Allora ecco a voi un'altra delle
100 pics! buahahaha questa sarà una mini long-fic, in
verità doveva essere una storia a se stante, ma essendo che
dovevo acnora pubblicarla e c'era la voce CAT, ecco qua!
Piccolo
appunto =
^…^
pensieri
*…*
parlata di Hinata gatto
-…-
parlata di Tenten gatto
“…”
discorso diretto
Nota
bene: Sasuke
è al villaggio, Naruto
è riuscito a
farlo tornare.
“Ino-pig,
ferma, prima va messa l’erba gatta”
“Ferma
tu, fronte spaziosa, prima va l’elisir di rugiada”
“Ma
hai letto la ricetta, biondona?” urla una ragazza sbattendo
davanti alla
compagna un voluminoso libro.
“Ovvio
che l’ho letta, rosetta” una paio di occhi azzurri
fulminano la prima ragazza
“ma Shizune sensei ha detto che prima va la
rugiada” risponde la bionda
agitando pericolosamente la mano destra che contiene una fiala con una
sostanza
dal color ceruleo.
“Ma
il libro dice prima l’erba gatta” ribatte
l’altra ragazza, facendo scivolare un
po’ di polvere vermiglia sul pavimento.
L’atmosfera
si surriscalda e presto le due ragazze finiscono per scagliarsi le cose
che
hanno sotto mano.
Un
lieve bussare proviene dalla porta, completamente ignorato dalle
occupanti
della stanza, ma non dalla ragazza seduta in poltrona, ben distante
dallo scontro
che stava avvenendo.
“Avanti”
“Ehm,…”
spunta la testa di un’imbarazzata mora.
“Hinata-chan
vieni, attenta alla testa” le consiglia l’altra
ragazza. Hinata si abbassa e a
gattoni raggiunge l’amica.
“Ten-chan,
cosa sta succedendo?” rivolta alla castana.
“La
solita discussione” sospira la ragazza “fra un
po’ la finiranno, tranquilla.
Comunque come mai da queste parti?”
La
mora subito abbassa lo sguardo e gioca con le mani:
“N-Naruto-kun è a-appena
tor-rnato da una m-missione e se-sembra un po’ m-malconcio,
volevo p-portagli
un ba-balsamo, ma…”
Tenten
sorride, quando si parlava di Naruto la piccola Hinata iniziava subito
a
balbettare, era davvero carina.
“Anche
Neji allora dev’essere tornato. Che ne dici se dopo li
andiamo a trovare?”
Subito
Hinata annuisce, ma poi guardando le compagne che ancora stanno
litigando
sospira, seguita a ruota da Tenten.
“E’
ora di finirla” e dicendo ciò si alza
“Insomma, Ino, Sakura mettetecele insieme
e siamo a posto” disse rivolta alle ragazze.
“Sei
impazzita?? Sa-” gridarono quelle in coro, bloccandosi subito
dopo. Nessuno
doveva alzare la voce contro Tenten, era una mossa completamente
sbagliata se
tenevi alla vita e infatti la castana già mandava
un’aura omicida e nei suoi
occhi si potevano vedere le fiamme guizzare.
“Scusaci,
per aver alzato la voce, forse hai ragione, le metteremo
insieme” dissero Ino e
Sakura mettendosi in ginocchio a capo chino.
“Così
va meglio” rispose Tenten, tornata gioviale e sorridente in
meno di mezzo
secondo, tutte tirarono un sospiro di sollievo.
L’ultima
persona che aveva alzato la voce con Tenten era stato Rock Lee, in un
raro
momento di ubriachezza; inutile furono tutte le sue tecniche e quelle
di Neji o
Gai sensei, accorsi per fermare la castana, in poco tempo li aveva
messi al
tappeto e aveva preteso le scuse dal ragazzo con la tuta verde,
sbattendolo
contro ogni muro che incontrava finché sfinito Rock Lee si
era scusato. La
notizia il giorno dopo aveva già fatto il giro della
città e tutti gli abitanti
da allora fanno molta attenzione a come si rivolgono a Tenten.
“Andiamo
Hinata?” disse la castana.
“Prima
vediamo cosa succede con l’esperimento di Ino e
Sakura” dice subito la mora
afferrando l’amica per la maglia.
“Ok”
in quel momento le altre due ragazze stavano versando gli ultimi
ingredienti
nel becker sopra il fornello.
“D’accordo,
ora aspettiamo finché non si cristallizza” disse
Sakura, agitando il contenuto
con una bacchetta di vetro.
“Cosa
dovrebbe venir fuori?” chiese Hinata.
“Uno
speciale cristallo che induce alla verità” rispose
subito Ino.
“Ohi,
ci siamo, Ino pronta!” disse la rosa attirando
l’attenzione della bionda.
La
ragazza s’infilò un guanto e piano strinse il
becker, mentre Sakura si
allontanava di qualche metro mettendosi in posizione di guardia.
“Uno,
due, …tre” gridò Ino, scagliando il
contenitore verso Sakura che con un pugno
lo mandò in frantumi, sotto gli sguardi sbalorditi di Tenten
e Hinata.
“Ce
l’abbiamo fatta?” chiese titubante Ino.
Sakura
si avvicinò ai vetri sparsi sul pavimento “Mi sa
proprio di no” disse sconsolata
“Non capisco, dovrebbe essere una lastra e invece
assomigliano a delle
caramelle” concluse prendendo una manciata di piccola sfere
colorate.
“Azzurre
e verdi, chissà se sono buone” disse Tenten
sbirciando dalla mano dell’amica.
Sakura
afferrò una sfera azzurra e la mise in bocca:“Non
è male, anche se non ha un
sapore preciso, sa di fresco,… ne volete?” Rivolta
alle altre.
Ino
declinò l’offerta mentre le altre due prendevano
una caramella verde a testa.
“Anche
le verdi sono squisite” affermò Hinata.
“Dovremo
iniziare tutto da capo fronte spaziosa, forza!” disse Ino
rivolta all’amica.
“Uff,
ci abbiamo passato tre ore davanti a quel maledetto fornello”
lamentandosi, poi
si girò verso la mora “Che stupida, mi sono
dimenticata di chiedertelo, come
mai da queste parti, Hinata?” chiese la rosa.
“Ecco,
volevo domandarti un balsamo lenitivo” rispose iniziando ad
arrossire.
“C’entrerà
mica Naruto?” chiese maliziosa Sakura.
“N-No,
cio-cioè, si, ma.. e-ecco” Hinata si era
accovacciata e stava facendo dei
cerchi immaginari sul pavimento, mentre le altre sorridevano.
“Tieni,
questo dovrebbe andare, per quel baka di Naruto” disse Ino,
prendendo da uno
scaffale un vasetto e lanciandolo alla rosa che lo passò
gentilmente ad Hinata.
“Arigatou
Ino-chan, Sakura-chan” disse sorridendo.
“Bene
ora possiamo andare!” disse Tenten, aprendo la porta
“Buona fortuna” rivolta a
Sakura e Ino, mentre usciva.
“Mettetecela
tutta, Ciao” fece Hinata prima di chiudersi la porta alle
spalle.
“Ufff,
su, al lavoro” esclamarono all’unisono, ma Sakura
col gomito urtò il tavolo,
facendo rovesciare il contenuto di alcune boccette.
“Ma
guarda cosa fai! ”
”Scusami,
sono stata disattenta” disse la rosa, beccandosi
un’occhiata stralunata
dall’amica, da quando Sakura si scusava così
velocemente????
“Sakura,
ti senti bene?” chiese preoccupata la bionda.
“Sisi,
tutto ok” rispose immediatamente.
Ino
la scrutò per qualche secondo, poi con un’alzata
di spalle liquidò la faccenda.
“Va
a prendere un becker nuovo e una bacchetta di vetro” disse
Ino, voltando le spalle
alla rosa.
“Certo!”
disse questa con un mega sorriso, facendo voltare di scatto la bionda,
da
quando obbediva a quello che diceva lei?????
Sakura
tornò trotterellando con in mano gli strumenti chiesti, ma
inciampò in una
mattonella leggermente fuori posto e cadde, frantumando ciò
che aveva in mano.
Subito si mise a chiedere scusa e a piangere singhiozzando di essere
una
sbadata.
“Ok,
tu hai qualcosa che non va” disse Ino, col volto preoccupato
scrutando l’amica
“Andiamo da Tsunade-hime, lei saprà fare
qualcosa” disse porgendo la mano, per
aiutarla ad alzarsi.
“Grazie,
Ino-chan, sei davvero gentile!” disse Sakura alzandosi in
piedi.
Doveva
trovare una soluzione, e al più presto, vedere Sakura in
quelle condizioni le
faceva venire la pelle d’oca.
---------
“Hinata,
dai, guarda, stanno arrivando” disse Tenten, tirando
l’amica per la maglia. Si
erano appostate dietro un angolo, in attesa del passaggio di Naruto e
Neji, ma
ora che stavano arrivando, Hinata non riusciva più a
spiccicare parola, al solo
pensiero di ciò che doveva fare.
I
due passeggiavano con noncuranza, dalla faccia di Neji si poteva
desumere che
Naruto gli stesse raccontando qualcosa di oltremodo noioso e inutile,
al
contrario il biondino non sembrava accorgersene e continuava a parlare.
“Hinata,
guarda che ti lascio qui!” disse Tenten, con decisione.
“Ma,
Ten-chan e se non gradisse il regalo, oppure…” i
ragazzi stavano giusto
passando in quel momento e Tenten stanca delle chiacchiere
dell’amica la spinse
verso il ragazzo biondo.
Successe
tutto in un attimo.
Del
fumo avvolse lei e Hinata.
Quando
riaprì gli occhi, capì che qualcosa non andava.
Tanto per cominciare era troppo
vicina al suolo, e poi… si guardò le mani.. non
erano mani, ma zampe. Spalancò
gli occhi e guardò Hinata, che si guardava intorno spaesata,
in meno di un
secondo le fu al fianco.
-Hinata
sei
un gatto-
+Ten-chan
anche tu, ma cosa è successo?*
-Scommetti
che sarà stata la caramelle di quelle due?-
“Neji
guarda, due gatti” disse Naruto inginocchiandosi vicino ad
Hinata.
“Baka,
li ho anch’io gli occhi per vedere” e
puntò il suo sguardo su Tenten.
“Dici
che sono selvatici? A me piace un sacco questo nero, ha gli occhi
simili ai
tuoi, sai?” disse il biondo prendendo in braccio Hinata e
osservandola.
-Hinata…- ma
non riuscì a terminare
la frase, perché si trovò a fissare lo sguardo di
Neji.
“Tu
assomigli ad una certa persona invece” disse rivolta al gatto
marrone “Sarà per
il colore del pelo o dai tuoi occhi, hanno la stessa colorazione
di…”
“Neji,
credo si senta male, questo gatto, non so ad un tratto si è
addormentato” disse
il biondo con la voce velata di preoccupazione.
Tenten
scosse la testa, attirandosi l’attenzione di Neji.
“Dobbiamo
fare qualcosa” disse il biondo, continuando a tenere in
braccio il gatto nero.
“Portiamolo
da Kiba…” iniziò Neji.
“Cosa
può fare? Lui è specializzato in cani, non nei
gatti” sbottò subito Naruto.
Se
avesse potuto Tenten gli avrebbe molto volentieri mollato un ceffone,
ma Neji
prese un respiro profondo e gli rispose, cercando di mantenere la calma.
“La
sorella di Kiba è veterinario e può curare anche
altri animali oltre a cani e
lupi” a quelle parole, Naruto abbassò lo sguardo,
mormorando uno scusa e
iniziando a correre verso casa di Kiba.
“Vieni
anche tu?” disse Neji rivolto a Tenten.
-Ovvio-
Neji
si piegò e lo prese in braccio, avviandosi poi
all’inseguimento di Naruto.
^Fortuna
che sono un gatto, adesso avrei potuto gareggiare con Hinata per il
rossore^
---
“Tsunade-hime!
Tsunade-hime!! E’ un disastro!” esclamò
urlando, mentre entrava come un uragano
nell’ufficio del Quinto Hokage. L’interessata
alzò la testa e, dalla montagna
di fogli che vi erano sulla scrivania, spuntavano solo qualche ciuffo
di
capelli.
“Che
succede, Ino?” chiese, mettendo da parte il foglio che prima
stava controllando.
“Un
disastro! Abbiamo provato a fare l’esperimento che ci ha
assegnato, ma qualcosa
è andato storto e adesso, Sakura
è…” Ino si bloccò, al solo
pensiero
rabbrividiva, mentre Tsunade aspettava il seguito, interessata e un
sorriso
sornione sul viso.
“E’
diventata imbranata e docile, sembra un agnellino svampito”
disse Ino tutto
d’un fiato.
“Immagino
abbiate aggiunto le gocce di rugiada e l’erba gatta insieme,
e che Sakura abbia
mangiato le caramelle azzurre, giusto?” disse, lasciando a
bocca aperta Ino che
la guardava stralunata.
“Co-come
fa a saperlo?” chiese la ragazza.
“Non
avete letto le avvertenze, vero?” chiese a sua volta
l’Hokage, causando un
rossore imbarazzato sulle guancie di Ino.
“veramente,
no!” disse lei abbassando lo sguardo.
“Capisco,
se aveste letto le avvertenze, vi avrebbero detto di non mischiare
insieme i
due ingredienti per che avrebbe causato delle trasformazioni anomale
nel
composto, e pensare che avevo aggiunto quella nota di mio
pugno” disse
sospirando Tsunade “Tranquilla, l’effetto dovrebbe
durare al massimo due ore,
comunque…”
Ino
sbarrò gli occhi e interruppe subito la sua maestra:
“E se si mangiavano le
caramelle verdi? Cosa succedeva?” chiese con tono allarmato,
provocando un
sorriso alla donna dietro la scrivania.
“Beh,
ci si trasforma in gatto, e si rimane tale finché non si
beve l’antidoto o
svanisce l’effetto!” disse con noncuranza,
provocando la caduta della mascella
a Ino.
“Hinata
e Tenten hanno mangiato le caramelle verdi” disse
fievolmente, la voce quasi le
mancava.
“Ormai
si saranno trasformate in gatti. Sta calma e innanzitutto preoccupati
di
preparare l’antidoto, ho una missione urgente sia per Hinata
che per Tenten e
non ho il tempo di aspettare, fatti aiutare da Shizune, non corrono
pericoli
finché rimangono all’interno di Konoha”
le disse, alzandosi e raggiungendo il
suo fianco “Comunque sia bisogna trovarle, andrò
personalmente ad informare la
squadra di Kiba e di Neji, sarà loro il compito di
scovarle” e dicendo questo
accompagnò Ino fino da Shizune, lasciando
all’allieva il compito di spiegare la
situazione, poi si diresse verso il campo d’allenamento dove
era sicura di
trovare Gai e il suo gruppo.
---
“Cagnaccio!
Dove ti sei cacciato?” urlava Naruto, mentre imboccava il
cancello di casa di
Kiba.
“Ehi,
Baka! Modera i termini” gli rispose il ragazzo da una
finestra “Cosa vuoi?”
chiese poi, vedendo sopraggiungere Neji.
“Abbiamo
bisogno di tua sorella. Un gatto credo stia male” disse Neji
con la sua solita
compostezza.
-Si,
male!
Tzé, se fosse umana non ti preoccuperesti tanto, visto che
è normale che
svenga- disse
miagolando Tenten, ancora in braccio a Neji, ignorata da tutti.
Hana
li fece accomodare subito in una saletta e iniziò subito a
visionare Hinata,
ancora svenuta.
”Cosa
le è successo?” chiese Hana.
“Le?”
le fece eco Naruto.
“Sì,
è una femmina” confermò Hana
“e anche particolare, non ho mai visto degli occhi
come i suoi” disse cercando piano di aprirgli un occhio
“assomigliano ai tuoi”
disse, facendo un cenno a Neji “Comunque cosa è
successo?” ripeté.
“Non
lo so. L’ho presa in braccio e le ho toccato il naso col mio
e poi si è
addormentata!” spiegò semplicemente Naruto.
“Sai
che fare naso contro naso, per gli animali equivale ad un bacio per
noi?” disse
altezzosamente Kiba, lasciando Naruto stralunato.
-Ora
si spiega
tutto, il baka ha baciato Hinata e lei è collassata come se
non bastasse la sua
sola vicinanza- disse
Tenten, dal divano su cui si era accoccolata vicino a Neji.
“Mmmm,
è priva di coscienza, su questo non ci piove. Da quello che
mi hai raccontato
direi che è svenuta, ma…” disse
bloccandosi e pensando, poi vide Tenten “Posso
dare un’occhiata anche a lei?” chiese.
Aveva
appena finito la frase che Tenten saltò sul tavolo di fianco
ad Hinata e si
mise seduta.
“Sono
intelligenti, non c’è che dire” disse
Hana, scrutando il gatto marrone che le
era di fronte “Anche lei è una femmina”
la esaminò per qualche minuto poi “Sono
entrambe in ottima forma, per la gatta nera, lasciala così,
vedrai che si
sveglierà da sola”.
*Ten-Tenten?*
-Hinata,
finalmente ti sei svegliata-
miagolò Tenten avvicinandosi alla compagna
*Dove
siamo?*
-Da
Kiba,
Naruto si è preso un colpo quando sei svenuta e siamo corsi
qui-
spiegò velocemente.
*Na-naruto,
si è preoccupato per me?*
chiese incredula.
-Si-
Il
miagolio aveva attirato gli sguardi degli altri occupanti della stanza.
“Visto?”
disse Hana, alzandosi e uscendo dalla stanza.
“Grazie”
le urlò dietro Naruto, tirando un sospiro di sollievo, poi
si avvicinò alla
gatta nera e la accarezzò: “Mi hai fatto prendere
un bel colpo, lo sai?” per
tutta risposta Hinata rimase a fissarlo stralunata incapace di proferir
suono o
fare qualunque movimento.
Tenten
rise dalla sua posizione.
“E’
tardi. Torniamo a casa. Il rapporto all’Hokage lo faremo
domattina” disse Neji,
prendendo in braccio Tenten, che colta di sorpresa, ebbe un blocco
simile a
quello della compagna.
“D’accordo.
A domani Neji” disse Naruto, imitando l’amico e
prendendo in braccio Hinata che
inconsapevolmente si afferrò con le unghie sulla maglia del
ragazzo: “Piano, o
mi rovinerai la maglia” le disse questo con un mega sorriso,
uscendo dalla
casa.
“Ci
vediamo Kiba” e salutandolo si diresse verso casa sua.
---
“Uffaaaaaaa”
sospirò Sakura.
Ino
era scappata via a chiedere aiuto a Tsunade-hime e ancora non era
tornata.
Sakura nel frattempo aveva iniziato a leggere uno dei tanti libri della
biblioteca, ma si era subito stancata così aveva provato a
fare qualche piccolo
esperimento semplice, ma anche quelli presto le vennero a noia e quindi
ora
stava fissando fuori dalla finestra, dondolandosi sulla sedia,
rischiando ogni
volta di cadere. Ebbe un sussulto, quando sentì bussare alla
porta e sperò che
Ino fosse tornata, ma quando vide chi era,
s’irrigidì all’improvviso e
finì per
cadere, tirandosi dietro il tovagliolo che vi era sul tavolo e tutto
ciò che ci
fosse sopra, facendo anche un bel frastuono.
Sasuke
dal canto suo, non aveva neanche notato la ragazza e si accorse di lei
solo
dopo la mirabolante caduta.
La
degnò solo di un’occhiata e tirò dritto
verso l’armadietto dei medicinali.
Sakura
si rialzò,era un po’ ammaccata ma nel complesso
stava bene, di tutt’altra
opinione sarebbe stata Shizune sensei quando avrebbe visto il macello
che aveva
causato, quindi completamente dimentica del ragazzo iniziò a
raccogliere e
nascondere alla bell’e meglio i cocci.
“Ehi,
la pomata lenitiva, dov’è?” disse Sasuke
senza neanche girarsi e continuando a
cercare nell’armadio, con vinto che avrebbe subito avuto una
risposta, ma
sentendo che questa non arrivava si girò ad osservare la
rosa che in quel
momento, stava alzando il tappeto e cercava di tirarlo verso la pozza
lilla sul
pavimento, sperando i asciugarla. La stette a guardare, meravigliato.
C’era
qualcosa che non tornava, non sapeva esattamente cosa, ma
quell’azione non era
“da Sakura”. Si avvicinò lentamente,
sempre osservandola, a quanto pare non
aveva notato minimamente la sua presenza.
“Ehi?”
chiese titubante e subito un paio d’occhi smeraldi lo
fissarono.
“Ciao!”
disse, sembrava a corto di parole e con gli occhi sgranati e bocca
aperta aveva
assunto un’espressione davvero buffa.
“Sai
dov’è la pomata lenitiva?” richiese
Sasuke, cercando di mantenere il suo solito
charme glaciale.
“Ce
l’ha Hinata per Naruto” disse, continuando a
fissarlo. Sasuke dal canto suo si
era già girato e stava dirigendosi verso la porta, ma poi si
girò e con un po’
titubanza: “Stai bene?”
“Ma
certo, grazie di essere venuto qui” e dicendo ciò
si mise in ginocchio e con le
mani giunte davanti a lei e capo chino lo ringraziò. Sasuke
si girò di scatto e
in un paio di passi le fu davanti, senza tanti complimenti la prese per
un
braccio e la tirò su, avvicinando poi la sua fronte a quella
della ragazza in
cerca di febbre. Sakura rimase sbalordita, e arrossì molto
velocemente quando
si vide il viso di Sasuke a pochi millimetri dal suo.
“Mmm,
muoviti e vieni con me” disse subito, afferrandola per un
braccio e
sospingendola verso la porta.
“Dove
andiamo?” chiese con fare angelico Sakura.
“Da
Tsunade ovvio, tu non ti devi sentire bene”
affermò sicuro Sasuke, chiudendo la
porta dietro di loro e iniziando a camminare.
“Ti
ho detto che sto bene, non sono malata” ad accogliere questa
affermazione ci fu
solo silenzio, Sasuke continuava a camminare imperterrito, tirandosela
dietro.
Arrivati
davanti all’ufficio del Quinto Hokage, bussarono varie volte,
ma non ottennero
risposta, così Sakura con fare furtivo, sbirciò
dentro, ma lo trovò vuoto.
“E’
vuoto” disse.
“Avrebbe
risposto al bussare se ci fosse stato qualcuno, ti pare?”
disse acido il moro.
“Hai
ragione” disse Sakura a sua volta. Iniziava a detestare
questo suo
comportamento, cosa diavolo le era successo? Sembrava un agnellino in
confronto
alla solita Sakura, fiera e battagliera e con la forza erculea. Un
cambio
totale di personalità. Ma la cosa più importante
adesso, come faceva a farla
tornare normale?
e passiamo ora a
rispondere alle recensioni!:
Kellyvideomaniacatv ti ringrazio tantissimo, in
verità non sono così quasi mai divento come
Sakura solo quando mi si porta all'esasperazione, il più
delle volte sono come Hinata! xD Sono contenta che ti sia piaciuta!
*salta di gioia* spero che ti piacerà anche questa! ^^
valehina
O.O immagini?
immagini? chi ha parlato di immagini.. "Sei stato tu!" indica il
peluche di gatto, minacciosa! Anche su dA, che bello sono curiosissima
il mio nick è E-Hana, ma probabilente se lo metti ti escono
un sacco di cose, quidi ti consiglio di aggiungere anche Elettra e
Turner alle parole, e dress girl 2
dovresti trovarmi sicuramente, come ID ho messo me con la
maschera di un gatto! (sono una costante i gatti xD) NaruHina
4ever!!!!!! Spero che ti piaccia questa prima parte!
ATTENTION:
ovvero pubblicità occulta!!!!
Allora
ho avuto l'ok dall'autrice, quindi fra poco domani o stasera se mi
riesce di batterla a pc posterò una ficcy francese (l'ho
tradotta io *si gonfia il petto*) in italiano
ovviamente, è una NaruHina molto semplice, che mi
piace forse proprio per questo. L'autrice dice che forse la
trasformerà in una long-fic quindi forse e sottolineo il
forse tradurrò anche gli altri cap., se l'autrice acconsente!
Mi pare di aver
detto tutto, quindi ora vi lascio e alla prossimaaaa! xD
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