Retrò Machine

di Dakota Blood
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Luke Evans si svegliò madido di sudore, e non c’entrava la paura per un incubo o un sogno alquanto bizzarro. No.
Accanto a lui c’era la donna più bella e attraente che avesse mai visto in tutti i suoi ventinove anni, eppure a Las Vegas di ragazze particolari era pieno.
Ma Sarah Smith aveva qualcosa che lasciava il segno, non solo sul corpo ma anche nell’animo.
 Lui, il cantante dei Retrò Machine, lei la modella alternativa più desiderata di sempre. Il fatto che Sarah avesse tre anni più di lui non era un problema.
Luke era dark, lei metal. Avevano poco e molto in comune.
 
Si girò verso di lei, sorridente. Avevano trascorso una notte di fuoco, come sempre negli ultimi sei mesi. Mesi che erano sembrati anni, secoli. Per lei avrebbe rinunciato a tutto, perfino alla sua band. Ed era così bello guardare il suo nome su Google, Wikipedia o altri motori di ricerca, siti online.
Si gonfiava il petto tatuato, si inorgogliva.
Si alzò dal letto, seminudo. Sarah si stiracchiò. Aveva addosso le mutandine celesti e il reggiseno nero sotto la maglia degli Iron Maiden. Aprì gli occhi, sbarrandoli completamente.
 
-Che ore sono?-
-Mh?-
La voce di lei lo fece sorridere. Sembrava una donna-bimba. Luke si avviò verso l’armadio, per svestirsi e ricominciare daccapo, pronto ad una giornata intensa di emozioni, stress, adrenalina, altro sudore e magari poi ancora sesso. Di nuovo con LEI.
Lo specchio mostrava una figura esile, fragile. Quanto gli piacevano quei piccoli addominali, e i tatuaggi fatti da diciottenne. Tutte impazzivano per lui, ma lui aveva occhi solo per Sarah. I capelli della ragazza erano ancora sparpagliati sul cuscino, morbidi, lucenti, ma soprattutto azzurri come il mare quando è molto calmo. Quando assomiglia ad una piscina.
 
Lui iniziò a vestirsi e mettere le sue collane preferite, anelli e altre cianfrusaglie.  Intanto dava uno sguardo alla sua fiamma dai capelli color cielo, con quel culetto sodo e le gambe toniche, suadenti. Le mandò dei baci con le mani, per sentirsi più suo.
 
-Non è presto come credi, tesoro, ma puoi comunque rimanere a letto quanto ti pare. Ti sei dimenticata che oggi è domenica e non si lavora. Almeno tu non lavori, io ho le prove con i Retrò-
Sarah si accese una Marlboro, lanciando il pacchetto sul morbido letto, facendolo rimbalzare. Aveva tracce di mascara lungo le guance, come se non avesse avuto voglia di struccarsi, come se il rimmel le appartenesse. Non sembrava una puttana, era dolcissima.
 
-Non so neanche come mi chiamo stamattina, figurati se so che cavolo di giorno della settimana oggi!-
 
-Ti adoro, sai?-
 
Si avvicinò per darle un bacio con passione, con un trasporto energico che avrebbe coinvolto anche lei, ma purtroppo non riuscì a togliersi dalla testa ciò che aveva fatto una settimana prima, dopo lo shooting fotografico con il suo amante.
Deglutì a fatica, sentendosi stronza, ma non arrabbiata.
Lui si rese conto che era diventata fredda, algida, glaciale come la sua chioma, perciò si allontanò sospirando.
 
Tutte lo adoravano. Tutte lo desideravano.
 
L’unica che si ostinava a infrangere le regole del suo cuore, invece era l’unica per cui aveva perso davvero la testa. 



EBBENE Sì, SONO TORNATA. CON UNA NUOVA STORIA ♥

STAVOLTA NON LA LASCERO' INCOMPIUTA. PROMESSO. 



BACI, DAKOTA. 




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