Come un Pittore

di perla18
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Desclaimer: Questi personaggi non mi appartengono,ma sono di proprietà di Riyoko Ikeda; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

Il tramonto incorniciava il sontuoso palazzo. Nella sala erano rimasti solo più lei,lui e quel meraviglioso quadro in cui erano raccolti tutti gli aspetti e sfumature di quella donna soldato simbolo della libertà francese. Ed ecco che Marte e Venere si uniscono come per magia in matrimonio.                                                                      
Oscar sedeva immobile sorseggiando un bicchiere di vino mentre Andrè davanti a lei fissava quell’imponente opera d’arte camuffando il più possibile l’imminente cecità che di lì a poco avrebbe colpito anche il suo occhio destro privandolo definitivamente della vista. Lo sguardo intenso fisso verso qualcosa che tentava di far prendere vita dalla sua mente. Tramutare l’illusione in realtà sperando di convincere più che se stesso la figura femminile che sedeva dietro di lui. L’occhio destro che tremava sempre più ed improvviso eccola: l’immagine di Oscar,guerriera e donna allo stesso tempo.

Ciao,semplicemente ciao. Difficile trovar parole molto serie,tenterò di disegnare…come un pittore,farò in modo di arrivare dritto al cuore con la forza del colore.
Guarda…senza parlare


“E’ bello al di là di ogni descrizione. Il tuo sorriso è così luminoso come se accentrasse su di se tutta la luce del mondo. Anche la corona di alloro che hai sui tuoi meravigliosi capelli biondi si accende di luce viva!” Pareva un poeta che decantava le lodi della propria musa. L’emozione e l’ammirazione di Andrè per quel dipinto,per Oscar trasparivano da ogni parte.
“Andrè,non tentare l’impossibile. Io so che tu non vedi più bene. In quel quadro io non ho una corona di alloro.”  Pensò Oscar abbassando la testa

Azzurro come te,come il cielo e il mare. E giallo come luce del sole. Rosso come le…cose che mi fai…provare.

“Vedo anche una rosa bianca,due rose bianche,no un’infinità di rose!” Continuava Andrè ignaro che calde lacrime avevano cominciato a rigare il volto di Oscar. “…sai cosa mi ricordano?! Arras,i luoghi dove noi andavamo molto spesso da ragazzi. Non lo ricordano anche a te?” Domandò ingenuo.
“Sì,ma io lo sapevo. Già,infatti il pittore mi ha chiesto di fargli uno schizzo di Arras prima di cominciare il quadro” Rispose con un sorriso luminoso che contrastava le lacrime silenziose

Ciao,semplicemente ciao. Disegno l’erba verde come la speranza,come frutta ancora acerba.

“E’ stupendo! La tua bellezza e la tua nobiltà sono espresse in modo superbo. Non dimenticherò mai la bellezza che traspare da questo quadro,come non dimenticherò mai la tua vera bellezza,Oscar”
“Sei molto caro con me,Andrè. Ti ringrazio di cuore.” Lo assecondò nuovamente,lei.

E adesso un po’ di blu,come la notte e bianco come le sue stelle con le sfumature gialle.                                
E l’aria…puoi solo respirarla!


Per le tempeste non ho il colore
Con quel che resta,disegno un fiore
Ora che è estate,ora che è amore.

 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
La canzone è “Come un Pittore” dei Modà. Le parole e la melodia mi sono sembrate un ottimo accostamento con la scena e quindi eccomi qui. Spero vi piaccia.


 




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