e lo sai amore” – le prese le mani, ma aveva lo sguardo basso.

 

“Come fai ad esserne certa?” – la guardò allora.

 

“Perché non avrebbe potuto farti una cosa simile” – la guardò.

 

“Mi ha tenuta legata a …” – sospirò – “Per tornaconto personale, non mi meraviglierebbe” – sbuffò – “Perché non me ne hai parlato? Ti avrei detto che non ero d’accordo”

 

“E’ proprio per questo che non ti ho detto niente” – ammise – “Guardami, potevo non fare nulla? Tu ti sposi e una parte della tua famiglia non c’è? Non esiste” – le prese il viso tra le mani – “E’ il tuo giorno”

 

“È il nostro giorno, Lana! Se si alzasse e dicesse che ne è contrario?” – la guardò tesa.

 

“Lo asfalteremo” – rise – “Sono certa che non è qui per quello” – la baciò dolcemente – “Vado o Julia penserà che ti sia saltata addosso, dato che indossi praticamente nulla” – rise – “Sarò quella infondo al percorso” – la baciò ancora e andò via.

 

“Ti amo” – disse.

 

“Tienilo per dopo” – le mandò un bacio volante.

 

 

“Tu sei davvero fortunato, Lana è una persona magnifica” – Julia guardò Daniel.

 

 

Lana percorse il sentiero, che dall’interno della casa portava al piccolo arco floreale. Al suo fianco, la mamma e la sorella, che la stavano accompagnando all’altare, la musica era soffusa e quando la vide in fondo, ebbe un sussulto. Ne era passato di tempo da quando si erano conosciute per la prima volta nell’estate di tredici anni prima e adesso stavano per diventare una coppia a tutti gli effetti. La rossa arrivò davanti a lei, accompagnata dal suo papà e si scambiarono un lungo abbraccio, si erano promessi di non piangere, non da subito almeno. Lana prese la mano che il padre le offrì e la strinse dolcemente, poi sorrise all’uomo, che ricambiò, guardò negli occhi chiari la donna ed ebbe un brivido, era davvero tutto vero.

 

“Ciao” – Jen arrossì non era uscito altro dalla sua bocca, guardando la donna davanti a sé.

 

“Ciao a te” – tremò appena e poi il giudice di pace richiamò tutti i presenti all’attenzione.

 

“Signore e signori, siamo qui riuniti per celebrare l’unione tra Lana e Jennifer, che hanno deciso di unire per sempre le loro vite, nel vincolo del matrimonio. A voi la parola” – sorrise rivolgendo un sorriso ad entrambe.

 

“Jennifer” – iniziò Lana perché la rossa aveva richiesto così – “Non so quando mi sia innamorata di te, ma so che è stata la cosa più bella che potesse succedermi. Abbiamo passato sempre momenti piacevoli da quando ci conosciamo” – sorrise guardando tutti i loro amici – “Qualcuno ha sempre fatto il tifo per noi, ma siamo state sempre molto rispettose l’una dell’altra per fare qualcosa nella tempesta” – le prese le mani e la guardò – “Io ti prometto che qualsiasi cosa dovremo affrontare lo farò sempre al tuo fianco, perché non mi stancherò mai di dirtelo, tu sei tutto quello che voglio, ti amo in ogni virgola del tuo carattere e del tuo essere” – sorrise, lasciandole la parola.

 

“Lana” – le rivolse un lungo sguardo – “Io so quando mi sono accorta di amarti, ed è stato quando mi sono resa conto di averti persa. Non ho lottato e invece avrei dovuto fin dall’inizio, ma non volevo alimentare la tempesta. Tu però dopo anni, e quando io non me lo sarei aspettato, hai affrontato per me e con me quella burrasca. Ricordo quella scena della serie che ci ha fatte conoscere e innamorare, sì è successo in quegli anni” – ammise – “Mi hai salvata e per questo ti amo ancora di più! Hai recuperato i pezzi del mio cuore e del mio corpo, con la forza del tuo amore” - sorrise.

 

“Adesso se i piccoli vogliono portare gli anelli” – il giudice incitò Milo e Hugo ad avvicinarsi con il cuscinetto, uno per ciascuno con le fedi.

 

 

 

E si scambiarono le fedi nuziali, con mani tremanti e sorrisi emozionati. E in quel momento, quando tutto quello da ricordare era stato detto, e la promessa sigillata con le parole del celebrante, potettero baciarsi dolcemente. Allora si guardarono davvero per come erano vestite, l’abito di Lana era stretto a tal punto da far immaginare tutto a Jennifer, la pelle ambrata meravigliosa in vista del suo seno. La rossa aveva i capelli raccolti in uno chignon laterale, scompigliato, i capelli della mora erano più ordinati, il che non dispiacque alla rossa. Il vestito bianco della rossa aveva un lieve strascico, era semplicissimo, non aveva esagerato, ed era felice della scelta.

 

 

 

 

 

 

“Che per caso posso ballare con le mie mamme?” – sorrise Jared arrivando loro di fianco, le due donne sorrisero e lo abbracciarono per continuare il ballo, con il ragazzo, ormai più altro di loro.

 

“Sono davvero felice per voi” – baciò entrambe sulle guance e si allontanò, andando dalla sua ragazza.

 

“Come è cresciuto” – sorrise Jen restando un po’ abbracciata a Lana.

 

“Sì parecchio, sarà sempre il nostro bambino” – ridacchiò e poggiò la fronte alla sua.

 

“Uhm questa canzone” – sorrise Jen ballando a tempo lento jazz, di “On an evening in Roma”

 

“Chissà chi l’ha fatta mettere” – sorrise sulle sue labbra – “Non vedo l’ora di andarci con te. Magari ti concentrerai sulle opere d’arte e non su altro” – risero.

 

“Questo seno cara mia è decisamente un capolavoro, come potevo non ammirarlo?”  - catturò le sue labbra in un bacio molto appassionato.

Sono certa che con questo capitolo, mi sono fatta perdonare! Fatemi sapere cosa ne sapete! Siamo in dirittura d'arrivo, ahimè, manca qualche capitolo! Alla prossima xoxo





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