Prima ancora
di capire che Rebellion gli ha lacerato un fianco, Vergil lo riconosce:
quel dolore bruciante è il segno inequivocabile della sua
sconfitta... una sconfitta che non è disposto ad accettare.
Una parte di lui – la sua parte umana – vorrebbe
farlo, vorrebbe afferrare la mano di Dante e permettergli di salvarlo,
di amarlo, di ricominciare insieme; ma prevale l'orgoglio, prevale il
demone che, ripudiando la debolezza insita in quel dolore, lo spinge a
scegliere l'abisso.