Le torri di
vetro di Alicante risplendono
ai raggi del sole, svettano imponenti e immacolate contro il cielo
d'un azzurro limpido, mentre una lieve brezza scuote le fronde degli
alberi e spande nell'aria un delicato profumo di rose – come
se la
notte appena trascorsa non avesse visto il sangue macchiare le mani e
le spade degli Shadowhunters, come se la battaglia che si è
consumata nelle strade della città non fosse altro che un
incubo che
s'è incenerito alle luci dell'alba.
Alec,
le braccia poggiate sul davanzale
della finestra e gli occhi azzurri inespressivi, non riesce a bearsi
di quello spettacolo di pace – ogni respiro esalato
gli corrode
gola e polmoni e la bellezza del mattino non porta con sé
nessuna
poesia se Max, il piccolo e innocente Max, non può essere
lì con
lui per ammirarla.
“Alexander.”
Sussulta
e si volta di scatto,
lasciandosi andare a un sospiro di sollievo quando vede Magnus
entrare nella stanza.
“Scusami,
non volevo spaventarti,” Lo
stregone gli sorride e richiude la porta dietro di sé con
una
spallata. “Disturbo?”
“No, affatto.”
Alec cammina
lentamente verso Magnus e si ferma davanti a lui, fissandolo in
silenzio. Averlo lì con sé gli ha acceso dentro
una fiamma di
felicità ma è una felicità effimera,
debole, sovrastata dal dolore
che gli pulsa in ogni angolo del corpo fino a soffocargli la voce in
gola.
“Volevo
dirti che mi dispiace per Max,”
sospira Magnus, gli occhi velati di tristezza. “Mi dispiace
un
sacco.”
“Non ce n'è bisogno. Non devi preoccuparti,
non...”
Quando la voce gli si spezza in un singhiozzo, Magnus
annulla la distanza tra loro, gli avvolge le braccia intorno alla
vita e lo attira a sé. Alec poggia la testa contro il suo
petto e
lascia finalmente scorrere le lacrime, aggrappandosi al conforto e al
calore di quelle mani che gli accarezzano la schiena. Sono passati
anni dall'ultima volta che ha concesso a qualcuno di abbracciarlo, di
consolarlo, e ora muore dal bisogno di sentirsi di nuovo bambino
–
ciò che Max non potrà mai più
essere e che tuttavia sarà per
sempre – fragile, libero di crollare e mettere a
nudo le sue
debolezze.
L'abbraccio
di Magnus è diverso da
quello di una madre; c'è amore nelle dita che gli sfiorano
le gote
bagnate di lacrime, in quelle labbra sottili premute contro la sua
tempia – un amore che per fin troppo tempo Alec ha cercato e
reclamato dalle mani sbagliate, dalle labbra sbagliate, dall'anima
sbagliata.
“So
che nulla potrà colmare il vuoto
della tua perdita,” Magnus parla a bassa voce, dolcemente,
mentre
gli prende il viso tra le mani. “Qualsiasi parola di conforto
in un
momento come questo sarebbe inutile. Ma voglio che tu sappia che ho
intenzione di rimanere al tuo fianco e di aiutarti, sempre se me lo
permetterai...”
“Certo che te lo permetterò.”
Il
ricordo del bacio che si sono
scambiati prima della battaglia gli affiora alla mente; Alec sa che
quel bacio ha significato esporsi agli occhi del mondo e ora non ha
la minima intenzione di fare un passo indietro. La vita è
troppo
breve per sprecarla nascondendosi, martoriando la propria natura
–
l'ha capito nel momento in cui ha realizzato che i respiri di Max
sono stati spezzati per sempre, che l'unico modo per onorare la
memoria del fratello è far tesoro del tempo che gli resta.
“Vieni
qui. Detesto vederti piangere.”
Magnus
gli passa una mano tra i capelli,
avvicinando la bocca alla sua, ma Alec lo ferma poggiandogli un dito
sulle labbra.
“Ora
voglio solo che mi abbracci. Ti
va?”
“Certo,
amore mio.”
La
brina nel suo cuore si scioglie e il
calore divampa mentre le braccia di Magnus lo stringono in un
abbraccio che sa di casa e il mondo lì fuori torna, per un
istante,
a tingersi di poesia.
*
Note
Questa breve oneshot partecipa alla battleshipchallenge del gruppo
Hurt/Comfort Italia, lascio qui il link del gruppo nel caso qualcuno
fosse interessato!
https://www.facebook.com/groups/337102974212033/?multi_permalinks=447733553148974¬if_id=1616915449619537¬if_t=feedback_reaction_generic&ref=notif
I prompt erano
MALEC
POST BATTAGLIA/GUERRA
Visto che dovrei scrivere un altro paio di storie per la challenge, ho
deciso di creare questa piccola raccolta, che ovviamente
terrò aperta anche per le storie H/C che potrei scrivere in
futuro nel fandom di Shadowhunters, non necessariamente legate alla
challenge :)
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto!
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