L'ennesimo inganno

Gli occhi della governatrice Birkhead fissarono i suoi, ostentando superbia e sicurezza, mentre la donna allungava il braccio, porgendole un fascicolo.

“Io non c’entro nulla con la morte del procuratore Miller, e lei lo sa benissimo. Mi spiace dover compiere un’azione inutile come dimostrarglielo”.
Annalise sbuffò, e il suo respiro condensò nell’aria gelida della chiesa.

“Il suo eroe da copertina ha provato a uccidere una guardia ed è morto, signora Keating. Come può continuare per la sua strada come se nulla fosse accaduto, cercando di farmi sembrare un’assassina, oltre che una sostenitrice dell’ingiustizia razziale?
Non è la class action a importarle, è lei a voler essere la protagonista del film. Anche a costo di incastrare l’ennesima persona innocente pur di far apparire al mondo che le sue parole sono la verità assoluta”.

La class action, ancora una volta.
Annalise osservò la sua interlocutrice con odio, giurando a se stessa che non le avrebbe permesso di continuare a mentire sull’omicidio premeditato del signor Lahey.
Quella non era altro che una storia di vendetta, lo scontro tra due generali che continuavano a marciare l’uno contro l’altro, a gettare fumo nelle trincee nemiche, mentre sul campo restavano morti gli innocenti: Nate Senior, forse addirittura Miller.
Ma in quel momento c’erano solo loro due, una a fianco all’altra, con le mani separate da un sottile foglio di carta; così com’era stato in quell’ufficio in cui la clinica legale era stata quasi distrutta, insieme alla sua intera carriera.

Quando Annalise aprì la cartelletta e lesse il nome di Crawford le mancò il respiro: i sentimenti che trasparivano dai suoi occhi, la cena di Natale in cui si era seduto di fianco a sua madre, la causa per cattiva condotta, il rapporto di fiducia che avevano creato… e se al posto di Celestine fosse stata davvero lei, la bambina che si affamava pur di salvare il primo bisognoso che incontrava ogni mattina?

Non sapeva nemmeno se fosse vero, e conosceva fin troppo bene le manovre della governatrice, che per ottenere la rielezione si sarebbe giocata la vita: una cosa era certa, si trattava solo dell’ennesimo inganno.

SPAZIO AUTORE:
Ebbene sì, sembra impossibile ma dopo mesi di inattività ho pubblicato due flash consecutive!
Ringrazio fantaysytrash per il bellissimo contest indetto e per avermi dato l'occasione di ispirarmi a una canzone che ho amato moltissimo fin dal primo ascolto, "hoax" di Taylor Swift, provando anche un nuovo fandom.
Ringrazio chiunque apprezzerà la lettura,