Coltivare invidia

di LadyPalma
(/viewuser.php?uid=50748)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Coltivare invidia




 
 
“Hem hem” È un saluto trionfante mentre scivola nell’aula.
Sa cosa vorrebbe dire, ma è meglio forse lasciare quelle parole per un prossimo rapporto: Ringrazi Salazar è in questa scuola, rispetti chi ce l’ha lasciata dentro.
Batte le palpebre, quasi come se quel movimento potesse far scomparire il totale caos che regna in quella serra. Il terriccio sotto i suoi tacchi, i vasi rovesciati e ammaccati, il vestito lurido che l’altra ha indosso: Dolores si meraviglia di come qualcuno possa chiamare quel posto casa.
Emette la consueta risatina tremolante, dietro cui lei – donna di classe – malcela il disappunto disgustato.
“Il suo disordine è ehm una forma d’arte, professoressa Sprite”.
 

“Forse sì, Madame Umbridge, ma d’altronde lei sa solo coltivare invidia”.
Sfodera un coraggio inaspettato in cui lei – donna remissiva – libera mesi di frustrazione.
Si morde le labbra, quasi come se quel gesto potesse trattenerla dello sfogare la totale furia in difesa del suo angolo verde. Le piante che s’agitano attorno, le cesoie a portata di mano, i guanti a contatto con la pelle: è Pomona a giocare in casa.
Ha detto ciò che voleva dire, ma potrebbe ancora elencare accuse infinite: Le brutte intenzioni, la maleducazione, fa’ ciò che vuole mettendo i piedi in testa.
“Hem hem” L’Inquisitrice lascia l’aula e quel saluto non sembra più così trionfante.


 
*


 
“Che succede, Minerva? Dov’è andata la Umbridge?”
“Non lo so, Filius. Pix mi ha solo detto: vada a vedere, che sta succedendo qualcosa nella serra”.











 

Note tecniche: Le due drabble sono composte esattamente da 109 parole entrambe e sono impostate a specchio. Recentemente ho partecipato a un contest in cui avevo sbagliato totalmente la traccia interpretando l'idea di specchio come ripresa orizzontale (schema 123 - 123); dunque ho deciso di mettermi in gioco adesso anche se in ritardo con la forma particolare richiesta da quel contest, ossia 123 - 321. La trovo meno intuitiva e incisiva, devo dire la verità, e continuerò sempre a preferire il mio modo di intendere una struttura a specchio, ma volevo dimostrare a me stessa di essere in grado di scriverci qualcosa su.
Note sul contenuto: A far da padrona nelle due drabble è il testo della canzone "Le brutte intenzioni" (parodia di Morgan a Sanremo 2020). In particolare il prompt era "Il tuo disordine è una forma d'arte ma tu sai solo coltivare invidia" proposto dal girone trash nella challenge "Apri le challenge, chiudi le challenge" indetta da Gaia Bessie su facebook. Le frasi finali riprendono invece le due reaction di Fiorello e Amadeus, giusto per aggiungere l'ultima chicca di trash. Coltivare invidia vuole essere un gioco anche con l'azione di "coltivare".




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3971569