Il mio abisso personale

di flyerthanwind
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Combattere

Ssh… fai silenzio. Riesci a sentirlo?
Se spegni tutti i rumori puoi sentire i suoi passi. Sono qui, nella mia testa.
Lo senti? Senti come rimbombano?
Tap.
Tap.

Tap.

Oh, no, ci ha sentito. E se ora corre via? Non potremo più riprenderlo.
Dove si nasconderà? In quale anfratto si nasconderà, ghignante, per sfuggirmi ancora?
Tap.
Tap.
Tap. Tap. Tap. Tap. Tap.
Ecco, l’ho perso. Per sempre?
Chissà quando uscirà allo scoperto, quando tornerà a prendersi gioco di me, quando sentirò le sue risate echeggiare tra i neuroni.
Eppure lo avverto, percepisco la sua presenza, lo sento che sfrigola sotto la pelle.
Non lo senti? Fai silenzio… Ascolta l’eco di ciò che lascia dietro di sé: distruzione, morte, vuoto… vedi? Non c’è più niente, ha portato via tutto. È ghiotto di tutto ciò che ho, di tutto ciò che, per causa sua, non è mai stato veramente mio…
Io ci ho provato a combattere, volevo sconfiggerlo per sempre, distruggerlo come ha distrutto me, rovinargli l’esistenza come lui ha fatto con la mia.
Ma non ci riesco. È difficile lottare quando l’avversario ti ruba tutte le forze, ti incatena, ti rende prigioniero di te stesso e ti impedisce finanche di competere.
E a me non resta che arrendermi e ingollare pasticche.




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