Visite impreviste
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Prompt: “Vado a farmi una doccia.”
Paring: KakashiTenzo, un pizzico di KakashiSakuraTenzo (se volete)
“Vado a farmi una doccia.”
Era stata la dichiarazione di Tenzo, composta di poche parole che sottintendevano una chiara esortazione.
Il tono era stato in apparenza innocente, ma il jounin aveva sfilato la
maglia con un movimento veloce e gli occhi color nocciola avevano
subito cercato i suoi, con un luccichio eloquente nelle pupille
scure.
Kakashi aveva ponderato per qualche istante la proposta, concludendo
velocemente di non avere alcun motivo per declinare l’invito. Era stato
sul punto di seguirlo quando il suono del campanello l’aveva costretto
a rincorrere solo con lo sguardo il suo fondoschiena che spariva
silenziosamente verso il bagno.
Pochi secondi dopo, Naruto era seduto in soggiorno, chiedendogli consigli per una missione.
Doveva partire per recuperare un importante rotolo segreto ed era
perplesso sulle informazioni fornitegli. L’ex-anbu ascoltò i suoi dubbi
con il maggior grado di attenzione possibile e cercò di risolverli in
fretta, impegnandosi a celare l’impazienza per non apparire
scortese.
Quando l’ex-allievo chiuse la porta, emise un sospiro di soddisfazione
e pregustò il momento in cui avrebbe raggiunto Tenzo. Era arrivato
quasi in corridoio allorché il campanello lo disturbò per la seconda
volta. Lo maledisse interiormente, tentato di non aprire, tuttavia
trattenne uno sbuffo di malcontento e tornò indietro.
Quella volta, sulla soglia, comparve Sakura, le mani intrecciate dietro la schiena e un velo di timidezza negli occhi verdi.
“Scusa il disturbo, Kakashi-sensei, ma ieri devo aver dimenticato un libro di medicina,” spiegò.
Forse mosso dall’istinto di protezione che provava da sempre nei suoi
confronti, l’uomo accantonò per un attimo il fastidio per la nuova
interruzione e la scrutò stupito, domandosi in che modo avesse potuto
scordarlo da lui.
“Discutendo con Naruto, nell’agitazione, deve essermi caduto dalla borsa,” aggiunse la ragazza.
Kakashi non ricordava tutto quello successo quando i suoi ex-studenti
erano piombati a casa, ma l’immagine di Sakura che strapazzava Naruto
durante un litigio era così plausibile che ogni incertezza sparì. Sotto
la maschera un tacito sorriso gli incurvò le labbra, poi la lasciò
accomodare suggerendole di cercare vicino al divano.
La kunoichi accettò il consiglio, riflettendo che in effetti il
battibecco con il compagno di squadra era avvenuto proprio in
soggiorno. Girò dapprima intorno al divano, poi si accovacciò e
controllò sotto di esso. Le sembrò di intravedere qualcosa e allungò
una mano, bloccandosi però al suono di una voce familiare.
"Accidenti, Kakashi, se aspettavo arrivassi, diventavo una spugna!"
borbottò Tenzo, ma tacque appena la vide, ingoiando qualsiasi altra
parola che avrebbe reso la situazione più chiara o più equivoca, a
seconda del punto di vista.
Sakura sollevò il capo, scorgendo innanzitutto l’asciugamano bianco
intorno ai suoi fianchi, poi soffermando lo sguardo sui pettorali
allenati e sulla pelle imperlata da alcune gocce d’acqua. Le fu
impossibile non immaginare il corpo bagnato dell’uomo coinvolto in un
incontro ravvicinato con il suo sensei, sotto lo scroscio della doccia,
come evocato dalla sua affermazione.
Avvampò e si alzò di scatto, dopodiché mormorò una scusa e si affrettò
a lasciarli soli, il libro di medicina ormai un ricordo lontano.
Alla sua fuga repentina, Kakashi scoppiò in una risata.
Note dell'autrice
Da capire ora, se Sakura è una fan dell'yaoi, o se avrebbe apprezzato
l'idea di trovarsi insieme a loro sotto la doccia, a voi la scelta^^'
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