Il portone

di cherfifina96
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Il cuore mi batteva all’impazzata mentre le mie gambe si muovevano al massimo delle loro possibilità. L’atletica non era mai stata il mio forte, ma in quegli attimi disperati fu come se il mio intero corpo si stesse riscoprendo per la prima volta: muscoli che non erano mai stati utilizzati in trent’anni di vita si animarono pieni di vigore. Davanti a me, la fioca luce della mia unica via di fuga si faceva sempre più vicina e nitida, mentre i passi del mio inseguitore sempre più lontani. Arrancava e non riusciva a starmi dietro, per fortuna. Il freddo della maniglia del portone di fronte a me mi sembrò la rappresentazione della libertà, dopo settimane di sevizie.

Tirai forte.

Inspirai. 

NOTE: Piccola storiella scritta in un momento di poca ispirazione. Spero vi piaccia! A presto





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