finalmente noi

di julius55
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La sera scendeva su Roma. Aveva smesso di piovere e il sole pettinava i tetti della città e preparava uno dei soliti tramonti mozzafiato. Eva era ormai sistemata nella sua camera di degenza, la piccola nata nel suo piccolo lettino dormiva. Al di la del vetro della camera vedeva i suoi parenti scambiarsi battute, sorridere, salutarla con la mano. In mezzo a loro il suo Marco, che si era precipitato da lei per dirle che la amava. Certo non si aspettava una situazione del genere ma, come le aveva detto sua madre: "Stai tranquilla, si aggiusta tutto."

Marco, salutò i parenti e rientrò in camera, loro dopo aver fattto ancora un cenno all'indirizzo di Eva, si diressero verso l'uscita per tornare a casa.  Era stata una giornata alquanto stressante ed emozionante.




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