Rinascita

di Iron_Captain
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Capitolo 1: Il Cacciatore di Mistral

Haven; un tempo potente e fiorente come gli altri tre regni di Remnant, si preparò ad attraversare uno dei momenti più cupi e tetri della storia: il territorio era invaso dai Grimm, creature oscure fatte di ombra; l'accademia dei Cacciatori, i guerrieri che difendevano il regno dall'oscurità, era caduta, soprattutto a causa di un preside che si era lasciato corrompere dalle forze del male; lo splendore e la magnificenza della città di Mistral erano decaduti come non mai; la criminalità era aumentata in modo esponenziale; ed erano pochissime le persone che abitavano nella città, poiché la maggior parte di esse avevano preferito trasferirsi nel regno di Atlas, dove i confini erano più sicuri. Ad Heaven la speranza sembrava essere svanita e dimenticata.
Era questo ciò che vedeva Oliver Queen ogni giorno quando entrava in città…ogni volta che aveva modo di vedere i volti e le espressioni delle persone ormai vittime della povertà e delle rapine da parte di briganti e ladri. Era l’ultimo Cacciatore rimasto a Mistral per difendere la città dagli attacchi dei Grimm in continuo aumento nel territorio. Probabilmente non era il solo a difendere Heaven dall’oscurità, ma quel regno era vasto; perciò non aveva modo di esplorarlo completamente e riunire i Cacciatori sopravvissuti, per di più impegnati a combattere per sopravvivere e a difendere le altre città dagli attacchi di quei mostri. Era l'ultimo difensore di Mistral, e non aveva amici che potessero aiutarlo. Era impegnato a combattere contro i grimm per impedire di entrare in possesso di una delle quattro Reliquie sacre che avevano creato Remnant e tutti gli altri esseri viventi; ed era custodita proprio sotto l'accademia caduta di Mistral. Fortunatamente i ladri e i briganti non erano a conoscenza di ciò; ma nonostante fosse consapevole che dovevano essere fermati, doveva dare priorità alle creature oscure. Ma la cosa buffa era che soltanto il preside dell'accademia era a conoscenza di quel segreto…un segreto che Robert Queen aveva scoperto, e che successivamente gli aveva confidato prima di emanare il suo ultimo respiro. Da allora aveva dato anima e corpo per proteggere Mistral; ma era solo, e ciò gli impediva di riuscire ad affrontare tutte le minacce che incombevano sulla città.
Dopo aver colpito alla gola il Grimm Beowolf con una delle lame all'estremità del bastone, la creatura cadde a terra pesantemente e scomparve, Oliver intercettò l'attacco in balzo del secondo beowolf e lo trafisse sulla pancia e lo scaraventò lontano. Quando vide davanti a sé gli altri due Grimm dalla forma lupesca, trasformò il proprio bastone in un arco e scoccò con gran rapidità due frecce, uccidendoli sul colpo. Dopo essersi assicurato che non c'erano altri nemici nei paraggi, il cacciatore poté finalmente avere la possibilità di riposarsi un po’. Dopo aver bevuto un sorso d’acqua da una piccola borraccia di alluminio, assicurato che la propria armatura di cuoio non fosse danneggiata e aver preso dai borselli attaccati alla cintura bende e disinfettanti vari, Oliver iniziò a medicarsi le ferite. L'aspetto positivo nell'affrontare dei grimm era che non doveva togliersi alcuna scheggia di artiglio quando veniva colpito da quelle creature.
Era stato accudito, cresciuto e addestrato dal proprio papà sin da quando era soltanto bambino, che era sempre stato contrario a mandarlo all’accademia a causa delle incomprensioni e del rapporto deteriorato con il preside. Non aveva avuto la possibilità di conoscere la propria mamma, che era morta quando aveva soltanto 4 anni, e tre settimane fa aveva perso anche Robert Queen, mentre stavano distruggendo un covo di quelle creature. Prima di allora aveva un partner, oltre che figura paterna, che lo aiutava nelle situazioni difficili e che gli guardava le spalle; mentre ora non aveva nessun'altro. Lavorava da solo, e nessuno gli guardava le spalle. Soltanto qualche giorno fa accettò l'aiuto da parte di una Cacciatrice per eliminare alcuni Grimm vicino alla città di Mistral. Ruby Rose era rimasta per alcuni giorno in città per impedire ai White Fang, un gruppo di ribelli che protestavano violentemente contro la discriminazione dei Fauni, ossia persone con tratti estetici e anche caratteriali di animali, di distruggere la città; oltre a distruggere anche i Grimm. Anche se non in prima linea, aveva preso parte a quella battaglia neutralizzando le retrovie che avanzavano dalla foresta. Nonostante sinora non aveva avuto sue notizie, sentiva in cuor proprio che stava bene, e che stava portando avanti la sua missione. Dopo aver combattuto contro e al suo fianco, e aver avuto modo di conoscerla meglio, aveva capito che era una persona che non si arrendeva di fronte alle difficoltà; era estroversa e non aveva paura di affrontare i nemici, ma era anche sensibile, sincera e aveva degli ideali in cui credeva. Era una Cacciatrice straordinaria.
Dopo essersi medicato le ferite ed essersi riposato un po’, Oliver decise di avviarsi in città: anche se viveva in una casa in mezzo alla campagna, vicino la foresta, e preferiva stare sempre lì, aveva bisogno di essere aggiornato sulle notizie che riguardavano il resto del mondo…e Mistral era l’unico posto a portata di mano per avere la possibilità di sapere qualcosa.

Dopo parecchie ore di cammino, senza aver incontrato banditi o altri grimm durante il tragitto, Oliver Queen si ritrovò a percorrere le strade, quasi del tutto deserte, della città di Mistral. Veniva osservato da quasi tutte le persone che gli capitava di notare: non riusciva a capire se erano dei reietti di strada o briganti, ma era certo che tanti di loro si trovavano in quella situazione a causa della forte crisi che aveva colpito duramente la città. Tutti avevano scelto la strada semplice: chi aveva avuto la possibilità di emigrare negli altri regni lo avevano fatto; altri si erano dedicati alla criminalità rubando nelle case e nei negozi, oppure si erano uniti alle bande di briganti. Nessuno aveva preso la decisione di unire e motivare la popolazione a ricostruire e riportare al suo antico splendore la capitale di Haven…e ciò riguardava anche l’accademia dei Cacciatori.
Era da solo, ed era l'unico protettore rimasto nei pressi di Mistral: avrebbe dovuto proteggere la città da ogni minaccia, ma non aveva modo di farlo. Nonostante le difficoltà non aveva intenzione di andare via: quella era la sua terra, e avrebbe lottato fino alla morte pur di proteggerla. Per di più Oliver continuava a sperare, a prescindere se era vano o da pazzi, che qualcuno si sarebbe fatto avanti per cambiare la città, riunire la popolazione e invitarla a cambiare mentalità. Quella persona doveva essere carismatica, buon cuore, forte, e incorruttibile…Mistral aveva bisogno di quel tipo di persona per ritornare al suo antico splendore che aveva un tempo.
Improvvisamente i pensieri del giovane arciere furono bruscamente interrotti da un rumore di vetri rotti e dalla comparsa di una ragazza vestita di nero che atterrò sulla strada, dal secondo piano di una casa, e iniziò a scappare via. Oliver vide la scena scorrere velocemente, ma riuscì a seguire le vicende, soprattutto quando vide un uomo con una tunica nera e con il cappuccio che ricopriva la testa uscire dall'ingresso di quella stessa casa e puntare la sua pistola verso la fuggitiva. Consapevole di cosa sarebbe accaduto, il Cacciatore prese il proprio arco e scoccò una freccia, disarmando l'avversario. Quando il nemico si voltò verso colui che gli aveva impedito di sparare alla ragazza, corse verso di lui, senza riflettere, per fargliela pagare cara. Il ragazzo sferrò un calcio eseguendo una piroetta, e facendo così cadere di schiena il criminale; dopodiché, con la mano che stringeva l'arco, gli diede un forte pugno, facendogli perdere i sensi. A quel punto partì all’inseguimento della presunta criminale. Dopo aver svoltato a destra, fece in tempo a vedere la figura vestita di nero svoltare a sinistra. L'arciere riprese a correre fino a raggiungere il vicolo in cui si era infilata. Lei non c'era…ma erano presenti alcuni enormi bidoni metallici blu con i coperchi neri, buste enormi di spazzatura sparse qua e là, e anche alcuni topi. Oltre a trovare disgustoso vedere ancora più da vicino come era ridotta la città, Oliver aveva la sensazione che la ragazza stava usando uno dei ripari presenti in quel vicolo. L'arciere si mosse lentamente e con prudenza, pronto a neutralizzare qualsiasi attacco. Non sapeva se era una brigante o ladra da prima che la città fosse finita in quello stato pietoso, ma non poteva biasimarla se era diventata tale aveva bisogno del necessario per sopravvivere; anche perché non era l’unica ad essere stata costretta ad adattarsi alle attuali circostanze. Quando iniziò ad avvicinarsi al primo cassonetto dell’immondizia, poté sentire i suoi respiri affannati. Strinse forte i pugni e tenne ben saldo l’arco che aveva in mano mentre continuava a camminare cautamente. Quando la ragazza uscì fuori dal nascondiglio per attaccarlo, si ritrovò improvvisamente scaraventato lontano, fuori dal vicolo, fino ad andare a sbattere contro la parete della casa alle sue spalle. Non era stato colpito da un pugno o da un calcio, né da un'arma di qualsiasi tipo. Era stato messo al tappeto dalle onde sonore emesse dal suo urlo. Si sentiva leggermente intontito e gli fischiavano le orecchie; ma nonostante ciò riuscì a rimettersi in piedi e vedere quella ragazza correre via, in fondo al vicolo. Quell’urlo sonico era davvero devastante, oltre che insolito: non aveva capito bene se usava un qualche congegno o era la sua semblance…anche se si sentiva di escludere quest’ultima possibilità perché soltanto i Cacciatori possedevano quella caratteristica speciale innata sin dalla nascita, che all'apparenza poteva essere definito un “superpotere". Lei non sembrava essere come lui; ma a prescindere da ciò, aveva bisogno di trovare un modo per contrastare il suo attacco, soprattutto se non voleva ricevere dei danni collaterali. Quando provò a riprendere l’inseguimento, Oliver si fermò di colpo.
“Non ti muovere Cacciatore!”
Alla propria sinistra c'erano degli uomini incappucciati che indossavano una tunica nera decorata con degli strani disegni porpora che gli stavano puntando le loro pistole, pronti ad aprire il fuoco.
“State per commettere un grosso errore.” disse l'arciere con lo scopo di non creare problemi.
“Hai steso un nostro compagno e ci hai impedito di prendere ciò che ci appartiene. Devi morire!”
Dopo aver sentito quelle parole il Cacciatore corse verso il vicolo per cercare riparo, mentre l'aria fu riempita dalla miriade di proiettili metallici, ognuno che seguiva una traiettoria diversa dall'altro, e la quiete venne distrutta dal rumore assordante dei loro spari.
Era seduto a terra, con l’arco in mano e la freccia caricata. Aspettava il momento giusto per neutralizzare i nemici senza ucciderli. Non appena i criminali smisero di sparare, Oliver uscì dal proprio nascondiglio effettuando una capriola laterale, dopodiché colpì uno dei propri assalitori con una freccia, folgorandolo con una scarica elettrica. Il primo brigante cadde a terra privo di sensi. Mentre gli altri due complici, sorpresi dal repentino contrattacco dell'arciere, tentarono di riprendere a sparare con le loro armi, il Cacciatore scoccò un’altra freccia, che andò a conficcarsi sul terreno vicino al nemico più a sinistra. L’esplosione scaravento lontano il nemico e fece perdere anche a lui i sensi. A quel punto Oliver si alzò in piedi e trasformò il proprio arco in un bastone con le punte sulle estremità e si avvicinò all'ultimo criminale rimasto in piedi. Respinse i proiettili roteando l'arma, e non appena fu vicino a lui lo colpì sul volto con la parte contundente del bastone. Dopo aver sconfitto l'ultimo brigante, ed essersi accertato che nessun’altro era in cerca di guai, nonostante fosse osservato da tante persone, il Cacciatore riprese a camminare per le strade di Mistral come se non fosse accaduto nulla da quando era sopraggiunto in città, dirigendosi verso l'unico luogo in cui avrebbe saputo cosa stava accadendo nel resto di Remnant.

Angolo Autore
Ed eccomi qui a pubblicare questa fanfiction su questo fandom.
Essendo un AU ed un Crossover, vi anticipo subito che la storia si svolge nel cosiddetto mondo di Remnant, un mondo fantastico che esiste nella serie animata di RWBY, e che le vicende si svolgono dopo la mia one-shot “Il cacciatore solitario”, dove ho introdotto la versione alternativa creata da me di un Oliver Queen più giovane e che vive in questo mondo, dove ricopre i panni di un cacciatore di creature oscure.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo, e che continuerete a seguire questa mia fanfiction.





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