Mycroft decise di rendere pubblico
il suo rapporto con Eleanore.
Ne parlò la sera con lei, davanti una cena esclusiva dove
era ormai conscio di
non poter più arretrare. Erano d'accordo, lui deciso, lei
consapevole. Così
l'indomani Mycroft formalmente era l'uomo di Eleanore, avrebbe
reclamato per
lei il rispetto che le era dovuto. Cominciarono a vedersi regolarmente.
Mycroft
spesso la portava a pranzo nel piccolo pub di fronte alla casa del
primo
ministro. Sembravano due adolescenti innamorati.
Eleanore lo raggiungeva nel suo
ufficio sotterraneo, che le
incuteva paura, ma che la giovane donna sopportava per amore del suo
Myc. Lui
spesso si divertiva a vederla disorientata dopo aver percorso tutti
quei
corridoi oscuri. Le prometteva che avrebbe trovato una sistemazione
più consona
e alla luce del sole.
Spesso riuscivano a scambiarsi
qualche bacio fugace. Visti gli
impegni di lavoro di entrambi.
Mycroft cercava di mantenere la sua
doppia personalità,
integerrima e fredda al lavoro. Dolce e comprensiva con lei. Certo a
volte
rientrare nella parte del Ice Man che tutti conoscevano non era facile.
Ma lui
si destreggiava bene e imparò a farlo ancora meglio.
Mycroft controllava regolarmente i
rapporti di sicurezza di
Eleanore e si fidava ciecamente di Anthea che lo avvertiva
immediatamente di
qualsiasi pericolo. Era attento più di quanto non lo fosse
stato con Sherlock.
Quel fratello più piccolo, ma più emozionale che
lo aveva salvato dalla
solitudine. Mycroft aveva capito la mossa del fratello minore, se non
fosse
stato per lui ora Eleanore non sarebbe stata al suo fianco.
I fratelli Holmes avevano ripreso i
rapporti con più serenità, più
vicinanza. Mycroft faceva visita a Sherlock insieme a Eleanore. Anche John era soddisfatto
della loro intesa.
Perfino la signora Hudson adorava Elly. E non chiamava più
Mycroft “rettile.”
Tutto sembrava essersi aggiustato,
ora doveva affrontare solo i
suoi genitori. E questo impensieriva Mycroft, non poco.
Così alla prima
occasione, che fu il compleanno della madre,
Mycroft portò Eleanore dai genitori.
L'auto di servizio li condusse fino
alla casa di campagna.
"Tranquillo, Myc, sei teso da
stamattina. Andrà tutto
bene." Eleanore cercava di rasserenare il suo uomo preso dall' ansia
più
grande. Presentarla a sua madre in presenza di Sherlock e di John.
"Spero che vada tutto bene, odio
queste riunioni familiari.
Tu non sai che stress è il natale"
Eleanore rise divertita vedendolo
così preoccupato, lui che
affrontava ogni genere di situazione, anche pericolosa, era totalmente
disarmato. Mycroft indossava il suo cappotto scuro, con una sciarpa
leggera
azzurra stretta al collo. Eleanore era splendida, con un soprabito
beige
aderente. I capelli raccolti. Era serena, quando giunsero alla casa dei
genitori di Myc, scese decisa dall'auto, prese il suo uomo spaventato
sottobraccio e lo condusse fino alla porta di casa. Nelle sue mani
reggeva un
mazzo di candide rose bianche.
La porta si aprì subito,
segno che Violet li aspettava guardando
da dietro la finestra.
"Buon Dio, figliolo. Eccoti
arrivato! E questa è dunque la
tua graziosa compagna! "Violet sorrise a Eleanore piacevolmente
sorpresa
dalla bella ragazza che aveva di fronte.
"Entra mia cara, mio figlio
maggiore è un orso. Ha aspettato
un secolo per presentarti. "Violet prese i fiori e ringraziò
e dopo aver
depositato i loro cappotti li portò nella sala dove li fece
accomodare. Li
c'erano già Sherlock e John con in braccio la piccola Rosie.
Il fratellino era
già pronto a godersi lo spettacolo. Mycroft lo
fulminò infastidito, pronto a
subire le battute del fratello.
"Così finalmente, posso
conoscerti Eleanore, visto che mio
figlio nemmeno ti presenta! Vero Myc?!"
Mycroft si riscosse. Intanto era
giunto anche il padre.
"Madre, padre questa è
Eleanore Brett, che lavora presso la
White House. A volte collaboriamo insieme. Lei è
l'interprete del primo
Ministro." Poi si girò verso la sua compagna "Eleanore, mio
padre
Singer Holmes, e mia madre Violet Holmes. Va bene così
madre? È ufficiale
adesso." Myc si era
un po'
rilassato, adesso Elly era in famiglia.
"Mycroft, era ora di far conoscere
a nostra madre, Eleanore!
Non capisco perché aspettare tanto." Sherlock si burlava di
lui.
"Madre diglielo che ha aspettato troppo. Deve condividere la sua nuova
vita con noi, giusto fratello?" Mycroft
lo avrebbe ucciso, se non fosse stato che sapeva che lo stava
canzonando, ma
era per lui se era ancora insieme a Eleanore.
Lei ascoltava divertita, mentre
John, le sussurrò all'orecchio.
"Sono sempre così, ma si
vogliono un bene dell'anima, lo sai,
vero?"
"Lo so, dott. Watson, Myc darebbe
la vita per suo fratello.
"
"Ora basta, ragazzacci, vogliamo
dare una brutta impressione
alla nostra ospite? Myc falle vedere la casa. E tu Sherlock vieni in
cucina con
me."
"Madre! "protestò
Sherlock
"Ti sta bene fratellino, vai ad
aiutare mamma." Mycroft
prese Elly e le fece vedere la casa, dove avevano vissuto dopo
l'incendio di
Musgrave. Era decisamente una casa piena di mobilio, libri e
soprammobili, ma
era zeppa di ricordi. Eleanore prese per il braccio Myc e lo
baciò appena fu
lontana da occhi indiscreti. "Ti amo" le sussurro piano.
Cenarono tutti insieme, Mycroft
seduto vicino a lei, le
accarezzava la mano sotto al tavolo, lei si era inserita perfettamente
in
quella famiglia inusuale. Di fronte avevano Sherlock e John con vicino
Rosie
che tentava disperatamente di andare da Mycroft. Era troppo bella la
catena del
suo ennesimo orologio!
Violet era a capo tavola che
continuava a riempire i piatti di
tutti. Che non sapevano più dove smaltire il cibo. Suo
marito, cercava
disperatamente di parlare, ma non ci riusciva mai. Così la
serata passò
velocemente. Mentre finivano il dolce sazi oltre ogni limite
consentito,
parlando amichevolmente di ogni fatto della famiglia Holmes.
"Eleanore torna più
spesso da noi, costringi mio figlio a
farci visita ogni tanto, almeno per sapere come state."
"Lo farò Violet, lo
ricatterò. "Elly guardò Myc che era
stupito.
"Se lo incateni Eleanore, forse ci
riesci. Chiamami se hai
bisogno. "Sherlock diede un colpetto al braccio del fratello maggiore,
che
fissava un punto lontano nell'universo.
"Su Sherly, ora basta, lascia stare
tuo fratello, e tu Myc
promettimi di tornare. Lo sai che mi fa piacere."
Eleanore prese in braccio Rosie,
mentre John si vestiva, e
prendeva le sue cose. Rosie prese a toccarle il fermacapelli per
impossessarsene. Lei lo aprì sciolse i capelli, glielo
offrì stando attenta che
non lo portasse alla bocca. Era seducente, Mycroft pensò
alla bellezza
interiore di Eleanore e alla fortuna che aveva avuto ad incontrarla.
Aspettò di
uscire che lei fosse pronta. Si salutarono
tutti con abbracci e pacche sulle spalle. E finalmente Mycroft
respirò l'aria
fresca della sera a pieni polmoni. Il passo era stato fatto, ora
ufficialmente
Eleanore Brett era la sua donna. E la sua vita.
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