Ciao a tutti^^ siamo arrivato al
capitolo finale^^ Buona lettura^^
EPILOGO
(Lucia)
Sono passati un po' di anni
da quando la mia famiglia si è trasferita a Toronto, per la
precisione cinque, si avvicina il mio ventiduesimo compleanno.
Ho ormai finito l'università
ad Oxford e mi trovo all'aeroporto dove anni prima aveva salutato il
mio ragazzo.
“Buongiorno signorina.
Fatto buon viaggio?” mi chiede una cortese assistente, stanca
per il troppo lavoro.
Io le sorrido, “Sì!
Grazie.” dico, e poi mi avvicino per prelevare il mio bagaglio.
“Stano che nessuno
sia venuta a prendermi.” penso.
Speravo che una persona in particolare ci fosse. Non speravo in Mike,
si era trasferito a New York con Betty, ma presto sarebbero tornati
per celebrare le loro nozze. Ne ero felicissima.
Mentre
Karen e Ted non parlavano ancora di matrimonio, prima lei voleva
trovarsi un posto di lavoro sicuro, non se la sentiva di mettere su
una famiglia senza avere un lavoro.
Le cose
con Greg andavano a gonfie vele! In fondo era stato anche merito di
Pablo! Se lui non avesse fatto ingelosire Greg... probabilmente ora
sarei sulla sua lista!
L'aeroporto
non era molto affollato, quindi non avrei fatto fatica a vedere se
qualcuno mi stesse aspettando, ma non c'era nessuno.
Sospirai
“Rassegnati Lucia... dovrai prendere un taxi! Ma
appena lo vide mi sente!” pensai.
Non ci
vedevamo da mesi e lui si permetteva di farmi tornare a casa con un
taxi?! Questa volta non l'avrebbe passata liscia!
Il
cellulare mi segnalò l'arrivo di un messaggio.
Ciao
Lucia:) 6 già arvt a Toronto?
È
andato bene il viaggio?:)
Bacioni
Betty:)
Che
gentile... era felicissima che Mike si fosse finalmente deciso a
chiederle di sposarlo! Se se la fosse fatta scappare sarebbe stato un
vero idiota! Le ho risposo subito, non volevo farla preoccupare.
Ciao:)
sì sono arrivata adesso:)
è
andato tutto bene:) Grazie.
Salutami
Mike.
Bacioni
Lucia:)
Ho
riposto il telefono in tasca.
Ho
preso la valigia e mi sono diretta verso l'uscita, prima però
mi sono fermata al bar, stavo morendo di fame!
“Buongiorno
signorina. Cosa desidera?” mi ha chiesto il barista.
“Buongiorno.
Vorrei un tramezzino per favore.” dissi.
Il
tramezzino arrivò immediatamente. “Fanno $$$”
“Tenga”
gli dissi, porgendogli il denaro.
“Grazie.
Arrivederci e buona giornata.”
“Arrivederci
e buona giornata anche a lei.” dissi uscendo.
Mi
sono seduta su di una panchina per mangiare. Non riuscivo ancora a
credere che Greg non fosse venuta a prendermi. Eppure mi aveva detto
che ci sarebbe stato.
Pochi
giorni prima...
Drrrriiiiinnnnnn.............
Drrrrrriiiiiinnnnnn..........“Pronto?”
“Ciao
cucciola! Pronta per la partenza! Tra poco sarai di nuovo a casa!”
mi disse Greg, più dolce del solito.
“Ciao
amore! Sì, sono quasi pronta! Devo solo finire di fare i
bagagli... “ risposi, ero al settimo cielo, era da un po' che
non ci sentivamo.
“Ok
piccola... e che hai deciso di fare?” chiese, che domanda
stana.
“Be'...
pensavo di andare dalla nonna, adesso che i miei ed Ely si sono
trasferiti di nuovo a Manhattan è sola!” dissi. Povera
nonna, tutta sola, certo che papà poteva spettare prima di
accertare il nuovo lavoro!
“Va
bene, l'avverto io!” disse, con tono cavalleresco.
“Grazie!
Sei un angelo! Mi vieni a prendere tu all'aeroporto?” dissi
sperando in una risposta positiva.
“Sì...
spero di ricordarmi.” non sapevo se scherzasse o no, speravo di
sì!
“Vedi
di non farlo! Altrimenti...” usai il tono minaccioso.
“Altrimenti?”
mi sollecitò.
“Altrimenti
richiamo Pablo e gli dico che accetto quel famoso caffè!”
era un colpo basso, lo sapevo, ma era divertente stuzzicarle e
sentire come reagiva.
“Non
ci provare! Altrimenti altro che rompergli il naso... gli rompo il
collo!” esclamò, forse un po' arrabbiato. Io risi.
“Cos'hai da ridere adesso?” mi chiese.
“Niente...
è che ancora dopo cinque anni sei geloso di lui. Sei così
dolce!” dissi, cercando di intenerirlo.
“Grazie.
Ora devo andare! Ho una cosa urgente da fare! Ci vediamo! Ciao
cucciola!” disse.
“Ok.
Ciao amore.” e riattaccai.
Ed
adesso ero sola in aeroporto! Di sicuro non glie l'avrei fatta
passare liscia! Nessuno poteva lasciare Lucia Smith all'aeroporto e
sperare di passarla liscia.
Ho
appena finito il panino e mi dirigo verso l'uscita. Mi avvicino al
bordo della strada per chiamare un taxi.
“Salve
signorina! Ha bisogno di un passaggio?” la voce mi è
famigliare, mi volto e lo vedo.
C'è
un ragazzo con i capelli neri, le braccia conserte, appoggiato
all'auto e con gli occhiali da sole in testa. È proprio lui!
Gli
corro incontro, lui mi prende fra le braccia e mi bacia, mi solleva
da terra.
“Greg!
Ma perchè non mi hai detto che era qua fuori!” lo
rimprovero.
“Perché
volevo farti una sorpresa, che a quel che vedo è riuscita.”
mi dice, e mi bacia di nuovo.
“Hai
avvertito la nonna?” gli chiedo, speravo che non lo avesse
dimenticato.
“Sì.
Ci aspetta per l'una!” esclama. Rimango sorpresa e guardo
l'orologio. “Ma è sono appena le dieci! Che facciamo per
tre ore?” gli chiedo. Lui sorride.
“Ho
una sorpresa per te!” mi dice, facendomi segno di salire in
macchina.
Viaggiamo
da circa mezz'ora, non sono mai stata in questa parte della città,
non capivo dove volesse portarmi!
“Posso
sapere dove siamo?” gli chiedo. Lui sorride di nuovo. Wow, ma
come fa ad essere così bello!
La
macchina si ferma sotto un palazzo. Lui indica una finestra del terzo
piano. “Vedi quella finestra?” mi chiese, io annuisco.
“siamo appena arrivati a casa mia!” dice, soddisfatto.
Sono
a bocca aperta. “Come sarebbe casa tua?”
“Sai
quando ti ho chiamato e ti ho detto che avevo una cosa importante da
fare? Be' dovevo rifinire i dettagli del contratto!”
scendiamo
dalla macchina ed saliamo al piano. L'appartamento è
bellissimo, non molto grande, ma confortevole.
“Che
ne dici?” mi chiede.
“È
bellissimo! Ma perchè ci sono tre camere da letto?”
chiedo un po' incuriosita.
“Be'...
una è sicuramente la mia! E potrebbe diventare la nostra se
venissi a vivere qui. Una è per gli ospiti. Mentre un altra è
per tua nonna. Visto che non la vuoi lasciare da sola potrebbe venire
qui con noi in futuro.”
Non
ci credevo... aveva penato anche alla nonna! Lo bacio all'istante.
Verso
mezzogiorno ci mettiamo in viaggio verso casa della nonna, e ci
arriviamo che è quasi l'una.
“Lucia!
Come sono felice! Finalmente siete arrivati!” dice,
abbracciandomi, io le ricambio l'abbraccio, mi era mancata tanto.
“Ciao
nonna.” le dico. Lei guarda Greg e abbraccia anche lui, ormai
per tutti è uno di famiglia, invece mio padre continua a
trattarlo con freddezza, ma in fondo gli è simpatico.
La
nonna rientra, mentre io e Greg scarichiamo la macchina. Mi metto a
ridere all'improvviso.
“Che
c'è da ridere?” mi chiede, incuriosito dal mio
comportamento.
“Niente...
è che cinque anni fa, quando ho scaricato le mie valigie dalla
macchina di mio padre odiavo questo posto. Mentre adesso ringrazio il
cielo di esserci venuta. Se non l'avessi fatto non ti avrei mai
incontrato!” dico, lui lascia perdere le valige, mi abbraccia e
mi bacia.
E
sì... se non fossi mai venuta a Toronto probabilmente non
avrei mai trovato il mio unico vero amore.
Ti
amo Greg!
FINE
Siamo
arrivati alla fine^^ ringrazio tutti i lettori e chi ha commentato^^
spero che la fanfic vi sia piaciuta^^
Bacioni
ed abbracci da Sony^^
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