Poesie di un'astronauta.

di raven rachel roth
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VII

RESISTENZA

Dovresti smetterla di salutarmi. I saluti iniziano e finiscono storie, la nostra non è mai esistita.

Dovresti smetterla di scrivermi. Le parole hanno un peso, in passato mi affondavano. Non cercare di alleggerirmi.

Dovresti smetterla di parlarmi. Agli emarginati non si parla, restano nel loro piccolo mondo. Cosa ci fai allora, nel mio universo?

Dovresti smetterla di chiedermi. Non ho risposte, non sono conoscenza. Ho pensieri che altri prima di me hanno pensato. Non saprei in cosa farti credere.

Dovresti smetterla di fissarmi. Non ho una pelle splendete, o un corpo che potresti indagare. Il tuo sguardo mi sgretola come polvere.

Dovresti smetterla di sorridermi. Non lo sai che i sorrisi sono una malattia? Manca una cura al tuo contagio.

Dovresti smetterla di avere quegli occhi. Io non posso alzare il capo e portarmi dietro un salvagente per la paura di annegarci.
 
E dovresti smetterla di avvicinarti. Ad ogni tuo passo, io ne farò altri mille. Ad ogni tuo metro, mi alzerò in volo. Tenderai la mano, ed io mi aggrapperò a quella di un altro. Proverai a prendermi e ti renderai conto di essere l’unico a correre.
 
Rinuncia, perché io questi sentimenti non li voglio.
Non con te, un buco nero che inghiotte tutte le mie stelle.
Rinuncia, perché il mio ardore lo ha già un altro.
Diverso da te e da tutte le tue favole nulle.

 





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