Tu sei Tu

di _tuseitu
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Alba
 
Sono venti minuti che fisso l'immagine allo specchio.
C'è una ragazza con dei lunghi capelli biondi e gli occhi neri, un tubino nero e tacchi vertiginosi.
Non c'è nulla di strano, nulla che non vada, eppure mi chiedo se quella ragazza sia davvero io o solo una fotocopia sbiadita di me stessa.
Il vortice dei miei pensieri viene interrotto dal suono del clacson di un'auto.
È arrivata Francesca.
Mi ha convinta ad andare ad una di quelle stupidissime rimpatriate tra compagni di liceo.
Quanta ipocrisia!
In classe a stento riuscivamo a sopportarci, ma stasera saremo seduti insieme ad un tavolo a fingere di essere dispiaciuti di non essere rimasti in contatto e a dire che avremmo dovuto organizzare prima una serata come questa.


Francesca sorride e iniziamo a parlare e a chiederci come saranno diventati alcuni dei nostri compagni.
Parliamo della secchiona che era sempre in prima fila e non lasciava copiare nessuno, del ragazzo straniero che si fermò in classe con noi per pochi mesi e delle pettegole della classe che non facevano che darci il tormento.
Improvvisamente mi balena un pensiero in testa.
Come ho fatto a non pensarci prima?!?
"Francesca, sai se ci sarà anche Riccardo?" - chiedo.
"Ma figurati! Chissà in quale parte del pianeta sarà andato?!" - dice ironica.
"Si, hai ragione" commento e abbozzo un sorriso di circostanza.
Perché non posso fare altro.
Perché non posso certo dire a Francesca che ogni giorno anch’io mi chiedo dove sia.
 
Però, sai una cosa, Riccardo?
Non voglio sapere dove sei.
L'importante è che tu non torni.
 
Per la cena i nostri amici hanno scelto un ristorantino molto caratteristico.
Ci sono tavoli e panche di legno.
Su ogni tavolo c'è un vaso con dei fiori di lavanda.
In lontananza, io e Francesca intravediamo qualcuno dei nostri compagni e ci avviciniamo al nostro tavolo.
Dopo i soliti convenevoli, prendiamo posto.
Noi due siamo sedute alla fine del tavolo e accanto a me è rimasto un posto libero.
"Che dite? Ci siamo tutti?" - urla una voce dal fondo.
"No , ragazzi, aspettate, manca Riccardo. Mi ha scritto che sta per arrivare>" - risponde Elia.
 
Una doccia fredda.
Un fulmine a ciel sereno.
Un colpo al cuore.
No, non sono pronta.
Non posso rivederlo.
Sono passati cinque anni dall’ultima volta.




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