conversazioni su un'etā inutile

di absenthium
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diciasette suona come un peso
                                          un'attesa
                                                ancora niente.


riponi la mia faccia in una scatola sotto il nostro letto; la corda č stretta
sul nostro collo,
                        e tiro.

l'anno prossimo, dici.


 
l'etā č un incendio ed io sto correndo.         
 
          sono cresciuta in fretta aspettando che diventasse vecchiaia.
 

 
                                                                                                                      chi č in anticipo?
                                                                   chi č in ritardo?

non č quello che speravo
ma č quello che volevo.




 
Note:
Quando compi diciassette anni la gente parla sempre dell'anno dopo. Chissā come mai.




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