L'Ultimo Angelo

di Lizzyyy02
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«Aaron, ne sei proprio sicuro?» Chiese Baldwin più che sorpreso. La notizia l’aveva scosso, e un senso di preoccupazione iniziava a diffondersi in lui.
«Credi che potrei sbagliarmi su una cosa del genere?» Rispose il Semidemone a tono.

Baldwin prese a camminare per la stanza con una mano tra i capelli, gli occhi ridotti a due fessure luminose. Aaron ormai lo conosceva come le sue tasche, sapeva bene che nella sua testa si stavano affannando i più disparati pensieri. Si fermò di colpo: «Sai questo cosa vuol dire?» Chiese, lo sguardo a terra ma la voce dura.
«Lo so benissimo» Replicò Aaron.
«E dimmi…Lui ne è a conoscenza?» Chiese ancora Baldwin, il corpo bloccato nella stessa esatta posizione, come fosse stato una statua di cera. Evidentemente non poteva sprecare energie preziose a muoversi, quando il suo cervello ne aveva un così disperato bisogno per rimuginare. 

Per tutta risposta il Semidemone scoppiò a ridere. «Ma lo sai di chi stai parlando? È ovvio che ne è a conoscenza» Fece una pausa, poi riprese con più vigore: «Perché credi che te ne abbia parlato» A quel punto Aaron portò lo sguardo sull’amico, come a studiarlo, rimproverarlo quasi, per la sua preoccupazione. «Vuole che ci occupiamo della questione» Terminò.

Anche Baldwin ricambiò il suo sguardo, per poi porre fine alla sua temporanea immobilità e riprendere a camminare con la mano tra i capelli. «Avrebbe potuto affidarla ai Primari, sarebbero stati sicuramente più efficienti...».
«Prima di tutto, la nostra forza è paragonabile a quella dei Primari. Secondo, non voleva che “l’altra parte” ne venisse a conoscenza. Quei santarellini stanno per andare in vantaggio e faranno di tutto per proteggerla...Lui ha ritenuto che se ce ne occupiamo noi faremo meno scalpore, e avremo più occasione di colpire».
Baldwin lo fissò ancora. Aaron non si sarebbe sorpreso se la sua testa avesse iniziato fare del fumo per le troppe riflessioni che si stavano accalcando lì dentro.
Molto semplicemente il suo amico sospirò e disse:«Be, comunque sia è un Suo ordine. Non possiamo rifiutarci».
Di colpo la stanza fu inondata di una luce abbagliante. Quando il lampo diminuì mano a mano la sua intensità, la stanza era completamente vuota.




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