capitolo 1
1. Otto anni e gionocchia sbucciate.
***
Taemin era fermo per terra oramai da diversi minuti, era caduto
perchè dei ragazzi più grandi lo avevano fatto cadere
speronandolo passando in bicicletta. Era caduto, una caviglia gli si
era gonfiata come un arancia mentre i palmi delle mani e le
ginocchia gli sanguinavano sporchi di terra dopo aver sfregato
sull'asfalto.
Singhiozzava sommessamente al ciglio del marciappiede e nessuno si era
fermato a chiedergli se stesse bene, un uomo si era limitato a
guardarlo dall'alto al basso con uno sguardo pieno di giudizi.
Era una femminuccia, un rammollito che sapeva solo piangere seduto per terra.
- Perchè piangi? Ti fa male questa?- il bambino comparso
all'improvviso davanti a lui gli tastò la caviglia gonfia senza
nemmeno aspettare una risposta.
Taemin si ritrovò a strillare per il dolore improvviso della caviglia che tornava a pulsare.
- Lasciami stare!- provò ad allontanarlo con le lacrime agli occhi.
L'altro indietreggiò di qualche passo solo per sedersi sul bordo
del marciappiede e fissarlo, il mento posato sulle ginocchia piene di
sbucciature e lividi giallastri.
- Sei caduto?- gli domandò.
- Mi hanno spinto...- mormorò Taemin guardandosi la caviglia con fare sconsolato.
- Dove sono i tuoi?-
Taemin lo guardò storto - Lavorano! Adesso vattene mi dai
fastidio...- brontolò decidendo finalmente di provare a tirarsi
sù, strisciando ancora una volta sulle ginocchia appena ferite e
barcollando per qualche passo prima di cadere di nuovo, rischiare di
sbattere il naso sul cemento e buttarsi sdraiato sulla strada calda
sotto il sole estivo.
Dopo poco si ritrovò davanti gli occhi scuri del bambino sconosciuto, gli stava tendendo una mano in aiuto.
Con un sospiro l'accettò, e l'altro lo aiutò a tirarsi in
piedi ed offrendogli sostegno per non dover posare la caviglia
malandata.
- Mi sono appena trasferito, vuoi essere mio amico?- gli disse.
Taemin lo guardò di traverso, leggermente spaesato da quel
modo di fare così inusuale. - Tu sei strano forte.-
commentò lasciando che lo accompagnasse per la strada.
L'altro alzò le spalle - I miei si trasferiscono spesso, non mi
piace dover fare ogni volta amicizia con bambini sempre nuovi.... mi
chiamo Jongin.-
- Io sono Taemin... - si presentò in fine.
Ma sì, si disse, era abbastanza strano da poter essere suo
amico, cosa aveva da perdere uno che tanto non aveva amici come lui?
Sua madre li ritrovò in soggiorno nel tardo pomeriggio, Taemin
aveva un pacco di ghiaccio sulla caviglia, la gamba stesa sulle
ginocchia di Jongin mentre mangiavano un ghiacciolo e giocavano alla
vecchia ps2 completamente presi dai loro affari; come se non si fossero
conosciuti appena poche ore prima.
***
Angolo Autrice:
In giro non ci sono abbastanza Taekai e quindi ho deciso di scrivermele da sola!
Si tratta di
una raccolta di drabble e flash fic che seguiranno i due ragazzi
dall'infanzia fino al momento del loro primo bacio, una storia d'amore
in pillole....spero che qualcuno la possa apprezzare <3
Blyth
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