Il sogno di Edward

di BeautyLovegood
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Era ormai passato un anno da quando Edward aveva messo piede fuori dal suo castello ed era andato a vivere con Peggy e la sua famiglia.
Stava andando tutto così bene.
Tutti gli volevano bene.
Ma c'era anche chi lo odiava.
Come quel cretino e viziato di Jim.
Lui voleva tenerlo lontano da Kim.
La dolce e bella Kim, che all'inizio era terrorizzata dalle sue mani di forbice, ma che poi era riuscita a vedere dentro di lui.
Se non fosse stato per quel brutto scherzo di Jim, lui sarebbe rimasto con lei.
Oh, se solo l'invetore fosse riuscito a mettergli le mani prima di lasciarlo solo per sempre!
Edward piangeva ogni giorno quando guardava le sue mani di forbice sporche del sangue di Jim.
Ma riusciva sempre a consolarsi con il pensiero del piccolo bacio di Kim e del suo 'Io ti amo'.
Ogni giorno, quelle tre parole lo ispiravano per le sue creazioni.
Ora le siepi del suo bellissimo giardino erano a forma di lui insieme a Kim.
Si guardavano negli occhi e si tenevano... per mano.
- Quanto vorrei avere le mani, Kim. Potrei accarezzare il tuo viso e stringerti a me. Perché la vita è così crudele con me? Tutto quello che voglio sono le mani. Ma solo l'inventore poteva farlo e ora lui non c'è più. Mi ha lasciato solo. Questo è il mio destino. Vivere in un mondo creato da me per non sentirmi solo. Ma le mie siepi e le mie sculture di ghiaccio non possono parlare.
- Tu non sei solo, Edward.
Edward si girò e vide... il dolce viso di Kim.
- Kim, perché sei qui?
Kim sorrise.
- Sono venuta per stare con te. Mi sei mancato tantissimo. Non ho fatto altro che pensare a te per tutto il tempo. Stringimi.
- Lo sai che non posso.
Ma Kim gli prese... le mani.
Edward non credeva ai suoi occhi.
Le sue forbici erano sparite e ora c'erano due mani grandi e bellissime che stringevano quelle di Kim.
- Stringimi, Edward.
Lui non se lo fece ripetere due volte e la strinse a sè.
Che sensazione bellissima.
- Ora siamo come la tua siepe. Ma noi siamo più belli.
- Come stanno i tuoi? E Kevin?
- Stanno benissimo. Manchi soprattutto a mia madre. E Kevin ti ha perdonato dopo che io gli avevo detto che eri morto.
- Ora posso stare con voi! Io ho le mani!
Kim lo guardò negli occhi.
Sarebbe bellissimo tornare a casa con lui.
Lei non voleva altro.
Le loro labbra s'incontrarono in un bellissimo bacio.
La statua di ghiaccio a forma di Kim creata da Edward si trasformò in neve che cadde su di loro.
Mancava solo la musica romantica, ma andava bene anche così.
Ma quando Edward riaprì gli occhi, Kim non c'era... e neanche le sue mani.
Era solo un sogno.
Che disdetta!
Il povero ragazzo guardò la siepe a forma di lui e Kim.
I suoi occhi lacrimavano.
Ma poi sorrise.
- Mi basta il ricordo del tuo viso per essere felice, Kim. Io ti amo.
Sicuramente Kim l'aveva sentito, perché era così anche per lei.




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