PREOCCUPAZIONI
Kisshu stava osservando,
dall’alto della Tokyo Tower, con un
certo timore lo spettacolo di Tokyo illuminata di sera.
Erano ormai molti anni che era tornato in pianta stabile sulla Terra e
quel
panorama lo aiutava sempre quando era irrequieto.
Questa volta però era diverso, questa inquietudine sembrava
non sparire
osservando la città illuminata, infatti gli era arrivata la
notizia che sarebbe
diventato padre.
Già uno dei suoi desideri più profondi e, secondo
lui, irrealizzabile, avere l’amore
dei Ichigo, alla fine si era realizzato ma adesso? Cosa poteva fare
adesso?
Questa domanda lo stava distruggendo dentro.
Fino a che non sentì una presenza dietro di lui e, brandendo
i suoi sai, si
girò di scatto.
-Ehi sei tornato il vecchio Kisshu? Guarda che non ho molta
voglia di allenarmi! –
La voce di Ichigo che sorrideva nervosa lo tranquillizzo un
poco
-Che ci fai qui koneko-chan? – chiese lui preoccupato
abbassando
le armi -Non dovresti trasformarti nelle tue condizioni potrebbe far
del male
al piccolo-
Lei scosse la testa -Mio caro- rispose lei leggermente
irritata -Ti conosco bene, qui è il posto dove ti rifugi
tutte le volte dove
hai bisogno di pensare… Dimmi cosa ti sta preoccupando? Poi
ho paura che il
piccolo sia stato concepito quando l’abbiamo fatto durante
una mia
trasformazione–
Lui si girò a guardare di nuovo il panorama scuotendo la
testa -La prima volta che l’abbiamo fatto così ci
siamo scatenati-
Lei sbuffò -Anche troppo Ryo ci ha sgridati
perché pensava
che ci fosse un attacco ma invece…-
Lui rise -Che ne sapevamo noi che aveva messo un allarme che
scattava quando una di voi si trasformava… Per fortuna dopo
quella volta l'ha
disattivato-
-Già ma non hai ancora risposto alla mia domanda…
cosa c’è
che ti preoccupa? –
Kisshu prese un respiro -Il bambino… Bambina…
Sarò un buon
padre? Cosa gli diremo quando chiederà come ci saremo
conosciuti? Cosa gli
diremo quando scoprirà di essere mezzo alieno? Io non ho
grandi esempi di
paternità lo sai–
Ichigo sorrise docile ben sapendo che suo marito era orfano
di entrambi i genitori e che i suoi genitori adottivi, i suoi zii che
erano i genitori
di Taruto e Pai, non fossero stati molto presenti.
Si avvicinò a lui e gli posò una mano sul volto
facendo in
modo che lui potesse guardarla.
-Nessuno nasce pronto Kisshu e quando chiederà di come ci
siamo conosciuti gli diremo la verità, cioè che
il loro papà era un adolescente
mandato sulla terra per conquistarla ma qui conobbe la ragazza umana
che doveva
fermarlo.
Se ne innamorò ma non sapeva come poteva farsi ricambiare e
provò in un
modo sbagliato.
Quando lo capì rischio la sua vita per lei e la
lasciò andare per tornare sul
suo pianeta.
Tornato poi più maturo riuscì a farsi ricambiare.
Per quanto riguarda al suo essere mezzo e mezzo gli diremo che al mondo
esistono tanti bambini che nascono da coppie di altri continenti, lui
è solo uno
dei tanti.
Anche io paura sai? Mi chiedo anche io se sarò una buona
madre ma so che tu ci sarai, che i miei genitori ci saranno e anche le
altre…
Si impara giorno dopo giorno ad essere genitori.
Ora torniamo a casa qui comincia a fare freddo e ho bisogno di qualcuno
di
scaldarmi-
Kisshu, rincuorato dalle parole della moglie l’abbraccio con
un sorriso sghembo sul viso
-Dove vuoi che ti porti? –
-In camera… Cerchiamo di sfruttare il tempo che ci rimane-
Lui capì, la baciò e la trasportò a
casa.
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