Inetta

di Soul Mancini
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Inetta
 
 
 
 
Inetta a vivere, non son altro che questo;
e tutti mi pestano i piedi,
mi pestano il cuore,
mi sputano in faccia il mio essere incapace,
e io resto così.
Subisco.
Io, troppo distratta,
troppo distrutta,
troppo timida per gridare
ma troppo rabbiosa per tacere.
 
A chi posso dire
che sento un peso sullo stomaco,
un macigno fatto di tutte quelle
responsabilità troppo gravose,
parole non dette,
lividi mai guariti,
rabbia, umiliazione?
Mi opprime, mi schiaccia,
mi fa crollare a terra, laddove
la mia autostima giace da troppi anni.
 
A chi posso spiegare
che mi manca l’aria quando cerco di lottare,
che mi salgono le lacrime agli occhi,
che arrossisco al posto di parlare,
che mi inceppo e balbetto
quando la lingua mi trema di rabbia?
 
Sono stufa di sbattere contro tutti gli ostacoli
che trovo sul mio cammino
senza mai riuscire a superarli,
a schivarli; io, schiava dell’insicurezza.
Sono stufa di scorticarmi le unghie
a furia di graffiare la vita
e ottenere solo sangue tra le dita
e guance bagnate d’umiliazione.
 
Non so reagire,
non so lottare,
non sono brava a rispondere,
non so uscire da questa gabbia
che è la mia fragilità.
Non sono brava a vivere, io:
ridicola, stupida, inetta.
 
 
 
 
♠ ♠ ♠
 
 
Ho scritto questi versi un paio di minuti fa per sfogarmi. Non li ho nemmeno riletti.
Sono solo molto arrabbiata con me stessa e amareggiata e, si sa: quando sto male scrivo.
Spero di avervi almeno trasmesso qualcosa, grazie per essere giunti alla fine di questo delirio!




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