L'Inverno Nucleare delle Poche Anime Rimaste

di Subutai Khan
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BOOOOOOOM. RUMBLE. CRASH. SCRONCK.
“L’hanno fatto, alla fine. Quei maledetti bastardi…”
“Credevi davvero non sarebbe andata così, Tenmyouji? Solo un povero fesso idealista come te avrebbe potuto credere che Free the Soul non facesse sul serio.”
“Non prendermi in giro, su. L’ho letto il loro delirante manifesto. Diceva che avrebbero portato ordine, salute, sicurezza e la loro utopia in mezzo a noi. Peccato si siano dimenticati di dirci che si sarebbe dovuti passare per l’esplosione di non so più quanti reattori ad antimateria, prima di approdarvi.”
“Sai come funziona quel tipo di mente. Esagitati che credono di detenere il potere assoluto e che non si esentano dall’esercitarlo non appena si trovano nelle condizioni idonee. E quale condizione più idonea di un’umanità messa in ginocchio da un virus come il Radical-6?”
“Nishimura, per la millesima volta: smettila di fare il cattedratico di ‘stocazzo, hai giusto la terza media.”
“Ma un’ottima cultura, nonostante tutto.”
“Sì, va beh. Mi assicurerò di invidiarti dopo che ci saremo occupati del fallout.”
“...purtroppo hai ragione. Sarà un lavoraccio ritirarci in piedi dopo questa batosta.”





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