Cigarette Break || H.S ||

di tiaspettoqui
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Prologo
 
Uno stivaletto nero di pelle calcia un sassolino, facendolo rotolare per una manciata di centimetri sull’asfalto del marciapiede.
Il tempo a Londa non è dei migliori, le nuvole nere incombono nel cielo coprendo quello che si immagina essere un meraviglioso sole; gli alberi si muovono in direzione del vento e le persone si stringono nei cappotti per non prendere un raffreddore.
Il ragazzo continua a camminare per le vie della grande città, sistemando, di tanto in tanto, la chitarra sulle spalle; spinge la sua unica valigia svogliatamente, muovendo i piedi in avanti come se avesse percorso quella strada centinaia di volte – forse lo ha fatto? -. Alza gli occhi al cielo e spera proprio che il tempo regga per altri cinque minuti, perché altrimenti non saprebbe proprio come reggere l’ombrello. Nel momento in cui questo pensiero scompare dalla sua mente, una goccia bagna la sua guancia e si maledice per essersi portato sfortuna da solo. Accelera il passo e, per sua fortuna, riconosce in lontananza l’appartamento che aveva prenotato qualche settimana prima. Dopo pochi metri riconosce il proprietario, un uomo sulla cinquantina barbuto, che agita la sua manona in direzione del ragazzo.
«Giusto in tempo signore! Credo che stia per arrivare un forte temporale».
«Già, giusto in tempo. – risponde il ragazzo – Posso avere le chiavi, per favore? Il viaggio è stato sfiancante».
L’uomo annuisce e «Certamente, ecco a lei! Mi raccomando quando se ne andrà lasci tutto come ha trovato, o dovrà pagare la penale e…».
«Certo, sono anni che prendo in affitto questo appartamento, so come funziona. – lo interrompe il ragazzo – e Paul? Ti prego diamoci del tu».
Il proprietario sorride e saluta il ragazzo e, prima che quest’ultimo possa aprire la porta urla: «Bentornato a Londra, signor Styles!»
 




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