Nascosto
Amico,
mi fai una domanda.
E in un momento esce tutto
quello che
da settimane nascondo.
Ho nascosto il dolore
invece che passarci
attraverso.
Ho spinto sotto
al tappeto polvere
di sogni che,
perse le ali,
non hanno potuto
decollare.
Ho inserito fra una pagina
e l’altra
fiori di quella profondità
che fa parte di me.
A volte mi serve
fare ordine
anche a costo di
nascondere qualcosa
a me stessa,
a patto di ricordare però
dove avevo lasciato i pezzi.
Solo che
lo stavo per scordare.
Vedo sfocati quei sogni non decollati
non sono più sicura siano i miei.
Recupero le ali e li fisso ancora.
Sono quelli che avevo dipinto io
ma non fanno più per me.
Ma non sono da buttare.
Forse, come tutto,
vanno solo
riadattati.
Perché la realtà è che
sto vivendo oggi e qui
e non ho scampo.
Devo trovare il modo per capire come
estrarre dai fiori
i semi di una nuova storia per me,
una storia che non ha alternativa,
devo piantare sul terreno che ho a disposizione
oggi.
Quello che il seme,
nascosto,
diventerà
sarà – atteso – il dono più bello.
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