Febbre primaverile

di crazy lion
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FEBBRE PRIMAVERILE

 
Era maggio e Demetria non si sentiva bene. Dal giorno prima aveva freddo in continuazione e la notte non era riuscita a dormire. Quella mattina, dopo essersi alzata dal letto, si guardò allo specchio. Aveva due occhiaie che le arrivavano fino ai piedi. Scese in cucina e fece colazione con tè e biscotti, poi si misurò la febbre. Il termometro segnava trentotto gradi.
"Merda" mormorò.
Chiamò per dire che non sarebbe andata al lavoro e si infilò a letto dopo aver preso una Tachipirina. Batman saltò sul materasso accanto a lei e le leccò il viso.
"Meno male che ci sei tu, piccolino" gli disse la ragazza.
Avrebbe tanto voluto qualcuno vicino a sé, un fidanzato o un figlio, ma a ventitré anni non aveva ancora fatto progetti a riguardo, per quanto stesse iniziando a pensarci. Per fortuna il cane le teneva compagnia.
La cantante starnutì e Batman si avvicinò al comodino e toccò un pacchetto di fazzoletti di carta, prendendolo in bocca per giocare.
"Non è per te, amore, questo mi serve."
Fuori pioveva, Demi poteva udire le gocce battere contro il tetto e la serranda abbassata. La pioggia le era sempre piaciuta e ascoltarla la rilassò. Sorrise. Avrebbe dormito e, a Dio piacendo, si sarebbe sentita meglio. In fondo, passare un paio di giorni a casa con la pioggia, il cane e la televisione non era male, sempre che la febbre si fosse abbassata. Mise un’altra coperta sul letto affinché le passasse il freddo e si raggomitolò. Scivolando nel sonno, la ragazza sognò di saltare nelle pozzanghere come faceva da bambina.




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