Baci

di EagleOfTheNinth
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Baci

EagleOfTheNinth

Work Text:

Ha il suo primo bacio dentro una gabbia a Rathdown Park, otto anni prima del suo presente.

Si sta ancora riprendendo dal dolore per essere stato schiacciato, scintille di magia curativa saettano intorno a lui. È troppo caldo, si sente bruciare, come il calore opprimente delle sue labbra sulle sue proprie, il suo corpo premuto contro di lui, più piccolo del suo ma duro grazie ai muscoli. Le sole parti morbide di Spinella Tappo sono il piccolo seno, che può sentire contro il suo petto, e le labbra che si muovono contro le sue. Prova ad aprire bocca per dire qualcosa, per chiedere perché, per respirare, e sente la sua lingua sondare, bagnata e liscia ed estranea.

Qualcosa che non è esattamente disgusto si agita nel suo stomaco. Quelle sensazioni sono troppo forti, troppo strane. Scatta indietro, senza pensarci, ma lei lo segue, le sue piccole mani forti lo afferrano rapidamente.

Si rassegna. La lascia fare come vuole, mentre la sua magia lo cura. Non impiega molto.


Il suo primo bacio (quello che conta – quello che lui sceglie di contare) avviene durante il suo diciannovesimo compleanno.

Le feste non sono nel suo stile, decisamente troppo giovanili ed esuberanti, ma ci sono stati regali, e le sue pietanze preferite per cena, e ci sarebbe stata una torta se i gemelli non l’avessero raggiunta per primi.

Ora è sera, i festeggiamenti tranquilli ma godibili sono per lo più finiti e lui e Minerva sono seduti sull’erba, incuranti dei loro abiti pregiati, indicandosi a vicenda le stelle che solo allora iniziano ad apparire, rimandando il momento in cui lui dovrà rientrare e lei se ne andrà sul suo jet privato.

Il padre la chiama, le dice che devono andare; “Bientôt, Papa,” risponde.

Lui si alza e le porge il braccio per aiutarla ad alzarsi a sua volta; lei gli sorride e accetta con la dignità di una principessa.

Ma non si volta per andarsene, non ancora. Invece, “Artemis,” dice, e nella luce tenue il rossore che le tinge le guance quasi non si nota. “Mi piacerebbe baciarti. Posso?”

Non è una domanda retorica, realizza nel silenzio che si crea. Lei gli sta offrendo una scelta.

Il suo cuore accelera il battito, ma la mano di lei è ancora nella sua; lei stringe un po’, e questo lo calma. Abbastanza da poter riflettere; abbastanza da dire “Sì”.

Minerva si mette in punta di piedi per lasciargli un bacio leggero sulle labbra. Asciutto e gentile, concluso in un attimo. Formicola, un po’; un brivido freddo l’attraversa. È piacevole. Lascia intendere cose più grandi, appetiti più profondi… ma per il momento è solo ciò che è, ed è piacevole, ed è sicuro, e si sente il cuore pieno e leggero insieme.

Il suo sorriso è davvero bello. Impiega un momento per accorgersi che sta sorridendo anche lui.

 

 

 

NdT

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