Al
Sicuro e al Caldo
*
* *
Hawks
grugnì, aprendo gli occhi infastidito dal suono ripetitivo e
incessante che stava riempiendo la stanza e martellando la sua testa.
Aprì gli occhi lentamente, stiracchiandosi sul letto mentre
si
passava una mano sul viso. Cercò
di stiracchiarsi come meglio gli era possibile in quel momento,
ancora sdraiato sul letto e confuso dal dormiveglia, cercò
di
portare le proprie braccia verso l'alto mentre muoveva i piedi su e
giù ed apriva lentamente le proprie ali nel tentativo di
sgranchirle
un po' ma qualcosa gli impedì di muoversi ulteriormente,
sentendo
biascicare dietro di sé. Allungò
una mano mettendo a
tacere malamente la sveglia nel comodino accanto a sé
sbattendo le
palpebre ripetutamente, perplesso, per poi strofinarsi gli occhi non
appena si accorse di non essere in camera sua mentre girava la testa
trovando Endeavor accanto a lui nel letto che ancora dormiva
beatamente. Hawks arrossì alla vista, non era certo di
averlo mai
visto con un'espressione così serena sul volto, stupendosi
nel
vedere quanto delicati i suoi lineamenti sembrassero nel sonno. Si
perse ad osservarli, in ogni singolo dettaglio, nelle sue
sopracciglia distese in quella espressione rilassata e le labbra
socchiuse in un respiro meccanico. Senza la sua solita espressione
accigliata che mostrava al pubblico, sembrava persino più
giovane.
Aveva
sempre pensato che Endeavor fosse prestante, ma non si era mai reso
conto quanto lui fosse bello.
Hawks
non
riuscì a trattenersi dal passare le dita sul viso
dell'altro,
guardandolo corrucciare la fronte e lamentarsi nel sonno
avvicinandosi istintivamente a lui. Gesto che non mancò a
far
perdere un battito ad Hawks, per quanto esso fosse stato
involontario.
Alzò
un
braccio ad accarezzargli i capelli dolcemente non riuscendo ad
evitare che un grande sorriso prendesse vita sulle sue labbra per poi
sparire subito dopo non appena il suo sguardo si posò sulla
cicatrice presente sul viso dell'altro. Fece scivolare le dita su di
essa, sfiorandola appena ed una fastidiosa sensazione alla bocca
dello stomaco lo invase, violento come un pugno dritto in pancia.
Chiuse
gli
occhi, nel tentativo di calmarsi, iniziando invece a ricordare gli
avvenimenti della notte precedente mentre istintivamente distese le
ali per avvolgere Endeavor come meglio gli era possibile in quella
posizione in un gesto protettivo.
Avevano
deciso
di tenere la loro relazione ancora segreta, almeno per un altro po',
perlomeno finché non si fossero calmate le acque. Non solo
all'esterno ma dopo tutto ciò che avevano passato, davanti
alla
verità che Endeavor era stato costretto ad assistere,
riusciva
perfettamente a capire il perché di questa richiesta e ad
Hawks,
davvero, non importava. Stare al suo fianco era più che
sufficiente
ed era grato che glielo permettesse, in quel momento.
Hawks
sospirò,
ripensando alla prima volta che si era ritrovato di fronte ad
Endeavor.
Lo
aveva sempre
visto in televisione, raffigurato sui poster, nei giornali e persino
in svariati gadget ma vederlo dal vivo, avere la possibilità
di
potergli parlare era stato... diverso. Era stato divertente vederlo
alle prese con i suoi fan, sapeva bene come era con loro, come era
con tutti in realtà, eppure vederlo cercare di avere
un'approccio
diverso dal solito lo aveva fatto sorridere.
All'inizio
non
era stato facile, tra di loro. Anche se ad Hawks non era mai
dispiaciuto il carattere un po' irrascibile dell'altro, ad Endeavor
gli ci era voluto un po' di tempo prima di potersi sentire a suo agio
ad aprirsi con lui.
Hawks
era
sempre stato un tipo determinato, in tutto ciò che faceva, e
il
carattere freddo di Endeavor non lo avrebbe di certo fermato. Non di
certo dopo aver scoperto che esso fosse solo una facciata.
Inizialmente
il
comportamento di Endeavor lo aveva semplicemente incuriosito. A
differenza degli altri eroi, a lui piaceva stare da solo, non usciva
con i loro colleghi e non aveva alcun interesse nel formare un gruppo
troppo concentrato sul suo obiettivo eppure questo non aveva fermato
Hawks dall'avvicinarsi a lui.
Ad
Hawks non
dispiaceva che Endeavor fosse una testa calda, anzi gli piaceva che
fosse onesto e competitivo. Gli piaceva che fosse una persona
determinata e poco a poco, con il passare del tempo, iniziarono a
passare del tempo insieme anche al di fuori del lavoro. Certo,
all'inizio Endeavor non ne era stato molto entusiasta riguardo ad
esso ma alla fine l'eloquenza di Hawks lo aveva esasperato a tal
punto che, ormai, sembrava persino strano non sentire la sua voce
accompagnarlo mentre era impegnato a fare altro. Non che lo avrebbe
mai ammesso ad alta voce comunque, Hawks lo sapeva.
I
giorni erano
diventate settimane e le settimane mesi ed Hawks si era reso conto
che la sua stima verso Endeavor stava a poco a poco mutando in
qualcos'altro. Una semplice cotta, o almeno questo era quello che si
era ripetuto Hawks per mesi eppure più passava il tempo
più si
sentiva attratto dall'altro. Ancora adesso.
La
determinazione di Hawks nel volerlo conoscere meglio, più a
fondo,
era riuscita persino ad abbattere i vari muri che Endeavor aveva
innalzato per dividere sé dagli altri. Hawks sapeva di
essere
un'eccezione alle sue strane regole per non lasciare che gli altri si
avvicinassero a lui e vedessero le sue debolezze. Non era certo
ancora del perché, ancora oggi, ma Hawks in fondo era stato
testimone di molte prime volte di Endeavor perché per quanto
strano
e impensabile per gli altri poteva ormai essere, Endeavor stava
davvero cercando di cambiare. Gli altri avrebbero potuto dire
ciò
che volevano ma Hawks lo sapeva. Sapeva che sentiva ancora quella
fastidiosa sensazione di aver fallito, di non aver fatto abbastanza,
con il senso di colpa che gli divorava lo stomaco. Quella sensazione
che lo avrebbe ormai accompagnato per il resto della sua vita. Hawks
sapeva bene anche cosa volesse dire sviare il problema cercando di
ignorarlo ed era fiero di vedere che Endeavor stava cominciando ad
assumersi le proprie colpe e responsabilità.
Endeavor
iniziò
a muoversi e Hawks ritrasse le sue ali per permettere all'altro di
allontanarsi mentre apriva gli occhi e Hawks sentì il
proprio cuore
fremere chiedendosi, scioccamente, se i suoi pensieri lo avessero
svegliato.
Gli
sorrise
quando i suoi occhi si posarono su di lui ed Endeavor grugnì
mentre
cercava di affacciarsi il più possibile per vedere che ore
fossero
ma quando provò a farlo, Hawks si porse in avanti dandogli
un veloce
bacio sulle labbra che fece arrestare l'altro. Sbatté le
palpebre un
paio di volte e l'espressione sorpresa di Endeavor fece ridere di
cuore Hawks.
Hawks
fissò il
soffitto, mettendosi rapidamente seduto non appena si rese conto che
doveva essersi addormentato di nuovo sentendo adesso il lato del
letto accanto a sé freddo. Si alzò, ancora
traballante per via
della notte precedente, ed uscì fuori dalla camera da letto
per
dirigersi verso le scale e raggiungere Endeavor in cucina.
Lo
trovò
davanti al bancone intento a preparare del caffè, ancora a
torso
nudo. Hawks si strinse a sé sentendo la maglietta che aveva
rubato
ad Endeavor, avvolgerlo donandogli calore.
Si
avvicinò al
bancone della cucina mentre teneva lo sguardo fisso su di lui. Una
volta raggiunto si accorse che vi era già un'altra tazza
poggiata
sul bancone. Gialla, la riconobbe immediatamente ed un sorriso
spontaneo nacque sulle su labbra mentre si sedeva su uno sgabello
lì
accanto prendendo la tazza tra le mani, riscaldandosele con il
caffè
caldo in essa.
“Buongiorno
di nuovo.” Disse Hawks mentre Endeavor iniziava a versare del
caffè
nella propria tazza.
Era
stato un
gesto semplice, una piccola accortezza, il versare il caffè
prima
nella sua tazza ma erano proprio quelli i gesti che piacevano ad
Hawks. Quei gesti che agli potevano sembrare un nonnulla agli altri,
per lui non lo erano.
La
verità era
che ad Hawks non dispiaceva. Aveva notato, ancor prima che
iniziassero ad avere una relazione, che Endeavor non era un gran fan
delle parole. Non era
una persone
di molte parole quando si trattava di esternare i propri sentimenti,
preferiva agire, e Hawks sapeva che questo era uno dei suoi modi di
dimostrargli affetto.
Endeavor
prese
un sorso di caffè dalla sua tazza prima di voltarsi verso
Hawks che
lo guardava ancora sorridendo ma più i secondi passavano
più il suo
sorriso si allargava diventando malizioso.
“Dammi un
bacio.” Canticchiò Hawks.
Endeavor
sbuffò, distogliendo lo sguardo dando la
possibilità all'altro di
vedere quanto rosse fossero diventate le sue orecchie. Hawks la
considerò già una vittoria.
“Andiamo.”
Disse ancora, mettendo un finto broncio.
Endeavor
posò
la tazza nuovamente sul bancone per poi indugiare solo un momento
prima di chinarsi a posare le sue labbra sulla fronte di Hawks.
“Non era
esattamente questo ciò che intendevo.”
“Faremo
tardi.” Si lamentò Endeavor una volta raddrizzata
di nuovo la
schiena.
“Oh?” Rise
Hawks. “È, forse, questa un'ammissione
perché sai che una volta
che mi baci non riesci più a fermarti?” Lo
provocò.
Endeavor
rischiò di soffocare con il caffè non appena lo
sentì, girandosi a
guardarlo con adesso anche le proprie guance rosse.
“Keigo!” Lo
richiamò.
“Cosa?”
Chiese. “Potremmo fare la doccia insieme. Risparmieremmo
tempo.”
Endeavor
aprì
la bocca per poter ribattere ma Hawks non glielo permise, alzandosi
in punta di piedi per potergli baciare vicino alla cicatrice, aprendo
e chiudendo velocemente le ali, e poi allontanarsi iniziando a
sfilarsi la grande maglietta mentre era ancora in cucina facendola
cadere malamente sul pavimento dirigendosi verso le scale adesso
completamente nudo.
Hawks
salì le
scale velocemente, percorrendo il lungo corridoio con ancora un
sorrisetto sornione dipinto sul viso. Entrò in bagno e senza
perdere
tempo, aprì l'acqua calda della doccia.
Lasciò
che il
tepore dell'acqua gli accarezzasse la mano mentre il suo sguardo
rimaneva fisso verso la porta del bagno lasciata volutamente aperta.
La stanza si riempì solo del rumore dell'acqua che ricadeva
nella
doccia ma questo non persuase Hawks a distogliere lo sguardo dalla
soglia della porta.
Solo
quando
iniziò a sentire il rumore di passi provenire dal piano di
sotto si
decise ad entrare nella doccia, dando adesso le spalle alla porta.
Fece finta di nulla quando sentì i passi arrestarsi una
volta
raggiunto il bagno. Sussultò appena quando sentì
due forti braccia
cingergli la vita da dietro.
Il
sorriso di
Hawks si allargò. Sapeva che avrebbero fatto tardi, ma non
gli
importava. Niente aveva importanza finché sarebbero rimasti
insieme.
Insieme, al sicuro e al caldo.
NdA:
Buon
compleanno sweetie, Hanta
!!
Innanzitutto
ti auguro di passare una splendida giornata e di divertiti il
più
possibile!
Spero
che questo piccolo regalo ti sia piaciuto, è la prima volta
che
scrivo su di loro e non li conosco molto bene non leggendo il manga
ma seguendo solo l'anime. Spero di aver fatto almeno un lavoro
decente.
Mi
scuso se così non fosse e anche per la brevità di
questa one-shot,
davvero..
Spero
ti sia piaciuta! Fatemi sapere cosa ne pensate.
Sei
davvero una persona unica e speciale e ti meriti davvero tanto!.
Grazie
di aver letto, fatemi sapere cosa ne pensate!
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