Introduzione: Hela nella mitologia nordica sarebbe una dei figli di Loki. Questi sono racconti sulla sua vita ad Asgard e della relazione con suo padre.
Draumar
Caldo, sognava sempre il caldo. Quel tipo di caldo che ti entra dentro e ti tira vita tutto il gelo che avevi provato fino ad all’ora, un caldo che si tramuta in un senso di sicurezza e di invulnerabilità.
Un caldo dovuto alla combustione dei ciocchi nel caminetto che tingono le luci della stanza di aranciato.
Hela è su un divanetto e non può vedere il fuoco scoppiettante perché un libro le copre la visuale. È un tomo di favole adagiato sul bacino di un uomo e lei, sulla pancia di lui, ascolta le storie che vengono narrate. Suo padre ha una voce profonda ma calma la quale, insieme al ritmico alzarsi e abbassarsi dei suoi respiri, la sta cullando verso il sonno donandole un senso di pace incredibile.
“Hela…” La chiama dolcemente, in un timbro che nessuna ha mai usato. Il suo timbro.
Non sa cosa le chieda subito dopo e nono vede neanche il volto, ma vorrebbe risentire altre mille volte il suo nome pronunciato da suo padre, lo vorrebbe sentire quando la solitudine la attanaglia con le sue fauci mostruose dopo che suo zio le dice per l’ennesima volta di uscire e stare con i ragazzi della sua età, lo vorrebbe sentire quando Fenrr la chiama “Figlia di un invertito” facendo ridere tutti.
Lo vorrebbe perché quello è l’unica cosa che ha di un padre che non ha mai visto e di cui ha pochissimi ricordi. Lo vorrebbe con lei perché sa che capirebbe i suoi pensieri, la sua curiosità, la sua voglia di conoscere e la proteggerebbe, consolandola nella sua disperazione.
Hela vorrebbe suo padre perché gli manca.
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