Un appuntamento rovinato
Un appuntamento rovinato
Prompt: “Sai che sei proprio stronzo?”
Paring: KakashiTenzo, TenzoSakura
Tenzo era appoggiato al muretto, dalla parte opposta del piazzale antistante all’ospedale.
Le braccia conserte, osservava l’uscita dell’edificio in attesa di intravedere Sakura.
Erano rimasti d’accordo di
incontrarsi alla fine del suo turno, giusto per bere qualcosa insieme e
scambiare due chiacchiere. Era da qualche tempo che si frequentavano,
attratti l’uno dall’altra da una sincera simpatia, forse curiosi di
scoprire come sarebbe evoluta, forse fiduciosi di poter scacciare dalla
mente qualcun altro.
La comparsa della giovane
dottoressa interruppe il flusso dei suoi pensieri e gliene fu
immensamente grato. Camminava lentamente cercandolo con lo sguardo, poi
affrettò il passo appena lo scorse in lontananza. Pensò che fosse
bellissima, anche dopo lunghe ore di lavoro: i capelli raccolti
risaltavano i lineamenti delicati e il vestito evidenziava le forme
proporzionate del corpo snello.
“Spero tu non abbia aspettato molto,” esordì quando lo raggiunse, le iridi smeraldine illuminate da una lieve preoccupazione.
“È stata comunque un’attesa ben
ricompensata,” affermò, staccandosi dal muretto e sorridendole. “In
ogni caso, il locale è qui vicino,” spiegò vedendola rilassarsi del
tutto.
In pochi minuti arrivarono a
destinazione, accompagnando la tranquillità di una giornata estiva con
un rapido resoconto sulle rispettive mattinate.
Scelsero un tavolino in un angolo appartato, ordinando bevande fresche.
Memore della conversazione su
una presunta linea da mantenere, le suggerì di prendere anche un
gelato, godendosi la smorfia di disappunto che le comparve sul volto.
“Ah, non puoi darmi un simile consiglio malefico!” mugugnò lei.
“Beh, solo al mare scopriremo
se si nota la differenza,” commentò con disinvoltura e le guance
dell’amica si colorarono di un rosso tenue.
Tenzo si sentì piacevolmente stuzzicato dalla sua reazione, ma si trattene dal ridere per non imbarazzarla ulteriormente.
Stava cambiando discorso, quando vide Kakashi entrare nel locale con una donna sconosciuta.
Per un attimo si irrigidì.
Sarebbe potuto apparire tutto normale, infatti, se non fosse stato per
lo sguardo furtivo che gli lanciò, il ricordo dell’involontario accenno
all’appuntamento e la decisione dell’amico di accomodarsi, casualmente,
a un tavolino da cui poteva guardarlo dritto negli occhi.
“Tutto bene?” lo riscosse la voce della dottoressa.
“Sì, scusa, solo un pensiero improvviso,” mentì, sforzandosi di dimenticare la presenza del jounin.
L’arrivo del cameriere gli
venne in soccorso ed evitò che Sakura gli ponesse domande a cui non
avrebbe saputo rispondere. Per il resto dell’incontro, si impegnò a
chiacchierare con lei normalmente, sopprimendo pensieri inopportuni e
il desiderio spasmodico di picchiare il proprio
senpai.
Molte ore dopo, rincasando,
trovò Kakashi davanti al suo appartamento, con un’espressione di quieta
attesa sul viso privo di maschera.
Si fissarono senza proferire parola per alcuni istanti.
“Sai che sei proprio stronzo?” bofonchiò alla fine Tenzo, una nota di risentimento nella voce.
“Sì, ho anch’io pochi dubbi in
merito,” gli rispose l’altro, prima di chiudergli la bocca con un bacio
e spingerlo con irruenza contro la porta.
Avevano deciso di troncare la
loro relazione, troppo insidiosa per essere vissuta alla luce del sole,
ma gli impulsi della carne erano più forti delle parole razionali di
una recente promessa.
Note dell'autrice
E niente, concordiamo tutti sul fatto che Kakashi può essere proprio uno stronzo, a volte.
Detto ciò, come anticipato nell'introduzione, questa raccolta
si incentrerà principalmente su Kakashi, Tenzo e Sakura, sicuramente il
più delle volte in un triangolo amoroso, tutto dipenderà dalla mia
Musa.
Spero mi perdonerà Pirandello per aver un po' dissacrato il titolo di una delle sue più note opere teatrali.
Grazie in anticipo a chi vorrà lasciare un segno del proprio passaggio^^
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