Questa sera ho deciso di morire.

Si, proprio di morire.

Morire per amore.

Come Romeo e Giulietta, come Tristano e Isotta, e via di questo passo.

Non posso vivere senza di te, la mia vita non ha senso.

E allora tanto vale farla finita.

Fin dal primo giorno, quello strano giorno a scuola, ho capito che ti avrei sempre amato, e così ho fatto, per tutta la vita, senza stancarmi mai.

In mezzo ai casini, ai tradimenti, ai rancori mai guariti, ho continuato ad amarti.

Sono venti anni che non facciamo l’amore, tu, giustamente, hai detto basta.

Io, semplicemente, da quel tradimento che tanto ci è costato, non me la sono più sentita, non mi sentivo più all’altezza, odiavo l’idea di un paragone, perché mi sentivo inferiore, mi sentivo che non ti piacevo più.

E così mi sono imbruttita, dentro e fuori, chissà quanto hai sofferto di questo, di questa mia lontananza.

Perché lo so che mi ami, ma, giustamente, hai diritto anche alla tua vita, a stare bene, ad essere felice.

Io non ti ho più dato questo, e hai iniziato a non sopportarmi più, ecco perché quelle scenate, tutto quel rancore rovesciato nelle nostre ormai quotidiane litigate, lavoro, vita privata, le mie abitudini, le tue, a volte così autodistruttive.

Ho bisogno di aiuto.

Non voglio morire.

Voglio vivere, voglio vivere con te.

Mi sono inginocchiata questa mattina, ti ho pregato di non lasciarmi, io voglio continuare a vivere con te, perché, senza di te, ripeto, io non sono niente, sono solo aria, con un gran vuoto dentro.

Signore, ti prego, aiutami, fammi andare avanti, io voglio invecchiare con te.

So che troverò la forza, ma ora voglio solo piangere, stare sola, e riflettere, su di me, sulla mia vita, su di noi, o quello che ne resta.

Forse, da un cratere vuoto, si può ricostruire una città.

Addio.

Ti amo.