Solo una cena
Storia
partecipante al contest "Merlino li fa e poi li accoppia" indetto da
Shellcott sul Forum di EFP.
Pacchetto: Alfa
Ciao
a tutti!
Ho
deciso di provare anch’io (mai partecipato a un contest prima d’ora) e per chi
mi segue, sapete che approdo sempre sul pairing Lily/Scorpius, naturalmente
questa storia non tiene conto della serie “Satellites of Love” ed è tutto
stravolto di conseguenza.
Buona
lettura,
Lexie
Solo una cena
Lily non capiva cosa l’avesse spinta ad accettare.
E dire che si stava spremendo le meningi dal giorno prima, e
l’unica risposta che riusciva a darsi era che l’aveva fatto per esasperazione:
non nutriva il desiderio di trovarsi nuovamente in quella spirale di alti e
bassi che era stata la sua infatuazione cronica agli albori della pubertà, ma
le macchinazioni della sua collega d’ufficio perduravano da settimane e
settimane, perciò non le rimaneva altra opzione, escludendo quella di
rassegnare le dimissioni per esaurimento nervoso.
In realtà non le dispiaceva trovarsi in sua compagnia, era
doveroso ammettere che Scorpius Malfoy fosse una gioia per gli occhi, e lei era
l’ultima strega a poterlo negare dato che si trattava della sua prima cotta
adolescenziale… una cotta molto lunga, di quelle che lasciano i segni delle
ustioni, specialmente se non ricambiata. Ma quello era il passato! Da anni aveva
relegato Scorpius nel materiale da sogni ad occhi aperti pur di tirare
avanti, finché un’altra cotta l’aveva rimpiazzato… meno intensa, l’avrebbe
definita tiepida, tuttavia la determinazione a volerlo dimenticare aveva
dato una spinta a quello che poi era divenuto il suo primo ragazzo.
- Hai già scelto? – le domandò il suo accompagnatore mentre
analizzava con cipiglio severo la pergamena del menù del Paiolo Magico, atteggiandosi
come se qualcuno l’avesse designato giudice per una gara di cucina.
Obiettivamente non avrebbe potuto trovargli altri pregi: era
sì affascinante, ma altrettanto incorreggibile, caparbio, impertinente e orgoglioso;
era il tormento dei suoi colleghi di lavoro, incluse le donne, nonostante la
bellezza ipnotizzante avrebbe potuto elevarlo facilmente a gallo del pollaio.
- Ehm… - provò a rispondergli, ma era così confusa dalla
situazione e annebbiata dall’imbarazzo che aveva mantenuto gli occhi fissi
sulle righe, senza davvero leggerle.
Era lieta di non averci a che fare sei ore al giorno come
quei poveri impiegati del Quartier Generale degli Obliviatori, perché quell’aura
imponente che l’aveva investito in età adulta tendeva a mettere in soggezione.
In molti si lamentavano di Scorpius Hyperion Malfoy, della sua intransigenza e
del puntiglio che ostentava per le questioni più banali, di conseguenza avevano
iniziato a circolare i pettegolezzi più disparati, perché un qualunque essere
umano, che sia Mago o Babbano, cerca assiduamente una spiegazione plausibile
per meglio sopportare le proprie pene. Le storielle si sprecavano ma la più gettonata
vedeva uno Scorpius Malfoy sul viale del tramonto per ciò che riguardava il
rapporto con l’altro sesso, e che probabilmente ormai era talmente acido e
insopportabile che con nessuna sarebbe più andato oltre il primo appuntamento,
perché la conquista di turno se la sarebbe svignata per la disperazione.
- Lily cosa vi porto? –
La giovane Potter sussultò dalla sorpresa e un movimento
brusco del braccio trascinò la forchetta della mise en place oltre il
bordo del tavolo, facendola cadere a terra in un fastidiosissimo clangore.
Seamus Finnigan, che per quell’occasione si occupava anche del servizio al
tavolo avendo concesso ferie a qualche membro del personale, sicuramente si era
trattenuto dietro al bancone più del necessario, e lei era certa che avesse
notato la tensione in quella specie di appuntamento, ma non poteva
pretendere che attendesse che lei rompesse il ghiaccio.
Le sopracciglia di Scorpius scattarono verso l’alto e una
smorfia ironica gli affiorò in volto prima che rivolgesse la parola a Seamus,
celando un sorrisetto divertito – Io comincerei con qualcosa di alcolico! –
- Burrobirra? – propose l’uomo contenendo una risata,
palesemente intuibile dal singulto a malapena trattenuto.
- Per te va bene? – domandò Scorpius cercando Lily con lo
sguardo, trovandola con la testa quasi nascosta sotto al bordo del tavolo, intenta
a localizzare la posata fuggitiva. Non ottenendo risposta puntò il gomito sul
tavolo reggendosi la testa con la mano, e prese a studiarla con sguardo assorto.
- Lily non preoccuparti, non è successo niente. – la
rassicurò Seamus, che cominciava a sentirsi di troppo a quel tavolo; avvertiva il
forte desiderio di allontanarsi, nella speranza che quei due impiastri
iniziassero a comportarsi da adulti.
- L’ho vista! – esclamò la rossa trionfante, ignara che
Scorpius avesse appena dato cenno di insofferenza puntandosi il pollice e il
medio della mano destra sulle tempie – Merlino sia lodato… - borbottò tra sé in
parte divertito dall’imbranataggine di Lily.
Seamus sfoderò la bacchetta e lanciò un Wingardium Leviosa –
Te ne mando una pulita con le Burrobirre. – le disse sbrigativo per poi darsela
a gambe verso il bancone, seguito dalla forchetta incriminata.
- Ma… non abbiamo ordinato! –
- Io suggerirei di dargli carta bianca, così ci togliamo il
pensiero! –
La giovane fissò gli occhi castani in quelli di Scorpius,
ponderando quelle parole e annuendo subito a conferma.
- Allora, come vanno le cose all’Ufficio Dislocamento? –
Lily lo guardò con tanto d’occhi, non potendo trattenere un
sorriso a quella domanda, ma pur di non lasciarsi andare troppo mantenne le
labbra serrate, come a fargli credere che la sua fosse una reazione moderata.
- E me lo chiedi? –
- Scusa, non dovremmo parlare di lavoro… - rispose lui
massaggiandosi il lato del collo frettolosamente al di sotto del colletto nero
della camicia, e a Lily parve di cogliere un barlume d’incertezza, che in
Scorpius era un evento più unico che raro, sentendosi sciogliere in un punto
imprecisato a metà strada tra il cuore e lo stomaco.
- No, tranquillo! Intendo che… insomma, ci monitorate
stretto e facciamo rapporto settimanalmente! –
- E’ vero… la vostra divisione è attiva da appena un anno ma
devo ammettere che le segnalazioni stanno calando drasticamente rispetto al
primo trimestre. In effetti dovrei complimentarmi con te, ho saputo che
vogliono promuoverti. –
Lily sentì l’ennesimo sorriso premere per uscire, e decise
di dargli il via libera – Sì, ma non so ancora se accetterò. -
- Perché? – le chiese lui mentre due Burrobirre e una
forchetta nuova atterravano in mezzo a loro. Lily la afferrò chiudendo il
manico di metallo tra l’indice e il pollice, cambiandole posizione senza
lasciare la presa, iniziando poi a rigirarsela tra le dita - Non sono sicura di
poter gestire un incarico così gravoso, anche se a livello operativo non
cambierebbe di una piuma… - spiegò ormai coinvolta nella conversazione, ma si
fermò notando che Scorpius aveva preso a sghignazzare silenziosamente – Cosa
c’è da ridere? –
Lui prese fiato volgendo gli occhi acquamarina al soffitto,
e Lily si sentì avvampare – Te la fai sotto Potter! Dillo che temi che il
sottoscritto ti mandi dei richiami a raffica per episodi di magia accidentale!
Potrei sconvolgere tutta la tua area di controllo! –
Lily si lasciò andare contro lo schienale della sedia con un
sospiro, scegliendo di concedergli il punto – Sì, sei stato una spina
nel fianco Malfoy, mi terrorizzerebbe meno trovare la figura del Gramo nelle
foglie del mio tè mattutino, piuttosto che un gufo del tuo ufficio! Merlino,
la rabbia che mi hai fatto venire certi giorni… come Obliviatore sei
decisamente pignolo! – gli confessò spudorata, scatenando nell’altro una risata
fragorosa, e si ricordò l’ultima volta che era accaduto in sua presenza: lei
aveva a malapena quindici anni e la causa scatenante era stata una battuta di
Albus sul fatto che lei girasse in calzoncini inguinali per casa in presenza di
Scorpius… poteva ancora percepire l’imbarazzo serpeggiarle addosso, facendola
sentire colpevole.
- Beh, è il mio lavoro, devo essere preciso, non mi è
permesso fare eccezioni, nemmeno per un incantesimo anti-materializzazione
involontario! - le disse lui sorridendo mordace, sollevando poi il calice - Propongo
un brindisi… alla tua promozione, perché anche se non dovessi accettare, ti è
stata proposta ed è comunque un bel risultato! – commentò vedendo Lily imitarlo
e chiudere il manico del boccale in una mano - E alla tua perseveranza, che
magari ti aiuterà a decidere di accettare, nonostante il sottoscritto! –
Fecero cioccare i bicchieri e il primo sorso sciolse
l’ultimo accenno di tensione.
Seamus si presentò solo una volta al tavolo per sentirsi riferire
un laconico Fai tu da Scorpius, e non se la prese più di tanto per la
scarsa considerazione. Trattandosi della figlia di Harry si sentiva piuttosto
protettivo, ma doveva ammettere che quella coppia inaspettata aveva un certo
fascino e, anche se nessuno avrebbe mai ipotizzato una relazione tra loro,
vederli interagire confermava solo che tutti soffrivano di cecità selettiva. Servì
poco dopo del Cornish Pasty ancora fumante accompagnato da un altro giro di
Burrobirra, e Scorpius si sorprese nel constatare quanto Lily reggesse l’alcool
e come, a differenza di altre che aveva frequentato, non si facesse alcun
problema nel consumare più di un bicchiere, magari con l’idea balzana di risultare
poco raffinata.
- Okay, adesso tocca a me… - esordì Lily giunta a metà della
seconda porzione. Posò la forchetta sul bordo del piatto e ravviandosi le
lunghe ciocche rosse dietro le spalle per sopperire alla temperatura del locale
sollevò per l’ennesima volta il boccale davanti al viso - …questo è per te, mi
auguro che tu faccia molte più pause caffè in ufficio d’ora in poi, così sarai
meno fiscale ed eviterai di rompere i boccini alla sottoscritta più del
necessario! –
Scorpius sussultò senza aprire bocca, cercando di non ridere
sguaiatamente, e fece scontrare le due bevande dando fondo alla propria,
esalando un sospiro mentre sbatteva con poca grazia la terracotta ad un
centimetro appena dal piatto – Guarda che io sono un serio lavoratore, con chi
credi di parlare? Potrei anche mollare tutto e limitarmi a vivere di rendita,
invece che sgobbare ogni santo giorno! –
- Questo è maledettamente vero! Mi spieghi chi te lo fa
fare? E poi, visto che dicono tutti peste e corna sul tuo conto… - aggiunse
Lily con veemenza.
Scorpius registrò in un angolo della mente quella frase, che
evidentemente era stata pronunciata senza malizia, decidendo di lasciar cadere
il discorso. Piegò un angolo delle labbra in un mezzo sorriso perdendosi nella
contemplazione della chioma fulva, in netto contrasto con il blu scuro della
blusa a mezze maniche che la giovane indossava, e si distrasse nell’ammirare il
viso imporporato dal caldo della sala perdendo la presa sul tovagliolo. Frenò
la caduta con un Wingardium Leviosa appena pronunciato tra le labbra,
ammonendosi mentalmente e ricordando a sé stesso che aveva superato l’adolescenza
da un pezzo.
Qualche aneddoto imbarazzante più tardi Seamus si azzardò a
ricomparire, e Lily colse al volo l’occasione poiché l’aveva colta una
spasmodica voglia di dolce. Non trascorsero cinque minuti che due portate di
Sticky Toffee pudding galleggiarono fino al tavolo, accompagnati da una sfera
di gelato alla vaniglia.
- Davvero puoi mangiare così tanto?! Credo di non
aver mai visto una cosa del genere! Dovrebbero studiarti nell’Ufficio Misteri.
– commentò il biondo lanciando a Lily un sorriso sardonico.
- Malfoy, ho due fratelli più grandi, quei due mangiavano
come Ippogrifi, è questione di sopravvivenza, fa parte dell’evoluzione della
specie! –
- Però non si spiega… - mormorò il biondo affondando il
cucchiaino nel gelato.
- Che cosa? –
Scorpius ridacchiò, gli zigomi arrossati dall’alcool –
Quello che si intuisce sotto ai vestiti che indossi… insomma, dovresti essere
più in carne seguendo il tuo discorso! –
Lily si sentì avvampare e sperò che l’effetto della
Burrobirra nascondesse la ola che la circolazione sanguigna aveva appena fatto,
in ascesa verso il collo e le orecchie – E tu che ne sai? –
- Sono un acuto osservatore, nel mio lavoro è sostanziale! –
replicò tronfio mettendosi a braccia conserte e incatenando i loro occhi, come
se non si vergognasse affatto di ciò che aveva appena detto.
Lily incassò il senso di quella risposta e l’audacia che
aveva mostrato fino a quel momento si ritirò con la coda tra le gambe,
terrorizzata da tutti gli scenari che la sua mente stava elaborando e dal
pericolo che presentavano per lei e per le sue speranze malriposte. Sperò che
il gelato le facesse sbollire la vampata apparsa tutta in un colpo, ma si
accorse presto che il dessert non aveva fatto il suo dovere.
- Stai bene? – domandò Scorpius per riscuoterla dal torpore.
- Sì… scusa, però… fa caldo qui dentro, non trovi? –
commentò rifilandogli la prima scusante che le era balenata in mente, facendosi
aria con la mano.
- Facciamo due passi? Magari una boccata d’aria… -
Lily annuì frettolosa – Decisamente! –
Uscirono nell’aria frizzante della sera, avvertendo l’odore
di pioggia e notando il viale irrorato; Seamus li salutò sul varco di Diagon
Alley con un commento sul cielo stellato che aveva la pretesa di essere
romantico, anche se, complice l’ebbrezza, scatenò semplicemente una serie di
risatine a cui diedero libero sfogo una volta rimasti soli.
- Comunque sia… promettimi che ci rifletterai seriamente,
per la promozione… -
- Credi che potrei cavarmela? – domandò Lily con un sorriso
zuccheroso stringendosi nelle spalle, rendendosi conto l’istante successivo che
stava flirtando spudoratamente e senza averne il controllo.
- Il tuo lavoro lo fai bene, lo fai con passione e i
risultati si notano, quindi perché non dovresti? –
La rossa sbuffò – Non lo so… mi piace, è vero, sono felice
di poter aiutare maghi e streghe che cercano un’altra strada a crearsi una vita
nel mondo Babbano. Inizialmente pensavo che solo i Magonò si rivolgessero al
Dislocamento, e soprattutto per questo mi candidai… vidi una sorta di giustizia
in questa possibilità che veniva loro offerta… poi mi sono resa conto che sono
in molti a desiderare una via di fuga, da tante cose. –
- Già… - ammise debolmente Scorpius, infilando le mani nelle
tasche del cappotto e guardandosi le punte delle scarpe mentre percorrevano il
viale - Sai, sono contento che abbiamo modo di parlare. Non accadeva da tanto…
-
Lily aggrottò la fronte – Scorpius, noi non abbiamo mai
parlato! –
- Intendo che… è da un po’ che non ho modo di parlare con
qualcuno… beh, che non sia tuo fratello. –
Lily lo guardò, studiandone il profilo: forse Scorpius non
era solo incorreggibile, caparbio, impertinente e orgoglioso; forse quando si
era lasciata coinvolgere dalle chiacchiere d’ufficio aveva esagerato, colta
dall’amarezza per non aver conquistato il ragazzo che le aveva fatto battere il
cuore; forse non avrebbe dovuto ascoltare la sua collega che, durante le
riunioni periodiche del Dipartimento, si impegnava nell’osservazione di
Scorpius andandole poi a riferire che la persona su cui posava i suoi angelici
occhi azzurri più frequentemente era lei; e forse non avrebbe dovuto farsi
trascinare alla festa per il compleanno del direttore dove la medesima collega
le aveva scagliato un Confundus per fare in modo di avvicinarla a Scorpius nel
corso della serata.
- Mi dispiace. – gli rispose mordendosi il labbro inferiore
per il rammarico.
- Ho avuto qualche difficoltà all’inizio… sai, sempre perché
sono un Malfoy e c’è ancora tanta gente ignorante che non è in grado di slegare
un semplice nome da una persona, quindi per principio non ho instaurato legami
con i miei colleghi e non faccio favori, in fondo nessuno è stato morbido
con me. Credo che ormai si sappia ciò che si dice di me nel Dipartimento…
immagino che le voci siano arrivate anche a te, giusto? –
- A dire il vero sì. –
Scorpius si fermò di fronte alla vetrina del Ghirigoro,
voltandosi del tutto verso Lily - E quale versione hai? –
- Ahm… quale vuoi? –
gli chiese con una nota di panico nella voce, guardandolo racchiuso nel suo soprabito
grigio scuro con il bavero alzato fino alle guance. Lui ridacchiò fingendosi
imperturbabile, ma una scintilla d’amarezza gli lampeggiò negli occhi – Quella
più divertente. –
- Oh! Pare tu sia talmente acido che nessuna andrebbe
oltre il primo appuntamento con te, perché se la svignerebbe per la
disperazione! – confessò talmente rapida che quasi si mangiò qualche parola qua
e là, notando gli occhi di Scorpius sbarrarsi per lo stupore.
- Questa è cattiveria! Dovrei tempestarvi di segnalazioni
per questo! – replicò il giovane Malfoy con finta aria minacciosa.
- Preferiresti la vendetta anziché vedere riabilitata
la tua persona?! – lo pungolò Lily riprendendo il tragitto per le vie quasi
deserte, illuminate dalla fioca luce dei lampioni magici che creava dei
bagliori sui ciottoli, ancora bagnati a causa della lieve pioggerella caduta.
- Che Serpe mancata! La prossima volta che farò rapporto mi
impegnerò per bene, magari potrei anche tener conto delle tue preferenze… - le
disse allusivo facendole scorrere addosso una lunga occhiata esaminando la
gonna color mattone che scendeva fino al ginocchio, estremamente attillata.
- Quali preferenze? -
- Se ti terrorizza meno il Gramo dei miei richiami, vorrà
dire che ti riempirò di verbali sulla presenza infestante di un cane fantasma
gigante nei cimiteri Babbani! –
Lily scosse la testa trattenendo un ghigno divertito – Scorpius
Malfoy, sembra che abbiano ragione a dire che sei insopportabile! Infatti gira
voce che fino a qualche tempo fa fosse di rigore trovarti in dolce compagnia
agli eventi del Ministero, mentre ora dicono tutti che sei sempre per conto
tuo! –
- E’ solo perché non mi interessa! Cioè, no, il fatto è che
c’è una persona che mi interessa… -
- Ti prego, non rifilarmi la storia che non riesci a
concludere! – borbottò Lily fingendosi scherzosa, mentre in realtà si stava
mangiando il fegato.
- E… cosa intendi per concludere? – le chiese
Scorpius con un’occhiata allusiva.
- NON QUELLO CHE STAI PENSANDO! –
- Quindi, anche secondo te è tutto vero? –
Lily deglutì facendo spallucce – Non saprei. Per esempio, questa
persona che ti interessa, l’hai invitata ad uscire? –
- Sì. – replicò Scorpius con un tono di voce piuttosto vago.
- E cos’è successo? Il primo bacio c’è stato? –
- No, perché? E’ fondamentale che ci sia il primo bacio al
primo appuntamento? –
Lily sospirò internamente di sollievo – Ma almeno ci sei arrivato
oltre il primo appuntamento?! – gli chiese di rimando fingendosi divertita in
quel ruolo improvvisato di confidente.
Scorpius inspirò profondamente, guardandola senza cedimenti
– Dipende. –
- Oh Merlino, da che cosa? – gli chiese esasperata dall’argomento.
- Da te. Usciresti con me domani sera? –
Lily boccheggiò vagando nell’incomprensione totale, e lo
avrebbe spintonato per la pessima battuta se non avesse scorto lo sguardo colmo
di aspettativa - Paghi tu? – le riuscì di dire solamente, con la voce roca per
l’emozione, e la risata coinvolgente di Scorpius le rimbombò nella cassa
toracica come un richiamo.
Il biondo la guardò esilarato - Che problema c’è? In fondo è
solo una cena! -
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