1. INTRODUCTION
1. INTRODUCTION
“Signore e signori, ben ritrovati e buongiorno!” una ragazza
dai capelli castano chiaro si fa avanti sul palco, mentre tiene in mano un
microfono e scruta la platea. Alle sue spalle una fila di sedie sono occupate
da dei ragazzi di 15/16 anni,tre persone più anziane, una ragazzina di 13 anni
e qualche adulto, tutti dall’abbigliamento quanto mai strano, tutti
seduti composti, tutti tranne uno, che piano sgattaiola alle spalle della
ragazza, lasciando il pubblico con una certa curiosità e perplessità dipinte
sul viso.
“Sono Hana e sarò la vostra presentatrice per questa…”
“Hana-chan lascia parlare anche meee!” fa il ragazzo
saltandole sulle spalle e cercando di rubarle il microfono.
La ragazza si volta in direzione di una figura femminile dai
capelli rosa che alza una mano in segno di scusa, tira un sospiro e gentilmente
si gira verso il ragazzo che intanto è in attesa al suo fianco, la platea è in
silenzio solo poche persone notano la vena guizzante sulla fronte.
“Naruto-kun, va a sederti e-”
“Suvvia, lasciami parlare, l’Ero-Sennin mi ha raccontato una
barzelletta stupenda, la voglio dire” interrompe il biondino. Hana si volta
nuovamente, fulminando un vecchio che stoicamente cerca di avere un’aria
impassibile.
“Va-a-sederti” ripeté la ragazza, solo uno sciocco non
sentirebbe la minaccia che aleggia in quelle parole, ma si sa Naruto non brilla
certo per intelligenza.
“Ma io-”
Il biondo non fa nemmeno in tempo a finire la frase che la
ragazza lo afferra per il bavero e lo scaraventa indietro, verso un ragazza dai
capelli neri, che alla vista dell’arrivo del biondo sgrana gli occhi lillà.
“Attenzi-” cerca di urlare inutilmente, qualche secondo dopo
si sente il tonfo e almeno tre sedie che cadono con i velati insulti del caso
rivolti al biondo.
“Cazz-” inizia un ragazzo dai capelli bruni e dei triangoli
rossi sulle guancie con fare selvaggio, ma un’occhiata della presentatrice gli
fa moderare le parole “Cavolo fai pezzo di imbecille!” ringhia.
“Scusa, non mi aspettavo che mi facesse volare, devo dire che
l’amicizia con Sakura le fa male” un ringhio più profondo si sovrappone alle
ultime parole celandole alle rispettive interessate. Akamaru alla sua destra
mostra i denti, mentre Shino e Kiba si rialzano. Naruto fa per imitarli, ma…
“N-Naruto-kun, l-la tua ma-mano…”
La ragazza dagli occhi lilla è sotto di lui e la sua faccia
sta virando sempre più velocemente al porpora.
“Hinata, ti senti male? Sei rossa.” Fa Naruto completamente
incosciente di dove la sua mano sia.
“L-la ma-mano” cerca di spiegare Hinata, mentre le sue
parole si affievoliscono.
“La mano?” guarda la sinistra, di fianco alla testa della
ragazza, poi passa alla destra “Oh” e le sue guancie piano arrossiscono. La
mano destra casualmente nell’atto di alzarsi era finita sul seno di Hinata, ormai
nel mondo dei sogni. Kiba vista la scena, si avventa su Naruto, che ormai si
era tolto e stava farneticando qualche scusa incomprensibile.
“Come osi, maledetto bas-” ma viene preso per la collottola
e stessa fine fa Naruto.
Hana, microfono a terra, li tiene.
“Patti chiari e amicizia lunga” mormora vicino alle orecchie
dei malcapitati che già sentono un brivido scendere per la schiena “Per quanto
di solito il mio carattere sia uguale a quello di Hina-chan se mi si fa
incavolare posso arrivare ad essere uguale a Sakura”
Una voce sale da dietro le quinte: “Posso confermare”.
“Taci, nii-chan e metti a posto quelle maledette luci”
sussurra in direzione della voce, per poi tornare ai due che teneva ancora “è
la prima volta che torno dopo tanto tempo e non permetterò che due idioti mi
facciano saltare la bella figura che ho in mente di fare. Intesi?” disse
rivolta non solo ai due ragazzi, ma tutti in generale.
Il pubblico osservava in silenzio, senza sentire
(s)fortunatamente una parola.
Tutti annuirono.
“Bene, primo: niente parolacce” e scoccò un’occhiata a Kiba “e secondo: smettila di
fare cretinate” rivolta a Naruto e li mise giù.
“Hina-chan! Hina-chan!” disse correndo dalla ragazza ancora
svenuta a terra e battendole piano le guancie, Sakura arriva in suo soccorso,
seguita da Ino e Tenten.
Una veloce occhiata delle due medic ninja e Hana tira un
sospiro di sollievo, Hinata si risveglia sotto i flussi dei balsami che Sakura
prontamente le aveva messo sotto il naso.
“Come stai?” chiede Hana, preoccupata.
“Tutto a po-” fa la ragazza, ma incrociando gli occhi di
Naruto , subito abbassa lo sguardo e arrossisce al ricordo.
“D’accordo, raga tutti ai vostri posti” disse, andando a
raccattare il microfono, mentre sottovoce, mormora:
*Se Kiba non avesse infierito,… e dire che l’ho scagliato
apposta contro Hina-chan, maledizione a lui!*
“Bene, gentili ospiti, scusate l’inconveniente. Come stavo
dicendo, è da un sacco che non tornò su EFP a pubblicare qualcosa, ma credo che
riuscirò ad essere abbastanza regolare dato che la maturità e la scuola sono
lontane e per almeno il momento il lavoro non c’è!” e fa un inchino plateale.
“Vado ora ad illustrarvi chi saranno i protagonisti delle
mie fan fiction” attimo di pausa “ma tanto no serve, li conoscete già tutti” e
muove la mano come per scacciare una mosca fastidiosa.
Kiba e Naruto fanno per alzarsi, ma ricordando le parole di
prima, lasciano perdere.
Non tutti però avevano afferrato le parola della
presentatrice e in fatti, Karin e Suigetsu si alzano impettiti.
“Ehi, guarda che una buona presentatrice, dovrebbe
presentare gli ospiti” le “urla” dietro Karin, facendo sventola re la sua
chioma rossa.
“Per una volta sono d’accordo con te, cretina” dice subito
il ragazzo.
“Cretina, non me lo dici, stupido baccalà” risponde immediatamente
Karin tirando fuori gli artigli,
“Ti chiamo come voglio, finta rossa!”
Le ragazze trattengono una risata.
“Taci, faccia da sgombro, e voi come osate, guardate che
sono naturali” urla prima ad uno e poi voltandosi alle altre.
“Sì, naturali, come il tuo cervello” sogghigna Suigetsu,
troppo tardi si accorge che la rossa gli si era gettata contro, mani alzate e
unghie pronte.
Juugo guardava la scena divertito, mentre Sakura, strisciata
vicino a Sasuke, faceva moine al ragazzo, accarezzandogli i capelli.
“Giù le mani da Sasuke, è mio” le urla Karin, quando la
vede.
“Taci, scrofa, Sasuke è mio, invece” urla Ino da una parte,
beccandosi un’occhiataccia da Choji, mentre Shika mormora: “Che seccatura”
Sasuke impassibile, resta seduto sulla sedia, occhi chiusi,
forse sta pregando perche lo lascino in pace, nel frattempo davanti a lui si
era scatenata una rissa dove Sakura, Ino e Karin se le stavano dando di santa
ragione.
Hana guardò gli altri ospiti…
Jiraya era sparito, probabilmente si era infilato nei camerini.
Tsunade, dormicchiava sulla sedia, con un piccola rigo di
bava di fianco alla bocca aperta.
Orochimaru, guardava le luci sopra alla sua testa, come
affascinato,… l’ultimo intruglio di Kabuto doveva essere davvero una miscela di
stupefacenti.
Choji e Shika stavano giocando a shoji, su un banchetto
spuntato chissà dove.
Il team della sabbia stava giocando con la sabbia della
giara di Gaara, Rock Lee e Gai erano spariti, non prima di aver urlato qualcosa
sul fatto di fare 300 volte gli scalini saltando, Neji e Tenten se n’erano
andati, un foglietto sulla loro sedia diceva che non avevano tempo da perdere.
Naruto saltava come un matto, incitando Sakura, mentre
Hinata era svenuta nuovamente, assistita da Shino e Kiba.
Hanabi completamente ignara di tutto parlava con Akamaru.
I Jonin a capo dei Team, parlottavano tra loro programmando
uno sciopero per l’aumento dei salari.
Un urlo ruppe tutto quel trambusto, facendo calare un
silenzio di tomba.
“Del fumo! Va a fuoco!” urlò uno degli spettatori.
Tutti videro il fumo sul soffitto e seguendolo con lo
sguardo, trovarono anche la sua origine.
“Si, pronto! Vorrei che mandaste tutte le ambulanze a vostra
disposizione! Sì certo che è
un’emergenza. Teatro Konoha e fate in fretta per piacere” si sentì da dietro le
quinte, subito seguito da una porta che sbatteva.
Si immobilizzarono, ammutoliti, mentre quello che vedevano
li terrorizzava più del Kyubi.
Hana, rossa come un peperone, stringeva il microfono, mentre
del fumo le usciva dalle orecchie.
Ad un tratto si accasciò a terra e iniziò a piangere, sempre
tenendo il microfono. A quello scatto tutti caddero per terra, sicuri che ci
sarebbe stata una strage, in fondo i segnali c’erano tutti, non si immaginavano
certo che cadesse in ginocchio a piangere.
Naruto piano le si avvicinò, seguito subito da gli altri. La
platea dimenticata.
“Hana-chan?” chiese incerto, mentre il cerchio intorno alla
ragazza si stringeva. Solo il Team Taka mancava all’appello, e Tsunade, che
ancora ronfava beata.
“Scusaci” dissero più voci e Naruto aggiunse: “Non
volevamo”.
Le ragazze conoscendo Hana, indietreggiarono prudentemente, fino
a dietro il sipario, Hinata tirandosi dietro Hanabi e Akamaru.
“Scuse? Posso sapere cosa cazzo me ne faccio delle vostre
scuse?!” un scrocchio secco si diffuse in sala, il microfono spezzato in due,
mentre il fumo riniziava a salire.
“Vi state scusando, brutti monocellulari?!?”
Akamaru uggiolava, nascosto tra le braccia di Hanabi.
Un brivido percorse ogni schiena di quella sala.
Quando Hana finalmente alzò il viso, ciò che videro
riuscirono ad esprimerlo solo con un urlo.
Iniziarono a scappare, ma Hana aveva già acchiappato Naruto,
il più vicino e l’aveva scaraventato contro altri che cercavano di scappare,
poi fu la volta di Sasuke, Shika e Choji.
“Volevo fare bella figura, decelebrati mentali e voi avete
rovinato tutto, tutto!”, prese Sai, ancora tranquillo a disegnare sulla sua
sedia e lo scaraventò fuori dalla finestra, pensandoci forse è quello che è
stato più fortunato.
La platea era immobile, mai avrebbe creduto, tanta violenza
da quella dolce, all’apparenza, ragazza, la stessa ragazza che con in mano
Suigetsu, denti più rotti di prima e guancie gonfie come quelle di un criceto,
lo stava menando di santa ragione
“E’ colpa vostra, solo colpa vostra!” Disse Hana, avventandosi
sui pochi sopravissuti.
Quando finì, si sentirono in lontananza le sirene delle
ambulanze, le ragazze ancora dietro il sipario non avevano il coraggio di
uscire, ritenendo più prudente, restare nascoste, il resto chi disteso per
terra, chi sopra le luci sul soffitto, chi finito sotto il palco, erano tutti
agonizzanti.
Hana si pulì le mani sulla maglietta e guardando il
pubblico: “Spero che leggerete le mie fan fiction, verrete a leggerle, vero?”
Tutti urlarono sì’, alcuni annuivano repentinamente.
“Grazie” e Hana sorrise, con quel sorriso da ragazza gentile
che li aveva tutti ingannati, all’inizio.
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Spero non abbiate preso paura! ^^
Questa è la prima, non andrà in ordine come scritto nella
lista nella mia home.page, ma salterò, più o meno ne dovrei avere pronta già
anche una da inserire, la devo solo finire! xD
Spero abbiate capito, ciò che voglio fare e in caso, la
homepage spiega tutto (*pubblicità occulta*)
Quindi alla prossima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! *O*/
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