Diederik

di Andronicus
(/viewuser.php?uid=1182622)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Cara Ursula,
sono passate poche ore ma ho ancora addosso il tuo profumo. La mia tuta ne è pregna. Ora sono circondato da odori fumosi e meccanici. I suoni non sono più quelli dell’aerostazione di Astaropoli, dove il venticello soffice accompagnava il profumo dei fiori fino al cortile, dove si mescolavano all’odore della tua pelle appena lavata e già sudata per la corsa che hai fatto per venirmi a salutare. Sapevo che c’era una sola possibilità di partire.
Ora sono su Mega, la nostra unica speranza. E sono un clandestino.
È strano. Ne avrò lette e viste centinaia di storie del genere: ricordi quel film dal titolo impronunciabile ¬– aspetta, forse me lo ricordo... Sì! Chaoscoma ad Libitum, scritto e diretto da David Fincher nel 2039 – che parlava di un uomo rimasto solo sulla Terra e condannato a vagare nell’universo alla ricerca di un’altra specie con cui accoppiarsi per generare altre forme di vita intelligente?
Su Mega è tutto diverso e tu e Rip siete gli unici a saperlo: qui non si va a cercare la vita. Il mondo sta bene. Cazzo, siamo nel 2051 e il pianeta Terra è una favola! Eppure questo viaggio era necessario.
Ora sono distane circa ventimila anni luce dalla Terra. E pensare che ci siamo salutati neppure un’ora fa. Almeno nella mia testa.
Non so se ci rivedremo, ma so che farò di tutto per riuscire nella mia missione. Rip ne sarà felice. Tu mi chiamerai ancora: «Amore, che aspetti? Vieni a darmi un bacio.» Ma le verità, qui, sono due. La prima è che ti amo anche io. La seconda è che devo trovare Diederik De Graaf. Solo allora saremo al sicuro. Solo quando Diederik De Graaf mi vedrà in faccia avrò la certezza di essere riuscito nell’impresa. Allora anche lui saprà che questo viaggio era necessario.
Lascio andare questo messaggio. Ti aggiornerò presto. Il viaggio è ancora lungo. Avrò modo di scriverti e rassicurarti ancora.
Mega è un portento. Chi l’avrebbe mai detto che un messaggio testuale, un giorno, avrebbe potuto viaggiare più veloce di questa astronave che viaggia di gran lunga più veloce della luce?
A presto, mia adorata Ursula.
Dai un bacio a Rip.

Il tuo Diederik




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3972150