Conferme
I soldati della legione si diressero verso le mura con lo scopo di perlustrarne ogni singolo centimetro.
Armin si guardò intorno alla ricerca di indizi, prove, conferme. Era di questo di cui aveva un disperato bisogno: conferme.
Erwin aveva chiaramente ordinato ai soldati di eseguire i suoi ordini, gli aveva lasciato il pieno comando, permettendogli di gestire la situazione come meglio credeva.
Ma Armin aveva paura.
Mentre si guardava intorno gli cadde l’occhio sul comandante dell’esercito. Il viso austero, forte, sicuro di sé, tutto ciò che Armin non era che desiderava essere.
Erwin si voltò verso il giovane ragazzo, forse sentendosi osservato. I loro occhi azzurri si incontrarono come il mare con il cielo, in una conversazione silenziosa e pregna di sentimenti.
Armin lo vide muovere leggermente la testa, lo vide annuire, incoraggiante, e riportò alla mente le parole che gli aveva rivolto il giorno prima, prima di quella missione folle e che avrebbe, probabilmente, segnato le loro vite per sempre.
“Io ho creduto sempre e solo in te"
Il ragazzo si sentì improvvisamente più leggero e riprese a perlustrare le mura, assieme ai suoi uomini.