Per Aspera ad Astra

di Degonia
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Per Aspera ad Astra

C’era un tempo
in cui la stessa forza che fa sorgere il sole,
abitava anche tra gli uomini.
C’era un tempo
in cui speranza e desiderio
divennero nostalgia e rimpianto.
C’era una volta... così cominciano le fiabe,
proprio perché quello che era una volta, adesso non v’è più.

“Ci lasciamo stanotte, non ce più nient’altro da dire,
così verso le luci dell’alba, sarò salva lontana verso il dovunque,
dove amore è più che soltanto il tuo nome.”
 


 
⚜ Exitium

Sono passati così tanti giorni, così tanti mesi, cosa ci fai ancora lì? Se ne sono andati tutti... torna a casa, vieni con me e torniamo a casa insieme. Non ti manca la tua famiglia? Torniamo insieme, possiamo tornare a prima che tutto iniziasse. Ma tu continui a non afferrare la mia mano, cosa ti trattiene qui da sola mentre tutto precipita intorno a te?
 
Andiamo dai, vuoi davvero far preoccupare ancora di più tua madre?
No, ti prego non piangere, non farlo... afferra la mia mano e tutto sarà come prima, perché ti ostini a restare qui? Guardati intorno, l'oscurità ha avvolto tutto, la tua flebile luce è l’unica cosa rimasta, ma prima o poi si spegnerà (o forse si è spenta ormai da tempo?). Per quanto ancora pensi che tu possa tenere tutto su?
Cosa ti trattiene qui? Non c'è più nessuno e non sarà come quella volta, lo so cosa stai pensando ma non farlo, compi un ultimo atto di coraggio e afferra la mia mano. Gli dei se ne sono andati e pure gli uomini, l'ultimo pezzetto di terra che ancora regge il tuo corpo svanirà prima o poi e resterai qui per sempre, non ti importa vivere? Morirai intrappolata nella polvere del tempo. Dannazione *urla il suo nome e l'abbraccia* non posso afferrare la tua mano, devi farlo tu! Phìlia, io non posso cancellare le mie memorie, ma posso cancellare le tue. Ti prometto che non farà male, non farà mai più così male. Lo so, lo so che fa male perché era vero, ma posso farti star meglio. Non vuoi dormire un po’? Resterò con te, io non andrò mai via, ti abbraccerò forte quando ne avrai bisogno. Torna a casa, Phìlia. Ritorna da me.
 
*la mano si ferma poco prima di afferrare quella della sconosciuta*
Sei sicura che sia io a non volerla afferrare? O sei tu che non vuoi che io l’afferri?
Mi hai lasciata qui, il ghiaccio intorno, senza una speranza, in un'illusione senza tempo, in quello che all’apparenza sembra diventato un sogno o forse un incubo.
Sei tu che non sei venuta a prendermi.
L’hai finito di scrivere? Hai messo fine a quell’agonia? Alla sofferenza che ti porti dietro?
Non porgermi la mano se non ce l’hai ancora fatta, posso restare qui ancora un po’ se tu vuoi. I tuoi occhi mentono e la tua mano trema. E’ difficile andare avanti, io lo so bene, dopotutto sei stata tu a crearmi.
*si strappa il ciondolo dal collo, suo ultimo barlume di luce, e glielo porge* questo è tuo, il sole nascente ti indicherà la via.

 
Non c’è più una via da seguire.
 
Oh, sì che c’è, ricorda sempre che l’ombra serve per vedere da che parte arriva la luce.







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